venerdì 3 gennaio 2014

Comunicato dell'EZLN letto dalla Comandanta Hortensia

Comunicato dell'EZLN letto dalla
Comandanta Hortensia.

Oventic, 31 dicembre 2013 -
1° gennaio 2014

Miliziane e miliziani
dovunque siate.
Fratelli e Sorelle.
Compagni, compagne nazionali
e internazionali.
Partecipanti e non
partecipanti alla nostra escuelita che ci onorate con la vostra presenza.

In tutti i caracol zapatisti
si stanno concentrando le nostre comunità per festeggiare il ventesimo
anniversario della nostra insurrezione armata come EZLN.

Oggi, 1° gennaio 2014

Compiamo 20 anni di guerra
contro un sistema sociale ingiusto, rappresentato dai tre livelli del
malgoverno (municipale, statale e federale) che sono fedeli marionette del
neoliberismo, principale causa delle grandi ingiustizie che milioni di
essere
umani subiscono nel nostro paese e nel resto del mondo.

I grandi neoliberali, che si
considerano signori e padroni del mondo, decidono e pianificano il destino
dell'umanità. Per questo il malgoverno del nostro paese, ambizioso di potere
e
soldi, fa tutto il possibile per saccheggiare e distruggere le ricchezze del
nostro paese. Per consegnare in mani straniere la vita e il destino della
nostra patria, privatizzando le risorse naturali e tutti i servizi sociali,
vuole
farci credere che appoggia le comunità e così chiede prestiti ai suoi
padroni,
aumentando il debito eterno del nostro paese. Così quelli che si definiscono
governi si arricchiscono sempre di più a discapito del popolo messicano.

I popoli indigeni del nostro
paese vengono spogliati delle proprie terre, delle proprie risorse naturali,
vengono cacciati dai loro luoghi d'origine, vengono sottomessi, vengono
incarcerati e fatti sparire i loro dirigenti. E agli zapatisti viene fatto
tutto il possibile per perseguitarli, per attaccarli in tutti gli aspetti,
con
lo scopo di indebolire e distruggere la loro organizzazione e la lotta per
la costruzione
della loro autonomia.
Per questo molte delle nostre
basi di appoggio hanno sofferto e soffrono aggressioni, spoliazioni,
sgomberi,
persecuzioni, incarcerazioni e omicidi per mano dei paramilitari e persone
affiliate ai differenti partiti politici spalleggiati da tutti i tre livelli
del malgoverno. Tutti questi atti criminali che i malgoverni hanno compiuto
e
che abbiamo dovuto sopportare in questi 20 anni sono una vera guerra di
sterminio.
Per questo ci sono diverse decine di migliaia di soldati federali e
poliziotti
che occupano le nostre terre e i territori indigeni.

A cause di tante cattiverie e
provocazioni in questi 20 anni abbiamo imparato a sopravvivere, a resistere
in
maniera organizzata e stiamo imparando a governarci seguendo le nostre
modalità
di pensare e di vivere.

Il nostro lavoro a tutti i
livelli cerca di farci avanzare, migliorare, organizzare e rafforzare tra
tutti, uomini, donne, bambini, giovani, e anziani.

Fino a 25 o 30 anni fa
eravamo totalmente ingannati, manipolati, sottomessi, controllati e
dimenticati,
sommersi nell'ignoranza e dalla miseria. Ma da 20 anni, come in questa data,
abbiamo detto adesso basta, siamo arrivati fino a questo punto, fino ad ora
abbiamo sopportato e ora mai più una patria senza di noi. Così abbiamo fatto
vedere alla nazione e al mondo che esistiamo e che siamo qui.

20 anni fa non avevamo nulla,
nessun servizio sanitario ne educativo che fosse del popolo. Nessuna
comunità poteva
nominare proprie autorità se non era controllata e riconosciuta da un
partito.
Nessuna comunità poteva destituire la sua autorità se non esercitava i suoi
doveri e obblighi, come accade quando uno viene manipolato e corrotto perché
è spalleggiato
dal governo statale ufficiale e federale, come dire che non esiste nessun
livello di autorità che sia veramente al servizio del popolo.

Ma ora le nostre comunità
hanno un governo autonomo sia a livello locale che municipale che di zona.
Bene
o male è stato fatto, è decisione e volontà del popolo eleggere le proprie
autorità e rimuoverle dall'incarico quando è necessario.

Le nostre comunità hanno
iniziato a vivere e a governarsi secondo il proprio modo di pensare e di
intendere, come facevano i nostri padri e i nostri nonni. Ovvero, abbiamo
iniziato a vivere l'autonomia e la libertà secondo le e gli zapatist@.

La costruzione della nostra
autonomia è la pratica della democrazia, della libertà, dell'uguaglianza e
della giustizia. Andiamo avanti e nessuno la potrà fermare.

Molti di noi stanno
condividendo la conoscenza e l'esperienza con le nuove generazioni di
bambini e
giovani, e così stiamo preparando le nostre comunità a resistere e
governarsi.

Nelle nostre comunità e nelle
zone zapatiste adesso non comandano i malgoverni, ora non controllano ne
manipolano i partiti perché è da 20 anni che abbiamo buttato nella
spazzatura
tutti i partiti politici.

Adesso sono le stesse
comunità che pensano, analizzano e decidono chi devono essere le loro
autorità
e come vogliono essere governate in accordo con le proprie forme e leggi
autonome.

Abbiamo ancora molto da fare
ma siamo sicuri che andremo avanti perché la nostra lotta è basata sulla
vera
democrazia, libertà e giustizia.

(Traduzione a cura di http://20zln.noblogs.org)



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