lunedì 2 marzo 2009

Le donne che lottano

 

La Jornada – Sabato 28 febbraio 2009

 

Los de Abajo

 

La festa delle donne che lottano

Gloria Muñoz Ramírez

 

Come ogni anno da ormai un quarto di secolo, le donne insurgentes e dei villaggi dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) si preparano a celebrare il Giorno Internazionale delle Donne che Lottano. I festeggiamenti si realizzeranno i giorni 7 e 8 marzo nel caracol di Oventik, la stessa regione nella quale questa settimana le autorità autonome zapatiste hanno denunciato pattugliamenti aerei e terrestri dell'Esercito federale, col pretesto di cercare coltivazioni di marijuana.

 

Non è un caso che in vista di un'imminente celebrazione zapatista il governo federale risponda con l'invio di aeroplani, elicotteri e camion pieni di soldati, malgrado nemmeno nei peggiori momenti delle ostilità militari siano riusciti a frenare una festa pacifica dell'EZLN. Anche così, non si può ignorare che sono incrementati i sorvoli negli Altos del Chiapas nelle settimane recenti e sono state rafforzate le mobilitazioni militari terrestri. Il pretesto è vecchio ed illegittimo, perché a questo punto "tutto il mondo sa che nei municipi autonomi ed in tutto il territorio zapatista è proibita la semina, il traffico ed il consumo di droghe e di altre attività illecite".

 

L'8 marzo è una data emblematica nelle terre zapatiste. Fu precisamente un Giorno Internazionale della Donna, di 15 anni fa, quando le insurgentas dell'EZLN si presenterano per la prima volta in una cerimonia di fronte ad un piccolo gruppo di giornalisti, in una notte stellata nella comunità tzeltal di Prado Payacal. Una festa intima durante la quale le insurgentas Irma ed Elena, tra molte altre, rivendicarono il ruolo della donna indigena nella lotta per la liberazione del loro popolo. Indossando i loro abiti multicolori, decine di donne, con i bambini in braccio, ascoltavano ed assentivano in silenzio.

 

Tre lustri dopo quell'umile celebrazione notturna, le bambine che pendevano dagli scialli delle madri vivono un'altra realtà. In così poco tempo sono state protagonise del risultato forse più importante e più difficile delle zapatiste: la rivendicazione dei loro diritti, sforzo che hanno visto concretizzato nella partecipazione di donne tzeltales, tzotziles, tojolabales, choles, mames e meticce nei diversi incarichi dell'autonomia, nei comandi del Comitato Clandestino e nelle file dell'esercito zapatista.

 

È per questo che, se le zapatiste non decideranno diversamente, questi 7 e 8 marzo ci sarà molto da festeggiare e riflettere. All'evento politico, culturale ed artistico "mamá Corral" parteciperanno donne dell'AltraCampagna e della Zezta Internazional.

 

(Traduzione "Maribel" – Bergamo)



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