Sequestrato l'indigeno nahua Gaudencio Mancilla, oppositore delle società minerarie
da Media Liberi 
  Venerdì 23 agosto 2013
  22 agosto  2013.- All'alba di oggi un gruppo di  persone armate hanno fatto irruzione nella casa dell'indigeno nahua Gaudencio  Mancilla, oppositore delle società minerarie nello stato di Jalisco, portandolo  via insieme ad altre due persone, che fino ad ora risultano scomparse. Da tempo  le società minerarie che saccheggiano la regione organizzano gruppi armati che  agiscono contro la popolazione che si oppone al saccheggio. Gaudencio Mancilla  era appena tornato dalla Cattedra "Tata Juan Chávez Alonso", che si è svolta il  17 e 18 agosto a San Cristóbal de las Casas, convocata dal Congresso Nazionale  Indigeno e dall'EZLN, e solo questo 17 agosto don Gaudencio diceva nel suo   intervento alla Cattedra: "per questo chiedo a tutti i fratelli e sorelle del  Congresso Nazionale Indigeno di vigilare, Perché vigilare? Perché succederà  qualcosa, la comunità oserà fermare i minatori e non sappiamo cosa  succederà".
  All'alba a bordo di  5 furgoni, un gruppo di uomini armati che non si sono identificati hanno fatto  irruzione nella casa di Gaudencio Mancilla Roblada, nell'ejido di La Guayaba.  Gaudencio è il leader del consiglio dei Mayores della comunità Nahua di  Ayotitlán, sulla Sierra di Manantlán, nel municipio di Cuautitlán, Jalisco.  Portato via con violenza, ora risulta desaparecido insieme a suo fratello  Bonifacio Mancilla Roblada, e con Gerónimo Flores Elías, vicino della comunità  Tierras Negras. Le sparizioni sono avvenute malgrado don Gaudencio Mancilla  godeva di misure cautelari concesse dalla Commissione Statale dei Diritti Umani  di Jalisco (CEDHJ). 
  Solo nell'ottobre del 2012,  Celedonio Monroy, un altro membro del consiglio dei Mayores, era stato privato  della libertà e fino ad oggi risulta ancora desaparecido. Nel luglio  scorso, un commando aveva fatto la stessa irruzione nella sua casa, in  quell'occasione Gaudencio riuscì a fuggire verso la montagna, don Gaudencio è  uno strenuo oppositore al disboscamento clandestino ed miniere illegali nella  sua comunità.
  Il Consorzio  Minerario Peña Colorada è una delle compagnie che compiono aggressioni contro le  comunità indigene nahua e otomí della regione, fomentando un conflitto che  abbraccia territori negli stati di Jalisco e Colima. Una proprietà di 810 ettari  in concessione a questa impresa, è uno dei centri del conflitto. Lo sfruttamento  di questa proprietà ha provocato l'inquinamento e la perdita delle sorgenti  della zona, ed il blocco di strade. Diverse comunità nahua ed otomí delle  vicinanze della zona sono state colpite: El Mameyito, San Antonio, Changavilán,  Las Maderas, Rancho Quemado, Los Potros, Puertecito de las Parotas e La Piedra,  le cui popolazioni sono state parzialmente sgomberate negli anni scorsi. 
  Il compagno nahua Gaudencio  Mancilla, aveva partecipato il fine settimana scorso alla Cattedra "Tata Juan  Chávez Alonso" (convocata dall'EZLN), ed alla riorganizzazione del Congresso  Nazionale Indigeno, dove aveva descritto la grave situazione della sua comunità  e le persecuzioni che subiscono.