lunedì 20 aprile 2009

Fw: Polizia arresta un altro zapatista

 

La Jornada – Lunedì 20 aprile 2009

 

Il CDHFBC critica lo sgombero degli indigeni che chiedevano la liberazione dei sei compagni arrestati

La polizia arresta un altro zapatista ad Agua Azul, anche lui con l'accusa di rapina

Si ignora dove si trovi Miguel Vázquez Moreno che era stato segnalato dalla Opddic

Hermann Bellinghausen, Inviato

 

 

San Cristóbal de las Casas, Chis., 19 aprile. Agenti della Polizia Statale Preventiva (PEP) sabato notte hanno arrestato un indigeno, base di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) all'incrocio di Agua Azul mentre transitava su un'auto con altre due persone. Miguel Vázquez Moreno, abitante della regione autonoma San José en Rebeldía, sarebbe stato accusato di "rapina" dagli agenti, secondo la versione dei suoi compagni rimasti in stato di fermo fino all'alba di oggi.

 

Si ignora ancora dove si trovi e la situazione giuridica di Vázquez Moreno, commerciante del luogo, che era stato segnalato da membri dell'organizzazione paramilitare Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) che lunedì 13 sono serviti da informatori della polizia per catturare, torturare e arrestare sei indigeni aderenti all'Altra Campagna, un parente di questi - della comunità confinante di Xanil - ed ora uno zapatista.

 

Le autorità ejidali di San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón, hanno denunciato che questo sabato Francisca Silvano Gómez e Julia Silvano sono stati inseguiti nella montagna e "hanno subito un tentativo di violenza da parte dei poliziotti".

 

Nello stesso tempo hanno ricordato l'aggressione di circa 800 agenti dell'Agenzia Federale di Investigazione (AFI) e poliziotti settoriali, PEP e Federale Preventiva, due ambulanze ed una pattuglia della Protezione Civile, il pomeriggio di venerdì 17, durante lo sgombero del blocco che gli ejidatari mantenevano per chiedere la liberazione dei detenuti. "Sono arrivati aggredendoci a calci. Poi si sono diretti alla cabina per il pagamento dell'ingressp dove hanno preso le radio, colpito la casa e poi sono arrivati i pick up della polizia con cui hanno abbattuto la casa che inoltre era piena di alimentiari. Si sono portati via zaini con vestiti, denaro ed altri oggetti".

 

L'autorità ejidale assicura che con queste azioni, "il governo vuole distruggere la nostra organizzazione che porta avanti una lotta degna e giusta, perché difendiamo il nostro territorio dai suoi piani neoliberali ed i nostri diritti come popoli indigeni".

 

Il blocco è stato installato mercoledì 15, perchè il 13 erano stati arrestati Jerónimo Gómez Saragos, Antonio Gómez Saragos, Miguel Demeza Jiménez, Sebastián Demeza Deara, Pedro Demeza Deara e Gerónimo Moreno Deara, aderenti all'Altra Campagna che si ono distinti per aver difeso i loro diritti territoriali. Il giorno 16 si erano raggruppati altri aderenti "per esigere la liberazione dei compagni, distribuire volantini ed esporre striscioni".

 

Da parte sua il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (CDHFBC) oggi comunica che "su informazione pubblica del governo dello stato si sa che l'operativo del giorno 17 era per sgomberare il blocco. Tuttavia, in maniera arbitraria sono entrati nell'ejido, hanno smantellato la cabina di controllo di entrata alle cascate di Agua Azul che gli ejidatari gestivano da vari mesi e l'hanno distrutta".

 

Personale del CDHFBC ha interpellato due responsabili dell'operativo: il vicedirettore della delegazione della PGR in Chiapas ed un agente del Pubblico Ministero Federale che hanno dichiarato che esiste un'indagine preliminare "per attacco alle vie di comunicazione". Gli avvocati hanno chiesto di ritirare l'indagine, poiché il blocco era stato rimosso. Per tutto sabato distaccamenti della PEP sono rimasti all'incrocio di Agua Azul, Xanil e Agua Clara, e ci sono stati sorvoli di elicottero.

 

Lo stesso giorno è stato fermato Alfredo Gómez Moreno, su segnalazione di Juan Carlos Jiménez Hernández, membro di Opddic che accompagnava gli agenti di polizia. Il CDHFBC sottolinea che "la relazione tra membri di Opddic, funzionari di pubblica sicurezza ed autorità di investigazione è un modello reiterato nella zona per accusare aderenti dell'Altra Campagna e membri dell'EZLN".

 

(Traduzione "Maribel" – Bergamo)



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