venerdì 4 gennaio 2008

Dichiarazione Contro il Trattato di Libero Commercio e laMigra

Martedì, 1 gennaio 2008, (Ventura, CA)

Dichiarazione Contro il Trattato di Libero Commercio e la Migra

Alle Comunità in Resistenza contro lo Sfruttamento e l'Oppressione
Alle Comunità in Lotta per la Dignità e l'Auto-Determinazione dei Popoli
Indigeni
A Tutte le Comunità del Mondo

Siamo il Fronte Contro le Retate della Contea di Ventura.
Siamo una rete di organizzazioni, collettivi e individui che si è formato
nel 2007 quando Unión del Barrio, una delle organizzazioni per la
Liberazione Messicana con più storia al nord della frontiera tra USA e
Messico, lanciò un appello per l'unità e la resistenza organizzata contro
l'aumento delle leggi razziste e il terrore provocato dalla Migra [termine
con cui viene indicata la polizia addetta ai controlli di frontiera o sui
migranti, come la Border Patrol] contro i migranti.

Oggi, Primo Gennaio 2008, il Trattato di Libero Commercio (TLC) entra nella
sua fase finale di realizzazione. Il TLC, sin dal suo inizio, fu progettato
per aiutare le Società Agricole e Industriali Statunitensi a prendere il
controllo dei mercati del Messico e a distruggere le piccole aziende
agricole e le industrie nazionali. Ciò ha provocato lo spostamento di
milioni di Raza [termine con cui si definiscono i migranti di lingua
spagnola, e in particolare i messicani, negli USA] senza lavoro verso le
città o verso quello che oggi sono gli Stati Uniti e il Canada.

Secondo quanto dicono gli analisti dell'Americas Policy Program
[http://americas.irc-online.org/], "ogni ora, il Messico importa prodotti
alimentari e agricoli dal valore di un milione e mezzo di dollari, quasi
tutti provenienti dagli Stati Uniti" mentre "nella stessa ora, 30
persone -uomini, donne e bambini- lasciano le proprie case nella campagna
messicana per intraprendere il viaggio più pericoloso delle loro vite - come
migranti verso gli Stati Uniti." (America's Policy Program
Congressional Briefing, "Standing Up to NAFTA").

Per i ricchi che stanno in alto queste sono buone notizie, ma per noi,
lavoratori poveri, questo indica più povertà, più repressione e più morte.
Per questo resistiamo. Lottiamo per il nostro lavoro, la nostra terra, la
nostra comunità e la nostra dignità.

Ogni anno più di 400 persone muoiono attraversando la frontiera tra USA e
Messico, una frontiera che ogni giorno è sempre più militarizzata. Ogni
giorno, centimetro dopo centimetro, questo Muro della Morte si allunga, e
ogni giorno vengono aggiunti più agenti ai ranghi della Migra, ingaggiati
per terrorizzare e inseguire i lavoratori come fossero animali da caccia.
Ogni giorno, un politico razzista o i suoi lacché, invocano nuove misure per
applicare le loro leggi oppressive contro i migranti, contro i lavoratori
che attraversano il Muro della Morte.

La Migra ha scatenato un'ondata di repressione contro i migranti, contro i
lavoratori, uomini, donne e bambini attraverso leggi e programmi come
Operation Gatekeeper, un progetto letale per i migranti costretti ad
attraversare la frontiera nel deserto. Un altro programma cruento per
reprimerci è Operation Endgame, il quale, entro il 2012, mira a deportare
dagli Stati Uniti 12 milioni di lavoratori senza documenti.

Il ciclo di paura e morte continua ed ora gli stessi contadini costretti ad
abbandonare le nostre terre in Chiapas, Guerrero, Oaxaca e in altri stati
sono qui nei barrios degli Stati Uniti, svegliandosi alle quattro di mattina
ogni giorno per andare a raccogliere gli stessi prodotti di campo che
vengono inviati in giro per il mondo, rendendo più ricchi quelli che stanno
sopra, mentre noi sul fondo diventiamo più poveri.

Così come i nostri fratelli e sorelle, gli Zapatisti, scesero dalla Selva
Lacandona del Chiapas nella vigilia del 1994 quando venne attuata la prima
fase del TLC, noi oggi, quattordici anni dopo, in questa vigilia del 2008,
in uno dei barrios Messicani più vecchi della California, il Barrio de La
Colonia, dichiariamo Ya Basta! Lanciamo un appello a tutti quelli che si
schierano con l'umanità ad unirsi a noi e a lottare per la giustizia e la
dignità.

Nei prossimi quattro mesi ci organizzeremo per la preparazione della nostra
Marcia Per la Dignità che avverrà nel Giorno Internazionale dei Lavoratori,
il primo Maggio 2008, nel parco La Colonia, qui nella città di Oxnard. Vi
aspettiamo qui, marciate con noi. Se non potete venire, organizzate una
Marcia Per La Dignità nella vostra comunità, o dovunque siate.

Ma non possiamo pensare di marciare solo quel giorno, né possiamo credere
che i politici risolveranno i nostri problemi, dobbiamo organizzarci. Come
hanno detto i nostri fratelli e sorelle Zapatisti nella Prima Dichiarazione
della Selva Lacandona, dobbiamo organizzarci e lottare per lavoro, terra,
casa, cibo, salute, educazione, indipendenza, libertà, democrazia, giustizia
e pace.

Siamo nella stessa lotta dei nostri fratelli e sorelle Chiapanechi, perché
siamo, come abbiamo detto chiaro e forte nelle Mega Marce del 2006 contro la
legge razzista HR-4437, Un Popolo Senza Frontiere!

Stop al TLC! Stop al Terrore della Migra!

El Pueblo Unido! Jamas Seras Vencido!

Frente Contra las Redadas del Condado de Ventura

Primo Gennaio 2008

Territorio del Popolo Indigeno Chumash


http://la.indymedia.org/news/2008/01/212207.php
http://detodos-paratodos.blogspot.com/2008/01/ventura-ca-declaracion-contra-el.html

(traduzione a cura di radio silvanetti)

Inviato dal mio telefono Huawei