martedì 10 marzo 2009

: Resistenza contro il caro bollette in Chiapas

 

La Jornada - 10 marzo 2009

 

Bollette della luce di 2 mila pesos in una zona dove la gente guadagna meno di 50 pesos al giorno

Abitanti dell'ejido chiapaneco di Lázaro Cárdenas sono in resistenza per gli abusi della Commissione Federale dell'Elettrica (CFE)

Accusano il governo perredista di Pijijiapan di sostenere la commissione nella campagna di vessazioneo

HERMANN BELLINGHAUSEN

 

San Cristóbal de las Casas, Chis., 9 marzo. Il Consiglio Autonomo Regionale della Zona Costa del Chiapas, aderente all'Altra Campagna, denuncia gli abusi della Commissione Federale dell'Elettricità (CFE) e del governo perredista di Pijijiapan contro l'ejido Lázaro Cárdenas, dove "oltre 200 abitanti sono in resistenza per gli alti costi dell'energia elettrica".

 

Questo a causa delle bollette bimestrali che vanno tra i 500 e 2 mila pesos, "un abuso della CFE e del governo in una zona dove la gente percepisce meno di 50 pesos al giorno per sopravvivere". Per questo motivo "sono in lotta da oltre 15 anni come Frente Cívico e da quasi due anni come Consiglio Autonomo Regionale".

 

Nella denuncia si segnala che da molti anni la CFE "non viene nella comunità neppure per aggiustare un cavo, un palo o un trasformatore, ma solo per riscuotere ed abusare della gente e obbligarci a pagare la luce, riscossioni abusive ed ingiuste perché siamo gente umile, semplice e povera". Rivendicano il loro appello "a tutte le resistenze contro la CFE perchè si prosegua organizzati ed andare avanti insieme per resistere a qualsiasi attacco o attentato contro la nostra gente".

 

Chiedono la cancellazione dei debiti delle comunità e la liberazione dei loro "prigionieri politici": Horacio Enríquez Escobar (nel penitenziario 13 di Tonalá), Rigoberto Méndez Mérida (Penitenziario di Tapachula) ed i quattro di Puerto Madero, arrestati per aver fatto resistenza alla CFE. 

 

Chiedono la sospensione dei tagli indiscriminati dell'energia elettroca, la fine della repressione e persecuzione, la manutenzione delle linee elettriche e tariffe giuste per il Chiapas e tutto il Messico. "Ci opponiamo a qualsiasi progetto neoliberista e capitalista, alle privatizzazioni di luce, acqua e delle risorse naturali e vogliamo il rispetto dei diritti umani e dei popoli in resistenza".

 

Rivelano abusi della CFE e del municipio di Pijijiapan, guidato da Saín Cruz, che il 21 gennaio ha notificato al commissario ejidale che dopo "una supervisione negli abitati con illuminazione pubblica, si è scoperto che Lázaro Cárdenas non è solvente", ed "è invitato" a presentarsi negli uffici della CFE "presso gli uffici addetti e con il nome di chi sosterrà il pagamento".

 

In un'altra lettera ufficiale inviata dal municipio perredista il 19 gennaio a Maritza López Selvas, agente commerciale a Pijijiapan della CFE, si rimette un accordo del consiglio comunale che ordina che "ogni comunità paghi il servizio di energia elettrica. 

 

Il 26 gennaio, Lázaro Cárdenas ha ricevuto una lettera dalla CFE di Pijijiapan che dice: "Come parte del nostro programma di verifica del servizio, il 17 luglio 2008 abbiamo controllato la vostra linea ed abbiamo riscontrato un'anomalia che consiste in ui-03 (servizio diretto senza contratto), cosa che viola i termini di contratto di erogazione che regolano la prestazione che forniamo".

 

Questo "ha fatto sì che del 17 luglio 2008 al 16 gennaio 2009 non sia stato fatturato il totale dell'energia consumata, per una differenza di 9.210 kw/h ed un importo di 20.478 pesos" e si richiede la vostra presenza nell'agenzia Pijijipan "per liquidare la somma succitata entro 72 ore".

 

Il Consiglio Regionale dichiara che gli ejidatari e vicini, e le autorità ejidali si oppongono al pagamento dell'illuminazione pubblica. "È obbligo dei municipi erogare il servizio pagato dalle nostre tasse e non c'è nessuna normativa che obblighi ejidos o comunità a pagare i servizi di base".

 

Gli ejidatari ed il consiglio regionale comunicano che non pagheranno l'illuminazione pubblica "e che se non si rispetterà questo diritto prenderemo misure più drastiche contro la CFE ed il municipio, affinché imparino a rispettare i popoli organizzati". Tutti gli abitanti dell'ejido sono contrari al pagamento ed avvertono le autorità che "non devono imporsi al popolo che si oppone a queste bugie e farse".

 

(Traduzione "Maribel" – Bergamo)

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