venerdì 8 febbraio 2013

Dichiarazione di solidarietà con i prigionieri e prigioniere in qualsiasi geografia

> Dall'incontro europeo in solidarietà con le compagne e i compagni
> zapatisti e con coloro che camminano e resistono in basso a sinistra.
> Parigi, 2 e 3 febbraio, 2013
>
> Alle compagne e ai compagni prigionieri in qualsiasi calendario e in
> qualsiasi geografia;
> Alle compagne e ai compagni prigionieri della Sesta;
> Alle compagne e ai compagni zapatisti;
> Alla Sesta;
> Ai popoli del Messico;
> Ai popoli del mondo;
>
> Ascoltiamo e ci da rabbia quando leggiamo:
> "Non sapevo cosa mi stava succedendo, ho pianto per la mia famiglia, per
> mia mamma."
> "Non saprei descrivere la paura che ho sentito". "Mi continuavano a
> gridare:
> Da qui non ti salverai. Da dove ti porteremo non uscirai"
> "Non muoverti. Se cerchi di fare qualcosa, morirai qui". Rosa piangeva,
> e chiedeva che non le facessero niente, che lei non aveva sequestrato
> nessuno.
> "Come posso dire qualcosa che non ho fatto", chiese Rosa.
> Rosa è stata condannata a 27 anni, 6 mesi e 17 giorni di prigione. Come
> migliaia di
> indigeni, Rosa non ha mai potuto beneficiare di un traduttore qualificato
> a conoscenza della
> lingua e dei costumi tsotsiles, non ha mai ricevuto assistenza medica per
> le
> torture subite. Non ha potuto recarsi al funerale di suo figlio Natanael
> morto
> per grave denutrizione. (Testimonianza di Rosa, l'unica donna dell'
> organizzazione dei solidali con la Voz del Amate)
>
> In qualsiasi calendario e in qualsiasi geografia, la prigione,
> l'internamento, l'estradizione, l'isolamento, i centri di detenzione, i
> centri di re-inserimento sociale – in qualsiasi modo vengano mascherati –
> nutrono e proteggono i quattro assi del capitalismo: Sfruttamento,
> Saccheggio, Repressione e Disprezzo.
> Resistere alla prigione vuol dire attaccare questa società capitalista che
> la produce. Qualsiasi critica contro questa società, che privilegia quelli
> di sopra che stabiliscono le leggi, non può omettere la questione
> dell'utilità e della funzione di queste istituzioni repressive.
> Le agende dei governi impauriti, premono per migliorare le politiche in
> materia di sicurezza nazionale e di controllo sociale e spendono millioni
> di euro nella costruzione di nuovi centri di prigionìa; la minaccia della
> prigione è la risposta che danno a tutt* quell* che rappresentano un
> pericolo per lo sviluppo capitalista. Non ci soprende che i primi
> destinatari dell'internamento sono i migranti, i precari, le
> lavoratrici-tori sessuali, i disoccupati, i lavoratori in lotta, i
> sindacalisti, i giovani dei quartieri dimenticati e perseguitati dalla
> polizia, gli indigeni, le occupazioni, gli squat, i centri sociali, i
> contadini o quelli che protestano e che criticano le leggi e le politiche
> repressive – come ad esempio il 1 di dicembre 2012 durante la presa di
> potere del nuovo presidente messicano Enrique Peña Nieto, dove la
> repressione ha causato più di 90 arresti e dove il nostro compagno Kuy è
> stato gravemente ferito, e si trova ora in lotta per la sopravvivenza;
> o come nel caso della ZAD, Zona da Difendere, a Notre Dame Des Landes in
> Francia, dove Cyril e "J" si trovano detenuti per la loro opposizione alla
> costruzione di un aeroporto in zone agricole;
> con solidarietà e complicità non dimentichiamo la persecuzione di tutti e
> tutte quelli che resistono in tutta Italia alla costruzione della linea ad
> alta velocità in Valle di Susa;
> non dimentichiamo neppure Marina e Alberto due dei cinque compagn*
> condannati, tuttora in carcere, per le proteste contro il G8 a Genova nel
> 2001, compagn* che pagano con l'incarceramento il libero esercizio della
> ribellione;
> o ancora come il caso di Marco Camenisch, incarcerato da 20 anni nelle
> carceri svizzere e italiane per il suo compromesso nella lotta contro
> l'energia nucleare e la devastazione ambientale.
> Ricordiamo pure i prigionieri rifugiati e in esilio del popolo basco e
> denunciamo il governo francese e spagnolo per l'accanimento sui detenuti e
> sulle loro famiglie. Non dimentichiamo neppure gli accusati del 4F,
> prigionieri e prigioniere nello Stato Spagnolo per un'aggressione che non
> hanno commesso. Così come tutt* i/le prigionier* e le prigioniere della
> guerra sociale e gli antifascisti greci perseguitati. Vogliamo inoltre
> ricordare la cooperazione tra gli Stati nell'estradare compagne e compagni
> militanti di qualsiasi geografia.
> Non dimentichiamo i/le compagn* che soffrono la persecuzione politica per
> il delitto di essere anarchici come i casi di Matt Durand, Kteeo Olejnik e
> Maddy Pfeiffer. Non dimentichiamo i detenut* della supposta guerra contro
> la droga, non solo negli Stati Uniti e in Messico , ma in tutto il mondo.
> Non possiamo neppure scordare il compagno Mumia Abu Jamal rinchiuso dal
> governo degli Stati Uniti da più di 30 anni.
> Non dimentichiamo neppure il caso emblematico dei prigionieri politici
> indigeni, come Leonard Peltier, membro del movimento indígeno americano
> (AIM) che ha compiuto il 6 febbraio 38 anni d'incarceramento negli Stati
> Uniti per il delitto d'aver lottato per i diritti del proprio popolo.
> Neppure dimentichiamo tutte e tutti i prigionieri e le prigioniere
> politiche mapuche, perseguitat* dal governo cileno, in una sistematica
> onda repressiva, tuttora in fase di recrudescenza. Ennesime vittime
> moderne di 520 anni di colonizzazione, come i compagni della Sesta
> detenuti in Messico.
> La ribellione non sarà mai un crimine e nonostante il mal governo applichi
> le sue leggi per perseguitare e distruggere quelli che lottano, così non
> deve essere e così non sarà.
> Per non dimenticare ogni prigioniero e prigioniera della guerra sociale,
> facciamo appello alla Sesta a solidarizzare e a partecipare alla giornata
> internazionale per i prigionieri e per le prigioniere politiche convocata
> per il 17 aprile del 2013. Giornata organizzata per ricordare la
> resistenza del popolo palestinese - i cui prigionieri non dimentichiamo –
> e in seguito ripresa dai compagni e le compagne dei popoli kurdo, basco,
> kanak, saharauis, campagna che si sta estendendo anche ai prigionieri e
> alle prigioniere politiche rivoluzionari di altre parti del mondo.
> Compagni e compagne, da qui, continuiamo a imparare e a lasciarci
> sorprendere dalle compagne e dai compagni zapatisti, dai loro pugni alzati
> al cielo, dal loro silenzio travolgente, dal mettersi a pensare per
> sentire la voglia di camminare, senza dimenticarci di nessuno durante il
> cammino, partendo e tornando insieme.
> Durante questo incontro ci siamo ascoltati, abbiamo condiviso i nostri
> dolori, la nostra rabbia e non perdiamo l'occasione per mandare un saluto
> ai compagni e alle compagne zapatiste; a Francisco Sántis López che ora si
> trova finalmente con i suoi compagn* e la sua famiglia; ai prigionieri e
> prigioniere: Juan Díaz López, Rosa López Díaz, Alfredo López Jímenez,
> Pedro López Jiménez, Juan López González, Juan Collazo Jiménez, Benjamín
> López Aguilar, Alejandro Díaz Sántiz, Antonio Estrada Estrada, Miguel
> Vásquez Deara, Miguel Demeza Jiménez, Enrique Gómez Hernández.
> Restiamo attenti alla risoluzione e alla revisione dei casi di Alberto
> Patishtan Gómez, Rosario Díaz Méndez e Álvaro Sebastián Ramírez, che a
> causa dell'arbitrarietà e dell'impunità si trovano ancora rinchiusi.
> Mandiamo un saluto al compagno Kuy, sperando in un miglioramento, e
> inviamo 3.000 pesos raccolti durante questo incontro, per qualsiasi cosa
> abbisogni.
> Salutiamo i prigionieri e le prigioniere della guerra sociale di qualsiasi
> geografia!
> Non siamo tutti, mancano i prigionieri e le prigioniere!
> Distruggiamo i muri delle prigioni!
>
> In solidarietà:
> CafeZ, Liegi, Belgio
> Caracol Zaragoza - Red de personas por la Autonomía zapatista, Stato
> spagnolo
> CAREA e.V., Germania
> CGT, Stato spagnolo
> Collectif de soutien aux luttes mexicaines, Nancy, Francia
> Comité de Solidaridad con los Pueblos de Chiapas en Lucha, Parigi, Francia
> Comité Ojo Alerta, Germania
> Gruppe B.A.S.T.A., Münster, Germania
> LA PIRATA formata da: Nomads, Nodo Solidale, Collettivo Zapatista Marisol,
> Lugano, Italia e Svizzera
> Les Trois Passants, Francia
> Mut Vitz 13, Francia
> Plataforma de solidaridad con México y Guatemala de Madrid, Stato spagnolo
> Plataforma Vasca de Solidaridad con Chiapas, Paese Basco
> Red Ya-Basta-Netz, Germania
> Secretariado internacional de la CNT, Francia
> UK Zapatista Solidarity Network, Regno Unito
> Unión sindical Solidaires, Francia
> Ya Basta! Milano, Italia



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