martedì 11 ottobre 2011

La rivista on-line Desinformemonos compie due anni


La Jornada – Lunedì 10 ottobre 2011
Mónica Mateos-Vega
La rivista elettronico Desinformémonos compie due anni e conferma lo spirito che ha animato la sua nascita: dare voce agli indignati nel mondo.
"Non trattiamo né ci preoccupiamo dell'informazione di governi, deputati, presidenti municipali, né dell'informazione calata dall'alto. Qui non passa, a meno che si tratti di mettere in discussione determinati modi di governare, ma non è la cosa più importante, la cosa importante è come agiscono coloro che stanno in basso: che cosa fanno per le strade, come si sta trasformando la politica e come se ne stanno appropriando", spiega Gloria Muñoz, direttrice di questo progetto "di comunicazione autonoma, libera ed indipendente".
La giornalista dirige una squadra di comunicatori, "ma anche di persone dei movimenti sociali, persone dei villaggi, giovani dei quartieri e molte donne, che condividono con noi le loro storie di lotta, di resistenza, di sopravvivenza e di repressione", segnala nell'intervista.
Aggiunge che in due anni la rete dei collaboratori è aumentata (circa 100 persone), con le quali stiamo preparando il numero speciale dell'anniversario che includerà "sogni, attività, lotte, resistenze, illustrazioni, fotografie e video di ragazzi di Messico, Cile, Brasile, Honduras, Guatemala, Cuba, Hawai, Austria, Ucraina, Georgia, Siberia, Nigeria, Spagna, Argentina, Francia, Italia, Stati Uniti, Bolivia, Uruguay, Haiti e Turchia.
La cosa meravigliosa di questo è che tutto proviene da lavoro volontario, molto professionale, di persone che credono in questa trincea e che in qualche modo fa parte delle sue lotte. Sono stati due anni di apprendimento, durante i quali la componente più rilevante è stato l'attivismo".
Desinformémonos viene pubblicato in sei lingue e viene visitato mensilmente da persone di 125 paesi.
Muñoz, collaboratrice anche della Jornada, ritiene che "la società esige spazi di giornalismo che si occupino di quello che i grandi mezzi di comunicazione non affrontano, di quello che succede in basso, nei quartieri, nelle fabbriche, in campagna.
"Da due anni è in corso il progetto di un laboratorio di giornalismo per le lavoratrici del sesso, con le quali stiamo realizzando un libro di interviste realizzate da loro stesse. Stiamo inoltre facendo scambi tra le comunità.
"C'è un'esplosione di mezzi di comunicazione di cittadini, autonomi, liberi che  rispondono ai bisogni della loro realtà, della società in complesso. Sono la risposta a quello che offrono i grandi media".
La giornalista aggiunge che negli ultimi 12 mesi "Desinformémonos ha subito un colpo emotivo molto forte: la perdita di Matteo Dean, fondatore, giornalista, giovane, compagno, un uomo che ha dato molta vitalità al progetto. La sua dolorosa e repentina scomparsa ci ha portato a molte riflessioni, e parte del lavoro che si sta facendo per il secondo anniversario, e quello che verrà, è un omaggio a lui".
Contemporaneamente alla pubblicazione on-line, nelle prossime settimane, per la prima volta, la rivista sarà pubblicata su carta, e prossimamente avrà un'edizione propria in Brasile e Italia. Esiste anche una versione in PDF che si può scaricare e stampare.
Il numero di visitatori della pagina di Desinformémonos si aggira intorno ai 35 mila al mese, e molti dei suoi contenuti sono ripresi da altri siti web e blog, con cui si incrementano le visite.
!La nostra successiva tappa sarà il rafforzamento l'impegno che abbiamo acquisito in questi due anni: maggiore coinvolgimento con quello che succede nel mondo, incominciando con lo stampare la rivista e diventare una rivista quindicinale.
"E' sempre una scommessa lavorare senza risorse, ma ne vale la pena", conclude Muñoz, che dirige una squadra formata, nel suo nucleo, da Marcela Salas, Sergio Castro, Jaime Quintana, Amaranta Cornejo, Isabel Sanginés e Adazahira Chávez, oltre ad un gruppo solidale di traduttori in tutto il mondo.
 
Le celebrazioni per il secondo anniversario della rivista elettronica Desinformémonos partono questo martedì 11 ottobre con la tavola rotonda Etica giornalistica, alla quale partecipano Luis Villoro, Fernanda Navarro, Miguel Ángel Granados Chapa, Hermann Bellinghausen, un rappresentante del laboratorio di giornalismo dei lavoratori del sesso Aquiles Baeza, e Muñoz. L'appuntamento è alle 18:00 presso l'auditorium Ricardo Flores Magón della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Nazionale Autonoma del Messico.
I festeggiamenti proseguiranno il 22 ottobre con il Fandango de los Nadies, che si svolgerà nella Scuola Emiliano Zapata (Canacuate 12, angolo Cicalco, Santo Domingo, Coyoacán, dalle ore 12 alle 22), ed il 12 novembre con un concerto presso il Foro Alicia (avenida Cuauhtémoc 91-A, colonia Roma).

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