sabato 2 giugno 2012

Aggressioni paramilitari


La Jornada – Venerdì 1 giugno 2012
 
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis. 31 maggio. I rappresentanti delle comunità in resistenza che fanno parte dell'organizzazione Pueblos Unidos por la Defensa de la Energía Eléctrica (PUDEE), aderenti all'Altra Campagna nel municipio di Tila, Sabanilla, Tumbalá, Yajalón e Salto de Agua hanno denunciato aggressioni dei "i gruppi paramilitari di Paz y Justicia" che operano nella zona nord, in particolare nella comunità di Jolnopá Guadalupe (Tila), guidati da Efraín Encino Parcero, Roberto López Vázquez, Luciano Martínez Encino e Bernardo Encino García, oggi delegati ed attivisti del Partito Verde Ecologista del Messico, in alleanza col Partito Rivoluzionario Istituzionale, al quale prima appartenevano.
Riferiscono che il 7 maggio,  vicino alla casa del menzionato Encino Parcero, un trasformatore ed un cavo che fornisce l'energia elettrica sono brucati a causa di un incidente atmosferico. Da tre settimane siamo senza energia elettrica. Da quella data i nostri compagni in resistenza vengono minacciati e vessati da questi paramilitari. I nostri compagni si sono organizzati riparare il guasto. I paramilitari che non permettono che si facciano le riparazioni, hanno detto alla Commissione Federale dell'Elettricità (CFE) che siamo noi i responsabili, quando in realtà non c'è stato alcun responsabile. I tecnici della CEF sono solo venuti a vedere, ma non hanno eseguito riparazioni.
Il 25 maggio si è presentata una persona della CFE per tagliare il cavo passante di un membro della PUDEE, lasciandolo sul soffitto di una casa, e minacciando di lasciare senza luce i nostri compagni in resistenza e basi di appoggio dell'EZLN adducendo ordini del governo. 
La popolazione in resistenza accusa i paramilitari di Paz y Justicia che hanno agito sempre in questa comunità e nella zona nord in complicità con i malgoverni ed i partiti politici. La PUDEE ricorda che questi gruppi sono gli autori materiali ed intellettuali degli omicidi avvenuti nella zona bassa di Tila ed in altri municipi tra il 1995 e 1996, e particolarmente sono quelli che hanno compiuto l'attentato contro la carovana del vescovo Samuel Ruiz, mentre rientrava da una visita pastorale a Jolnopá Guadalupe.
Vengono inoltre accusati di avere diviso la comunità con uno scisma cattolico quando hanno realizzato il tempio di San Pedro sulla strada Tila-Limar. Fanno parte della contrainsurgencia creata dal malgoverni e tentano di impedire la costruzione dell'autonomia dei popoli. 
Denunciano che il leader Encino Parcero è commissario della comunità e condiziona le donne che ricevono gli aiuti del programma Oportunidades, mentre si prende gioco di quelli che si oppongono al pagamento dell'energia elettrica. Col proprio funzionario rurale, il gruppo opera congiuntamente con l'autorità municipale, statale e federale. 
PUDEE esige dalla CFE il ristabilimento del servizio e l'intervento delle autorità competenti per evitare scontri e che si violi la pace e l'armonia nella comunità. Chiedono il rispetto delle proprie garanzie come indigeni: Solo con l'autonomia dei nostri popoli possono tornare la pace e la tranquillità. http://www.jornada.unam.mx/2012/06/01/politica/022n1pol

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