venerdì 22 febbraio 2019

Fwd: Gilberto López y Rivas: La vita non si negozia, la morte non si consulta

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 22/feb/2019 11:05
Oggetto: Gilberto López y Rivas: La vita non si negozia, la morte non si consulta
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

La vita non si negozia, la morte non si consulta

Gilberto López y Rivas

La Jornada, 21 febbraio 2019. Un fantasma percorre lo stato di Morelos ad un secolo dell'assassinio del generale Emiliano Zapata a Chinameca. Le comunità indigene-campesine morelensi che continuano a resistere per terra, acqua e vita, si sentono tradite da Andrés Manuel López Obrador (AMLO) che con il governo della Quarta Trasformazione, come i governi neoliberali precedenti, vuole imporre il Proyecto Integral Morelos (PIM), e mettere in funzione la centrale termoelettrica di Huexca.

A viva voce e attraverso La Voz de Huexca en Resistencia, un modesto giornale di coloro che in questo villaggio lottano contro la centrale termoelettrica costruita sul loro territorio senza consultazione né autorizzazione dei suoi abitanti, esprimono con tristezza e rabbia le contraddizioni programmatiche tra l'allora candidato e ora Presidente, mostrando un video del 2014 in cui AMLO enunciava: Qui vi voglio dire che noi difenderemo con tutto quanto  in nostro potere le comunità che non vogliamo questa centrale, e non vogliamo neanche le miniere che inquinano le acque. Immaginate cosa significa questo, in questa terra dove, ad Anenecuilco, è nato Emiliano Zapata, il miglior dirigente nella storia del Messico, proprio qui vogliono realizzare una centrale termoelettrica.

Da quando è stato presentato il PIM e l'avvio dei lavori, il movimento di opposizione nei tre stati non si è mai fermato, e così la repressione. La lotta è organizzata fondamentalmente nel Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra y Agua, Morelos, Puebla e Tlaxcala e nella Asamblea Permanente de los Pueblos de Morelos, attivi contro i progetti di sviluppo che per le comunità significano morte, sottrazione di terre e devastazione dell'ambiente. In Morelos la lotta contro il PIM è iniziata nel 2013. Huexca, Amilcingo, Jantetelco ed Ayala sono centri distaccati di opposizione al progetto.

Queste organizzazioni dimostrano che gli abitanti dei tre stati, 24 città e centinaia di comunità si vedranno colpiti in diverse maniere. Il gasdotto di 76 centimetri di diametro percorrerà 170 chilometri trasportando ogni giorno 9mila metri cubi di gas naturale, con tutti i pericoli che questo implica, e considerando che il percorso è zona sismica di rischio mezzo alto per la vicinanza del vulcano Popocatépetl. Ugualmente per la condotta d'acqua, lunga 12 chilometri e quasi un metro di diametro con cui si saccheggerà l'acqua che alimenta la vita agricol

giovedì 21 febbraio 2019

Fwd: Comunicato del CNI-CIG-EZLN sull'omicidio del compagno Samir Flores Soberanes

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 21/feb/2019 09:14
Oggetto: Comunicato del CNI-CIG-EZLN sull'omicidio del compagno Samir Flores Soberanes
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

Comunicato del CNI-CIG-EZLN sull'omicidio del compagno Samir Flores Soberanes

20 febbraio 2019

 

Al popolo del Messico ed ai popoli del mondo

Alle reti di appoggio al CIG

Alle reti di resistenza e ribellione

Alla Sexta Nazionale ed Internazionale

Ai mezzi di comunicazione

 

Denunciamo con dolore e rabbia il vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes, dirigente nella comunità di Amilcingo, Morelos; uno dei principali oppositori al Proyecto Integral Morelos e da molti anni delegato del Congresso Nazionale Indigeno.

Alle 5:40 circa del mattino di oggi 20 febbraio, delle persone armate arrivate a bordo di due veicoli hanno bussato alla sua porta e quando Samir è uscito gli hanno sparato quattro colpi, due dei quali in testa che dopo pochi minuti gli hanno tolto la vita.

Ieri, Samir aveva esposto i motivi dei popoli di Morelos per opporsi al Plan Integral Morelos, in un evento organizzato dal delegato del malgoverno federale Hugo Erick Flores, che si era presentato nel municipio di Jonacatepec per organizzare il forum relativo alla presunta "consultazione" con la quale vogliono imporre la centrale termoelettrica di Huexca, Morelos, e le opere complementari che distruggono il territorio e minacciano la vita di tutta la regione.

Di questo crimine riteniamo responsabile il malgoverno ed i suoi padroni che sono le imprese ed i loro gruppi armati legali ed illegali, che vogliono così derubarci, portarci alla morte e spegnere le luci di speranza, come quella del compagno Samir.

Distintamente
Febbraio 2019

 

Per la Ricostruzione Integrale dei Nostri Popoli
Mai Più Un Messico Senza Di Noi

Congresso Nazionale Indigeno
Consiglio Indigeno di Governo
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

 

Traduzione"Maribel" - Bergamo

 


martedì 12 febbraio 2019

Fwd: A: le donne che lottano in tutto il mondo. Da: le donne zapatiste.

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 12/feb/2019 14:13
Oggetto: A: le donne che lottano in tutto il mondo. Da: le donne zapatiste.
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

A: le donne che lottano in tutto il mondo. Da: le donne zapatiste. 

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE. MESSICO.
Febbraio 2019. 

Sorella, compagna:

Ti mandiamo un saluto come le donne in lotta che siamo, a nome delle donne zapatiste.

Quello che vogliamo dire o informare è un po' triste perché ti diciamo che non saremo in grado di fare il II° Incontro Internazionale delle Donne che Lottano, qui nelle nostre terre zapatiste, questo marzo 2019.

Le ragioni per cui non possiamo, può essere che forse le conosci già, e se no allora ti raccontiamo un po'.

Bene, si scopre che i nuovi cattivi governi hanno già detto chiaramente che stanno per fare i megaprogetti dei grandi capitalisti. Dal loro Treno Maya, al loro piano per l'Istmo di Tehuantepec, al loro piantare alberi per i mercati di legname e frutta. Hanno anche detto che entreranno le compagnie minerarie e le grandi aziende alimentari. E hanno anche un piano agrario che porta a compimento l'idea di distruggerci come popoli originari, in modo da convertire le nostre terre in merci, che quindi vogliono completare ciò che Carlos Salinas de Gortari ha lasciato in sospeso perché non poteva, perché lo fermammo con la nostra rivolta.

Questi progetti sono di distruzione. Non importa quanto vogliono coprirli con le loro bugie. Non importa q

Inviato dal mio telefono Huawei