mercoledì 22 luglio 2009

Aggressioni contro aderenti all'Altra Campagna: 1 morto 5feriti

 

La Jornada – Mercoledì 22 luglio 2009

 

 

Gli aggressori sono protetti dalle autorità chiapaneche, denunciano gli ejidatarios

AGGRESSIONE CONTRO ADERENTI ALL'ALTRA CAMPAGNA LASCIA UN MORTO E CINQUE FERITI

Hermann Bellinghausen

 

Mitzitón, Chis. 21 luglio. Un morto e cinque feriti, tre dei quali gravi, è il saldo dell'annunciata aggressione contro i contadini da parte di un gruppo di "non cooperanti" dell'ejido che ha tentato di impadronirsi di una proprietà comunale attraverso la quale passerebbe il primo tratto dell'autostrada a Palenque. Gli aggressori hanno sempre contato sulla tolleranza del governo più o meno aperta.

 

Le vittime dell'aggressione, aderenti all'Altra Campagna, avevano manifestato il loro rifiuto alla strada, annunciando perfino con cartelloni che non permetteranno che attraversi i loro campi, boschi e sorgenti. "I problemi sono aumentati a partire dal nostro rifiuto dell'esproprio a cui ci porterà la presunta autostrada del malgoverno", affermavano oggi.

 

Si potranno dire molte cose degli uccisori di Aurelio Díaz Hernández, ma non che non avevano avvisato che avrebbero aggredito il tzotzili di 31 anni e gli altri ejidatarios di Mitzitón, aderenti all'Altra Campagna. Solo il pomeriggio di domenica 19 il gruppo, guidato da Carmen Díaz López, minacciava i contadini nei seguenti termini: "Se non la smettete di rompere, vi veniamo a prendere uno alla volta", mentre brandivano machete, bastoni e pietre. Hanno eseguito la loro minaccia.

 

Gli aggressori ancora in flagranza, questa mattina sono stati visti in atteggiamenti amichevoli con la polizia statale quando sono arrivate a Mitzitónon le pattuglie della municipale di San Cristóbal, della federale e, fugacemente, elementi dell'Esercito la cui base di Rancho Nuevo è vicina a Mitzitón. Sono arrivati sul posto anche agenti del Pubblico Ministero e funzionari del governo.

 

Gli ejidatarios li chiamano "non cooperanti" perché non partecipano alle attività comunitarie ed in realtà erano sconosciuti alla maggioranza degli ejidatarios. Nel 2001 si è dimostrato che trafficavano con i clandestini (li consegnavano alla polizia, loro e tutta la "merce") ma fino ad ora sono impuni. Díaz López fu espulso da Mitzitón ed oggi vive, molto prosperamente (possiede case e numerose auto) nel vicino municipio di Teopisca.

 

La notte di lunedì, verso le 22:30, i suoi seguaci hanno intercettato una brigata di ejidatarios che stava misurando i terreni comunali per la prossima semina, per il pascolo o la parte conservata a bosco. I primi hanno sparato varie volte ed almeno due colpi hanno colpito il veicolo su cui viaggiavano gli ejidatarios. Secondo questi ultimi le armi erano AR-15. I colpi mostrano un arma di grosso calibro. Non ci sono stati feriti.

 

Questa mattina circa 30 ejidatarios di Mitzitón stavano andando a proseguire le misurazioni decise in assemblea. Uscendo dalla casa ejidale hanno attraversato la strada per Comitán; 18 erano a piedi, il resto a bordo di un camioncino dell'ejido. Stavano entrando nei campi quando sono sbucati 60 uomini armati di machete, bastoni, fionde e pietre. Hanno preso il loro veicolo e l'hanno semidistrutto. Di seguito parte della testimonianza dell'autorità ejidale:

 

"Di nuovo abbiamo subito aggressioni dai non cooperanti appoggiati dal malgoverno, perché a loro non fa niente. Oggi alle 9:30 del mattino un gruppo dei nostri compagni incaricati di visionare i terreni, sono stati intercettati da un gruppo di 60 non cooperanti che hanno aggredito i nostri compagni. In quel momento è arrivato un camioncino blu Chevrolet senza targa con cinque persone a bordo, due di loro armati di AR-15. Sono partiti due spari."

 

Prosegue: "Il camioncino viaggiava ad alta velocità ed ha investito i nostri compagni. Ha perso la vita Aurelio e sono rimasti feriti Fernando Heredia Heredia al quale hanno rotto il braccio destro a bastonate; Javier Gómez Heredia a cui hanno rotto le gambe passandogli sopra con il camioncino; Raymundo Díaz Heredia, con fratture al piede perché schiacciato dai pneumatici del camioncino; José Heredia Jiménez ferito alla testa da bastonate e sassate, e Marcelino Jimenez Hernández, con fratture al piede destro per il passaggio sul piede del camioncino". I feriti sono stati trasportati all'Ospedale Regionale di San Cristóbal.

 

Secondo gli ejidatarios il veicolo era guidato da Francisco Jiménez Vicente riconosciuto nonostante avesse il volto coperto. Sostengono inoltre che l'investimento è stato intenzionale e che loro non hanno risposto assolutamente alla violenza.

 

Il volto e la testa di Aurelio erano sfigurati. Le autorità hanno solo controllato il pluricontuso cadavere senza eseguire l'autopsia. "Investimento", hanno stabilito, e l'hanno lasciato a Mitzitón per i funerali in comunità. http://www.jornada.unam.mx/texto/017n1pol.htm

 

(Traduzione "Maribel" – Bergamo   http://chiapasbg.wordpress.com)


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