martedì 16 settembre 2014

Proteste in Chiapas contro i megaprogetti

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Pubblicato da: POZOL COLECTIVO
Chiapas, Messico, 13 settembre. “Esprimiamo la nostra protesta e preoccupazione di fronte al saccheggio delle nostre terre con i mega progetti imperialisti”, dichiarano le comunità che formano la Red Contra las Altas Tarifas de Energía Eléctrica “La Voz de Nuestro Corazón”, tra cui figurano La Grandeza, El Madronal, Rancheria Santa Anita, Teopisca, Nuevo Tepeyac, La Gloria, Santa Lucia, San Vicente, Oxchuc, Candelaria el Alto, San Juan de las Tunas, Guadalupe Xuncalab e Marcos E. Becerra.
All'interno dei megaprogetti che denunciano gli indigeni degli Altos del Chiapas, ci sono miniere, parchi eolici, strade, strutture tecnologiche, centrali idroelettriche. Inoltre aggiungono che "inoltre c'è l'inganno della cosiddetta Crociata Nazionale Contro la Fame che attraverso la distribuzione di cibo e case sono una trappola per le donne e gli uomini dei nostri villaggi e la sola cosa che generano è creare sempre più dipendenza e farci dividere all'interno delle nostre comunità".
In un comunicato le/gli ejidatari organizzati spiegano che tali programmi governativi "sono una modo dei grandi impresari per approfittarsi della povertà della gente e vendere le nostre terre alla Banca Mondiale ed alle multinazionali di Canada, Europa e Stati Uniti, cambiando le leggi a loro favore, come è stato per la riforma Agraria ed Energetica”.
“Ci dichiariamo contrari a tutte queste riforme per che portano inquinamento dell'acqua e dell'aria, la morte degli animali ed anche degli esseri umani", affermano gli agricoltori indigeni e rivolgono un appello "a tutt@ i compagni dei villaggi e dei quartieri ad organizzarsi nei modi che ritengono opportuni per difendere i nostri diritti di popoli e difendere la nostra terra e territorio”.
“Impariamo a lavorare la nostra terra. Difendiamo i nostri diritti. Non lasciamoci ingannare dai partiti politici”, esortano le contadine e i contadini. Nello stesso tempo esprimono la loro solidarietà con le comunità che stanno lottando contro la costruzione dell'Autostrada San Cristobal-Palenque, “vi diciamo che non siete soli, noi vigileremo su quanto potrebbe accadere”, sottolineano.





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