giovedì 16 luglio 2009

Proteste per tariffe luce e acqua

 
 

La Jornada – Giovedì 16 luglio 2009

 

Cresce la protesta contro le tariffe elevate dell'energia elettrica

Si chiede la liberazione degli attivisti di Campeche

Hermann Bellinghausen

 

 

Il Consiglio Autonomo Regionale della Costa del Chiapas ha chiesto ai governi federale e di Campeche "la liberazione immediata di Sara López González, Joaquín Aguilar, Guadalupe Borja, Guadalupe Liscano ed Élmer Castellanos, accusati ingiustamente ed arbitrariamente dalla Commissione Federale dell'Elettricità (CFE)." Il Consiglio ammette che gli attivisti di Campeche "dalle loro terre stanno lottando, come noi, per tariffe giuste della luce."

 

Di fronte alla criminalizzazione della protesta sociale e del movimento di resistenza civile di Campeche, l'organizzazione della costa, aderente all'Altra Campagna dell'EZLN, ha avvertito che, "se non saranno immediatamente liberati, occuperemo a tempo indeterminato le strade, le presidenze municipali di Tonalá e Pijijiapan ed il Sottosegretariato di Governo Istmo-Costa, come protesta per i nostri prigionieri e prigioniere di Candelaria, affinché sappiano che non sono soli e che qua hanno dei compagni di lotta che non si fermeranno fino a che non li vedremo fuori di prigione.".

 

Nel contesto della protesta nazionale che i movimenti contro le alte tariffe elettriche hanno realizzato questo mercoledì in vari stati del paese, l'organizzazione autonoma ha annunciato a Tonalá il suo appoggio ai cinque attivisti arrestati a Candelaria, Campeche, con cui da anni condividono la lotta.

 

Il Consiglio ha diffuso anche le sue denunce. Accusa le presidenze municipali della costa chiapaneca; il Sottosegretariato di Governo, guidato da Miguel Gordillo Vázquez, e la delegazione di Governo, rappresentata da Mario Ramón Becerra, di fare proselitismo ed aver condizionato il voto nelle recente elezioni attraverso programmi sociali, come Oportunidades.

 

Assicura che funzionari ed impiegati governativi hanno tentato di obbligare la gente a votare per il candidato del PAN; nel caso non l'avessero fatto, "sarebbe stato cancellato l'appoggio del governo federale, come hanno detto le persone incaricate dei pagamenti." Le assemblee di ejidos, colonie e racherías "hanno alzato la voce contro questi politici."

 

"Hanno fatto lo stesso col programma Chiapas Solidario, dove ci si è messo tutto l'apparato governativo a favore del candidato del PAN ed alla gente che votava hanno distribuito briciole" (tra i 200 e 400 pesos). (….)

 

Il consiglio formato da quartieri, colonie e comunità, si dichiara in resistenza civile al pagamento delle bollette dell'energia elettrica per usi domestici, pubblici e rifornimenti di acqua, "fino a che non ci saranno tariffe giuste." Inoltre, si oppone al pagamento dell'acqua "perché è un diritto umano universale."

 

Nel frattempo a San Cristóbal de las Casas, la Rete Statale di Resistenza Civile La Voz de Nuestro Corazón, il Centro de Ricerche Economiche e Politiche di Azione Comunitaria ed il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas hanno annunciato la consegna formale delle loro dichiarazioni contro la repressione a Campeche negli uffici della CFE di detta città. Anche a Palenque si sono svolte proteste davanti agli uffici dell'ente.

 

(Traduzione "Maribel" – Bergamo)

http://www.jornada.unam.mx/2009/07/16/index.php?section=politica&article=015n2pol

 

 

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