La Jornada – Sabato 9 agosto 2008 La Carovana di Solidarietà termina il suo giro nelle zone indigene autonome Le comunità zapatiste celebrano 5 anni dell'esperienza viva dell'autonomia Hermann Bellinghausen (Inviato) Ejido Morelia, Chis., 8 agosto. Il quinto anniversario delle giunte di buon governo (JBG), celebrato nei cinque caracol zapatisti, coincide con la fine Un lustro di esperienza di governi autonomi regionali in più di 40 municipi ribelli in tutto il Con la musica delle feste ballabile e rivoluzionaria in sottofondo, i caravaneros della delegazione venuti a La carovana è venuta a verificare le condizioni in molti dei territori colpiti dalla "guerra di bassa intensità" che qui si svolge in relativo silenzio, almeno mediatico. Ma ha potuto anche incontrare l'esperienza viva dell'autonomia nella quotidianità. E questo venerdì è stata testimone della matura espressione delle forme di governo proprio nelle comunità ribelli, nonostante In questa regione la delegazione si è divise a sua Hanno percorso comunità e poderi minacciati, ed anche comunità dove l'autonomia funziona senza particolari conflitti con organizzazioni filogovernative. Cioè, non tutto è stato denuncia né gridi di allarme. Hanno anche trovat esperienze e risultati da festeggiare, come le terre recuperate agli allevatori dopo l'insurrezione dell'EZLN nel 1994. Visitando la comunità 8 de Marzo, nel municipio 17 de Noviembre, la brigata ha conosciuto il lavoro delle donne ed ha visto l'antica casa del finquero trasformata in scuola; anche la minaccia di un progetto turistico, perché nelle vicinanze si trova una zona archeologica ed il governo cerca di promuovere lo "sviluppo turistico" respinto non solo dagli zapatisti ma anche dagli abitanti di altre organizzazioni. Anche la comunità Francisco Villa, dello stesso municipio, si trova in pericolo per una diga che, se fosse costruita, inonderebbe questo ed altri villaggi. La carovana ha inoltre conosciuto la clinica autonoma e le scuole, la storia della costruzione di Nueva Revolución su terre recuperate. Ha visitato la cooperativa di caffè Tatawelo ed il centro ricreativo autonomo Tzaconejá, una località amena tra due fiumi. Nel municipio Vicente Guerrero, i caravaneros hanno visitato San Miguel Chiptic, Nueva Esperanza e la sede municipale. A 21 de Abril hanno visto i poderi recuperati e le frazioni occupate dai membri dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic); inoltre, gli zapatisti ricevono minacce di morte e sgombero; apparentemente la tensione è calata. L'ex "detenuta politica" María Delia Pérez Arizmendi, del collettivo Voces Inocentes, rilasciata dalla prigione El Amate nel luglio scorso, e che oggi partecipa alla carovana, rivela di aver ricevuto una lettera di solidarietà ed incoraggiamente per i detenuti de la Voz del Amate, firmata dalla comunità zapatista Nueva Revolución. Un'altra rilevante conclusione alla quale è giunta la carovana ascoltando le testimonianze indigene, è che "qui i partiti politici sono usati dal governo per dividere le comunità come strategia di contrainsurgencia". (Traduzione Comitato |
lunedì 11 agosto 2008
Si conclude la Carovana in Chiapas
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