lunedì 20 luglio 2009

Fw: [Ezln-it] Organizzato in Chiapas il forum Resistencias yAlternativas

 
 

La Jornada – Sabato 18 luglio 2009

Si vuole "organizzare un piano di lotta regionale" contro il progetto economico neoliberista

Organizzato in Chiapas il forum Resistencias y Alternativas

Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis., 17 luglio. Organizzazioni e gruppi di resistenza civile dello zona nord dello stato, aderenti all'Altra Campagna, realizzeranno questo fine settimana il Forum Regionale Indigeno di Resistenze e Alternative, nella comunità di Arimatea, municipio di Palenque. Tra le diverse lotte che li uniscono emerge la resistenza contro le alte tariffe dell'energia elettrica. Tutti partecipano ad una protesta che ormai è diffusa in buona parte del paese.

Un recente studio del Centro di Ricerche Economiche e Politiche di Azione Comunitaria (Ciepac) metteva in prospettiva queste resistenze ogni giorno sempre più diffuse nonostante i programmi palliativi del governo: "In Chiapas ci sono le tariffe di elettricità più alte per le comunità indigene e contadine.".

In particolare in questi giorni l'arresto a Candelaria, Campeche, di cinque attivisti contro le tariffe elettriche, su denuncia della Commissione Federale dell'Elettricità (CFE), ha galvanizzato queste resistenze e risvegliato la solidarietà di organizzazioni di diversi stati.

Secondo gli organizzatori l'obiettivo immediato del forum è "conoscersi per condividere esperienze ed organizzare un piano di lotta alternativo regionale contro i piani del progetto economico neoliberista."

A ciò si sommano "obiettivi strategici": "organizzarsi per unire la nostra lotta con altri settori a livello regionale, statale e nazionale, per costruire un nuovo modello di paese dove ci sia una nuova Costituzione, dignità, democrazia, giustizia, pace e libertà per tutti i messicani e le messicane."

I temi dell'incontro

Nel forum si discuteranno almeno sei temi: le alte tariffe dell'energia elettrica e la resistenza civile; il progetto della superstrada San Cristobal-Palenque e le resistenze a detta opera; i progetti ecoturistici annunciati nella regione; riconversione produttiva, produzione transgenica e sovranità alimentaria, così come progetti alternativi per difendere la terra, il territorio e l'ambiente.

La domanda dei movimenti di resistenza civile alla quale si vuole rispondere ad Arimatea è: "che cosa fare per resistere uniti?", soprattutto davanti alla crescente persecuzione delle loro lotte.

Il citato studio sottolineava che: "Il Chiapas è lo stato messicano con maggiore produzione di energia idroelettrica". Il bacino del fiume Grijalva (Angostura, Chicoasén, Malpaso e Peñitas) nel 2006 rappresentava il 45% della capacità totale attiva. Di questa, "in Chiapas se ne consuma solo l'1%." Il resto viene distribuito su scala nazionale o si esporta a prezzo di favore in Stati Uniti, Belize e Guatemala. "Paradossalmente, nello stato circa 275.000 persone non hanno accesso all'energia elettrica.".

Secondo la Segreteria delle Finanze Statale, di più di un 1.427.420 utenti sono in resistenza e non pagano le bollette, e questo rappresenta il 40% degli utenti. 

 

L'ampia analisi di Ciepac ((Norma Iris Cacho Niño e Antoine Lambert Amico: bollettini 569 e 570, dicembre 2008), ricorda che "molte comunità indigene e contadine del Chiapas sono da 15 anni in resistenza al pagamento dell'energia elettrica, poiché le tariffe hanno raggiunto cifre impossibili da pagare."

Dal 1994 "lo scontento che già esisteva si generalizzò in gran parte dei municipi chiapanechi ed attualmente molte di queste comunità confluiscono nella Red Estatal de Resistencia Civil La Voz de Nuestro Corazón, in un processo di resistenza civile organizzata principalmente intorno alla difesa dell'energia elettrica, una delle ultime risorse pubbliche, ancora, in Messico."

Come parte di un processo organizzativo "che va molto oltre il semplice non pagamento della luce, le comunità della rete hanno cercato di appropriarsi di un servizio per le comunità" e non dipendere più dalla CFE. L'analisi osserva: "Le comunità sanno, e lo affermano nel loro agire quotidiano, che l'energia elettrica non è proprietà del governo, né dei funzionari, né delle imprese private. La luce è proprietà dei popoli del Messico." http://www.jornada.unam.mx/2009/07/18/index.php?section=politica&article=015n1pol

(Traduzione "Maribel" – Bergamo   http://chiapasbg.wordpress.com/ )

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