La  Jornada – Mercoledì 28 agosto 2013
    Elio Enríquez. Corrispondente. San Cristóbal de Las Casas, Chis., 27  agosto. Il  delegato per il Dialogo con i Popoli Indigeni del Messico, Jaime Martínez Veloz,  questo martedì ha visitato Alberto Patishtán nella prigione di San Cristóbal,  perché la sua liberazione è fondamentale per generare quei livelli minimi di  fiducia con l'EZLN che permettano la riconfigurazione delle condizioni per il  compimento degli Accordi di San Andrés.   
  Martínez   Veloz è arrivato a mezzogiorno nella prigione, e dopo aver parlato con Patishtán  Gómez, accompagnato da Sandino Rivero, membro della squadra di avvocati  dell'imputato, è tornato a San Cristóbal per tenere una conferenza stampa.  Alberto Patishtán sta scontando una condanna a 60 anni di prigione per l'accusa  di aver partecipato ad un'imboscata a dei poliziotti che provocò sette morti e  due feriti, il 12 giugno del 2000.    
  Alla  domanda diretta, ha risposto che non si vuole l'indulto per Patishtán Gómez,  perché si spera che il verdetto che emetterà prossimamente il primo tribunale  collegiale di Tuxtla Gutiérrez sia favorevole, per non dovere ricorrere ad  un'altra istanza, ma faremo tutto quanto umanamente possibile e lotteremo per la  libertà del professore presso ogni ordine di giudizio e su tutti i fronti.  
  Martínez   Veloz ha riferito che il colloquio con l'indigeno tzotzil è stato molto buono, e  non sarà l'ultimo di un rapporto che possiamo costruire dentro e fuori la  prigione. Ha aggiunto che inviterà anche gli altri membri della Commissione di  Concordia e Pacificazione (Cocopa) a visitare Alberto Patishtán in prigione,  affinché incomincino a conoscere da vicino l'insieme dei problemi che girano  intorno al processo di pace.   
  Ha  ricordato che fin dall'inizio del suo incarico come delegato, ha esposto al  segretario di Governo, Miguel Osorio Chong, la necessità di avanzare su cinque  aspetti basilari per riprendere la via del dialogo in Chiapas: volontà politica  unilaterale, la conformazione della Cocopa, la nomina del delegato per il   dialogo, la liberazione di Patishtán Gómez, così come la riproposizione  dell'iniziativa di legge che contiene gli Accordi da San Andrés. http://www.jornada.unam.mx/2013/08/28/politica/018n2pol