martedì 26 gennaio 2010

Fw: [Ezln-it] Indirizzi email del Centro Fray Bartolome de las Casas

 
----- Original Message -----
 

Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas ricorda i suoi indirizzi di posta elettronica e funzioni:

 

medios@frayba.org.mx  indirizzo delle comunicazioni e informazioni

 

frayba@frayba.org.mx  indirizzo ufficiale del Centro Frayba

 

denunciapublica@frayba.org.mx indirizzo a cui mandare denunce pubbliche

 

Quest'anno il Centro ha aperto un Blog di denuncia per villaggi, comunità e individui che intendono denunciare eventuali violazioni dei diritti umani http://chiapasdenuncia.blogspot.com/


Grazie e saluti.

Gubidcha Matus Lerma

Comunicación Social

Área de Sistematización e Incidencia

Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas A.C.
Calle Brasil #14, Barrio Mexicanos,
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, México
Código Postal: 29240
Tel +52 (967) 6787395, 6787396, 6783548
Fax +52 (967) 6783551
medios@frayba.org.mx
www.frayba.org.mx

Fw: [Ezln-it] Opddic invade la comunita' zapatista Bolon Ajaw

 
 

La Jornada – Domenica 24 gennaio 2010

Elementi della Opddic invadono la comunità zapatista Bolón Ajaw

 

Hermann Bellinghausen, corrispondente. Un gruppo di indigeni priisti armati provenienti dall'ejido Agua Azul (municipio ufficiale di Tumbalá), la mattina di giovedì scorso hanno invaso le terre della comunità zapatista Bolón Ajaw. Gli invasori avevano armi e machete, "pronti ad usarli per colpire i nostri compagni", ha denunciato questo sabato la giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, del caracol di Morelia.

 

I 57 aggressori, membri dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), indicata ripetutamente come paramilitare, durante l'azione usavano apparecchi di telecomunicazione e si sono messi subito a fumare marijuana e costruire tre capanne di 3 metri per 4 con tetto di foglie di palma sulle terre recuperate dalle basi di appoggio dell'EZLN, sulle quali gli invasori della Opddic non hanno alcun diritto agrario. Ciò nonostante, la JBG assicura che "stanno cercando lo scontro tra indigeni occupando un terreno che si trova dentro il nuovo ejido Bolón Ajaw, municipio autonomo Comandanta Ramona", con il falso pretesto di un problema agrario.

 

Il gruppo filogovernativo è entrato nel terreno alle otto di mattina del giorno 21, "con atteggiamento aggressivo, brandendo i machete", oltre che ad alcune pistole calibro 38 e 22, "e quattro persone avevano delle ricetrasmittenti". Secondo la JBG, l'invasione era guidata da Adolfo Moreno Estrada, Miguel Silvano Pérez, Adolfo Luna López, Geremías López Hernández, Óscar García López, Salomón Moreno López, José Alberto Urbino López, accompagnati "dall'avvocato" Horacio Chipis Gallegos che "è arrivato da poco nell'ejido Agua Azul", ma quelli della Opddic "gli hanno già costruito la casa". 

La giunta zapatista denuncia che il proposito degli invasori è doppio: "per primo, ci sono le cascate di Bolón Ajaw, ed il secondo proposito è la terra e le sue risorse naturali".

 

Il fatto segna la ripresa delle aggressioni frontali dei paramilitari (ed in occasioni precedenti anche di agenti di polizia) contro la comunità autonoma Bolón Ajaw, vicina allo stabilimento balneare delle cascate di Agua Azul, e situata su un altro gruppo di cascate a valle, fino ad ora vergini, di cui si prendono cura le famiglie tzeltales zapatiste della comunità.

 

Nei mesi precedenti, le aggressioni paramilitari, poliziesche e militari sono state rivolte apertamente contro le comunità aderenti all'Altra Campagna nella stessa zona (San Sebastián Bachajón, Xanil e Jotolá). Sembrava che le ostilità della Opddic contro gli zapatisti di Bolón Ajaw fossero diminuite nel 2009. Non così nello stabilimento balneare di Agua Clara, nella stessa regione, dove gruppi filogovernativi, appoggiati da poliziotti statali, hanno mostrato ostilità contro le basi di appoggio dell'EZLN.

 

"Siccome conosciamo bene queste persone che sostengono i piani di Felipe Calderón e di Juan Sabines di volere fare affari con le nostre ricchezze naturali, immaginiamo che siano anche affamati di soldi senza però prendere in considerazione le conseguenze di questo", afferma la JBG. 

 

Le basi di appoggio del municipio autonoma Comandanta Ramona dichiarano nel comunicato: "Non consegneremo le ricchezze naturali, le difenderemo in ogni modo". http://www.jornada.unam.mx/2010/01/24/index.php?section=politica&article=008n2pol

(Traduzione "Maribel" – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com)

 

 


domenica 17 gennaio 2010

Fw: [Ezln-it] Stiamo peggio che nel 1910 dice villista di 109 anni

 
 Stiamo peggio che nel 1910 dice villista di 109 anni

Settimanale PROCESO – 15 gennaio 2010

Stiamo peggio che nel 1910, dice un villista di 109 anni http://chiapasbg.wordpress.com/2010/01/17/villista-di-109-anni/

Arturo Rodríguez García. Monterrey, NL., 15 gennaio (apro).- Per Juan Carlos Caballero Vega, uno degli ultimi combatteti visi della Rivoluzione Messicana, non è servito a niente il sangue versato perché oggi, vittime di politici ladri e del malgoverno, c'è fame e desolazione in tutto il paese.

"Stiamo andando in malora, non va bene per niente. Tutta colpa di questo uomo, il presidente Calderón. Stiamo peggio che nel 1910, cento anni fa la gente in qualche modo aveva da mangiare in campagna.

"Oggi, non è più così, le campagne non ci sono più e nelle zone urbane ci sono fame e desolazione;  per questo la gente deve organizzarsi per lottare contro il malgoverno, contro i suoi politici che sono solo dei ladri, guarda l'esempio del governo di Natividad González Parás (ex governatore dello stato di Nuevo León", segnala. 

Con i suoi 109 anni, vive in un modesto ricovero per anziani ai piedi del Cerro de La Silla, Caballero Vega è lucido. È stato oggetto di documentari e reportage sulla sua partecipazione all'attacco di Columbus del 1916, quando aveva 15 anni.

Nonostante la cataratta, è informato su tutto quello che succede di questi tempi: critica la situazione economica e la riforma energetica, e dice di leggere giornali ed ascoltare i notiziari, perché "sono le ingiustizie che ci tengono in allerta e attenti a quello che succede". ...... http://www.proceso.com.mx/rv/modHome/detalleExclusiva/75604

(Traduzione "Maribel" – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )


venerdì 15 gennaio 2010

Fw: [Ezln-it] No ai diritti dei popoli indios

 
 

La Jornada - 14 gennaio 2010

 

La Commissione per lo Sviluppo dei Popoli Indios (CDI) non cede alle richieste degli indigeni

 

Ángeles Mariscal. Tuxtla Gutiérrez, Chis., 13 gennaio. L'autodeterminazione dei popoli indios, come reclamata dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) non è nell'agenda dell'attuale amministrazione federale, perché il tema è "superato" dalle riforme all'articolo 2 della Costituzione federale, introdotte nel 2001, ha affermato il direttore della Commissione per lo Sviluppo dei Popoli Indios (CDI), Xavier Abreu Sierra. 

Durante la presentazione del panista Javier Zepeda a delegato statale della CDI, Abreu Sierra ha spiegato che attualmente il governo federale lavora con le camere dei senatori e deputati nella creazione di due leggi "per rendere vigenti ogni giorno i diritti dei popoli indios". 

Ha spiegato che questi ordinamenti sono la legge attuativa dell'articolo 2 costituzionale, e la Legge Nazionale di Consultazione per i Popoli e Comunità Indigene. A detta di Abreu Sierra, con le due leggi si regolamenta l'accesso dei popoli indigeni ai loro usi, costumi e diritti. 

Abreu Sierra ha detto che il governo federale lavora per regolamentare la consultazione come metodo di lavoro nelle comunità indigene. http://www.jornada.unam.mx/texto/015n2pol.htm

(Traduzione "Maribel" – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )


sabato 9 gennaio 2010

corrispondenza dal chiapas

http://img6.travelblog.org/Photos/43977/274869/t/2305512-Cartel-de-entrada-la-caracol-zapatista-de-Roberto-Barrios-2.jpg
Su Roberto Barrios.
 
Una volta riaperti i Caracoles, siamo riusciti ad andare a Roberto Barrios, il Caracol della Zona Norte, quello ad un'ora da Palenque. quello che deve fare i conti con un livello di conflittualita´ altissimo. qualche mese fa, come riportava Herman Bellinghausen su La Jornada in seguito ad una denuncia della Junta del Buen Gobierno, e come ci hanno confermato zapatisti e zapatiste all'interno del Caracol, gli alunni della scuola sono stati presi a sassate e durante la notte sono stati esplosi colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio e provocatorio.
la tensione si respira, e´ nell'aria: il cancello del Caracol chiuso sempre a lucchetto, gli internazionali appena scendono dalla camiocino vengono fatti entrare e il cancello viene immediatamente richiuso; il bagno al fiume e´ consentito ma solo a determinate ore e accompagnati. la visita alle cascate vietata. tutte misure, queste, mai viste nelle nostre visite precedenti.
Il Caracol sembra un luogo semi-abbandonato e desolato che pian piano inizia a rivivere. vero e´ che la Junta per un anno e´ stata nel Caracol di Oventic. non sappiamo perche´ e non l'abbiamo voluto chiedere.
Siamo stati ricevuti dalla Commissione di Vigilanza (anche questo fatto insolito per Roberto Barrios)e poi dalla Junta che ci ha permesso di incontrare i Formadores dell'Educazione. I Formadores sono i Promodores della prima generazione, coloro che adesso oltre che ad insegnare fanno formazione ai nuovi Promodores. l'assemblea e´ stata proficua: abbiamo pianificato come sviluppare in futuro il nostro rapporto, come procedere, come dicono loro, nel nostro cammino fianco a fianco. abbiamo deciso di provare ad affiancare ad un puro sostegno economico al sistema educativo secondario (CCETAZ), una specie di formazione su aree indicate dai Formadores. Forma e contenuto tutto da inventare.
Dopo un giorno e una notte di pioggia e umidita´ (anche questo insolito a gennaio a Roberto Barrios!!!), avendo gia´ fatto quello che dovevamo fare abbiamo deciso di andarcene con un giorno di anticipo e ci siamo recati al Balneario El Salvador, situato in localita´ Agua Clara a 60 Km da Palenque, in direzione San Cristobal. Il Balneario e´ una struttura turistica, abbandonata dal 1994, da circa un anno "gestita" dagli zapatisti. fa parte del Municipio Autonomo Comandanta Ramona, Caracol di Morelia.
e´ un luogo interessante, impossibile da riassumere in poche righe, necessita di un capitolo a se. consigliata comunque la visita (il posto e´ bellissimo) e il pernottamento.
questo, in sintesi, il resoconto della visita della delegazione del Coordinamento Toscano a Roberto Barrios.
Saluti a tutti e a tutte.
9 gennaio 2010, Messico.
Daniele

Coordinamento Toscano di Sostegno alla Lotta Zapatista

venerdì 8 gennaio 2010

Fw: [Ezln-it] Indigeni tzeltales recuperano terre sottratte dai priisti

 

La Jornada – Martedì 5 gennaio 2010

 

Indigeni tzeltales recuperano un rancho occupato dai priisti

 

Hermann Bellinghausen, inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis. 4 gennaio. Contadini tzeltales di Bachajón (municipio di Chilón) aderenti all'Altra Campagna dell'EZLN, hanno annunciato di aver recuperato una proprietà di sei ettari e mezzo, che era già stata "recuperata" dopo la sollevazione zapatista nel 1994, ma la dirigenza priista del municipio l'aveva occupata e "venduta" a Sebastián Encino Gutiérrez, già presidente municipale priista.  Come aderenti all'Altra Campagna, gli indigeni della fattoria Cumbre Nah Choj il 31 dicembre scorso hanno ripreso il rancho Jotacanteel. "La terra recuperata non si vende, è di chi la lavora", sostengono.  "L'abbiamo fatto perché fin dall'inizio sapevamo che il padrone precedente era don Felipe Vásquez López", al quale era stato preso il podere dopo la sollevazione. Encino Gutiérrez si è appropriato indebitamente del luogo e "voleva venderlo ad un'altra persona sconosciuta di Yajalón per 400 mila pesos".  Questo ha provocato le proteste dei contadini aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, braccianti senza terra, che hanno deciso di "recuperare" il luogo affinché non fosse venduto a privati. "Sappiamo che questo terreno non è stato comperato con i soldi, ma con lo spargimento del sangue dei compagni caduti combattendo".  Il rancho Joltacanteel confina col villaggio San José Chapapuil.  http://www.jornada.unam.mx/2010/01/05/index.php?section=politica&article=007n2pol

(Traduzione "Maribel" – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )




domenica 3 gennaio 2010

Fw: [Ezln-it] Persistono le cause della sollevazione del 1994


La Jornada – Sabato 2 gennaio 2010

<!--[if !supportEmptyParas]--> <!--[endif]-->

Narro Céspedes; Le motivazioni dell'insurrezione zapatista sono presenti in altre regioni.

Potrebbe sorgere "una grande sollevazione nazionale", avverte il leader della Cocopa.

<!--[if !supportEmptyParas]--> <!--[endif]-->

Ángeles Mariscal, corrispondente. San Cristóbal de las Casas, Chis., 1º gennaio. Le cause che 16 anni fa diedero origine all'insurrezione dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ora sono presenti in altre regioni e a causa di questo potrebbe sorgere "una grande sollevazione nazionale", ha affermato il presidente di turno della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa), José Narro Céspedes.

Il legislatore del PRD ed altri membri dell'organo legislativo si trovano in questa entità per intavolare un contatto con l'EZLN, e hanno sostenuto incontri col vescovo Felipe Arizmendi Esquivel ed organizzazioni non governative presenti nella zona di influenza del gruppo ribelle. 

Narro Céspedes ha dichiarato che il paese si trova in una profonda crisi politica, sociale e di legittimità, con il grande problema della povertà, dell'aumento della criminalità organizzata e la mancanza di credibilità delle istituzioni. Con tali fattori - ha detto - "potremmo avere, non solo in Chiapas, ma in altre parti del paese, un altro 1994: una grande sollevazione nazionale..."

Ritiene che la decisione dell'EZLN di chiudere i caracoles in occasione del 16° anniversario della loro sollevazione "è una misura precauzionale per non mandare messaggi sbagliati né realizzare azioni che possano essere prese come una provocazione". 

Inoltre ha reso noto che nella Cocopa l'EZLN è considerato una forza politica, sociale ed indigena consolidata in Chiapas ed in altre regioni, e si cerca di sollecitarlo a riannodare il dialogo col governo. 

Ciò - ha segnalato deputato per Zacatecas - anche se il gruppo ribelle "ha validi motivi per essere offeso" e non si fida né crede in un processo che ha mostrato "il suo fallimento", perché c'è stato solo un compimento parziale degli accordi di San Andrés, ed i temi centrali continuano ad essere in sospeso. http://www.jornada.unam.mx/2010/01/02/index.php?section=politica&article=006n1pol

(Traduzione "Maribel" – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )


da San Cristobal de las Casas: secondo giorno della carovana Ya Basta! Messico 2.0.10


Messico Chiapas: Chiusi i Caracoles! Tensione in territorio zapatista

Caracoles chiusi per l'anniversario della rivoluzione messicana e del levantamiento zapatista. La carovana partecipa al primo giorno di seminario internazionale di riflessione e analisi in occasione della pubblicazione del libro "In memoriam Andres Aubry"

31 / 12 / 2009
Nessuna visita a caracoles e comunita', non solo per la partecipazione al Seminario Internacional de Reflexiones y analisis , ma anche pechè la situazione in Chiapas va facendosi ogni giorno più tesa.
Questa mattina una parte della delegazione di Ya Basta e del Coordinamento Toscano aveva appuntamento nel Caracol di Oventic per un incontro con i promotori del sistema di educazione autonomo. All'ingresso del Caracol era esposto un cartello che avvisava della chiusura fino al 2 Gennaio.
Gia ieri non era stata data l'autorizzazione di fermarsi nel caracol nei giorni precedenti la fine dell'anno.
Da giorni si rincorrono voci contrastanti a San Cristobal sulle aspettative legate ai festeggiamenti del 1 Gennaio 2010 centenario della prima rivoluzione messicana.
Ciò che ormai e' certo è che tutti i 5 Caracoles sono stati chiusi in via preventiva e tutti gli ospiti nazionali e internazionali allontanati per "non poter garantire la loro sicurezza"; perciò sembra che non ci saranno festeggiamenti ufficiali per l'anniversario del "levantamiento del 1994" …e continua il silenzio dell'EZLN.
E' visibile e palpabile la crescente militarizzazione non solo del paese ma soprattutto nelle zone intorno a San Cristobal.
Decine di convogli militari si incontrano in ogni parte del paese verso questa direzione.
Molte le denunce contro le aggressioni a comunità zapatiste da parte di paramilitari e contemporaneamente assistiamo ad un uso dell'informazione tendente a criminalizzare l'EZLN diffondendo voci infondate su azioni che potrebbero giustificare un eventuale attacco repressivo.
Seminario internacional de reflexiones y analisis
Dal 30 dicembre al 2 gennaio San Cristobal Uniterra
Vai alla presentazione
Centinaia di internazionali e nazionali hanno partecipato al primo giorno di seminario che ha visto gli interventi di: MERCEDES OLIVERA, GUSTAVO ESTEVA, JEROME BASCHET
Leggi l'articolo de La Jornada
Associazione Ya Basta! Italia
Coordinamento toscano di sostegno alla lotta zapatista
Per seguire il Seminario in audio e video vai al sito di 
Indymedia Chiapas




Facile, veloce, sicuro: Prova Hotmail da Internet Explorer 8

Inviato dal mio telefono Huawei