lunedì 5 ottobre 2009

G.M. Ramirez - Minaccia poliziesca

 

La Jornada – Sabato 3 ottobre 2009

 

Los de Abajo

Minaccia poliziesca

Gloria Muñoz Ramírez

La settimana scorsa la popolazione tzeltal di San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón, Chiapas, ha recuperato pacificamente il controllo della cabina di riscossione delle cascate di Agua Azul, esercitando il loro legittimo diritto di salvaguardare ed amministrare le risorse naturali del loro territorio. La risposta del governo guidato da Juan Sabines è stata il minaccioso invio di circa 250 poliziotti.

Gli indigeni di Bachajón sono aderenti all'Altra Campagna convocata dall'EZLN e fanno parte della resistenza ai megaprogetti turistici che il governo del Chiapas impone alle comunità della regione, motivo per cui sono stati repressi e sbattuti in carcere in diverse occasioni, senza però ottenerne la resa.

Il Centro dei Diritti Umani San Bartolomé de las Casas, che ha assistito la comunità e denunciato la costante persecuzione, ha documentato la presenza minacciosa di circa 250 effettivi statali chi si trovano al crocevia di Agua Azul e nel villaggio di Xhanil, su cinque camion tipo Torton e 12 pattuglie, oltre ad agenti della Polizia Ministeriale.

L'organizzazione dei di diritti umani spiega che il recupero della cabina di riscossione è stato deciso dopo un "processo di consultazione in assemblee realizzate nei tre centri dell'ejido: Ch'ich, Centro Alan Sacjun e Centro Bachajón". Con questa azione i coloni tzeltales rivendicano l'esercizio dell'uso delle loro risorse naturali riconosciuto dal Trattato 169 della OIT (Organizzazione Internazionale del lavoro) che il governo messicano si è impegnato a rispettare. 

Al governo del Chiapas poco importano gli accordi internazionali che non contemplino gli investimenti stranieri ed il saccheggio delle risorse naturali. Sono innumerevoli gli esempi che lo dimostrano: proprio in questa comunità, il passato 17 aprile, la cabina di riscossione era stata smantellata con un operativo al quale hanno partecipato poliziotti statali e federali, violando il diritto al territorio dei popoli indigeni, attaccando la loro integrità personale e torturando ed imprigionando arbitrariamente i fratelli Antonio e Jerónimo Gómez Saragos.

Ora, davanti al possibile sgombero degli ejidatarios e a causa della pressione e del chiaro atto di persecuzione, in Internet circola una lettera di protesta nella quale si esige il rispetto dei diritti del popolo tzeltal di San Sebastián Bachajón, il ritiro della polizia e la liberazione di Jerónimo ed Antonio Gómez Saragos.

losylasdeabajo@yahoo.com.mx

 

(Traduzione "Maribel" – Bergamo  http://chiapasbg.wordpress.com)

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