Di calendari e geografie I
I calendari secondo Don Durito de La Lacandona
Per quell@ che stanno in alto, il calendario è fatto di passato. Per mantenerlo lì, il Potere lo riempie di statue, ricorrenze, musei, omaggi, sfilate. Tutto con l'obiettivo di esorcizzare quel passato, ovvero, di mantenerlo nello spazio di quello che fu e non sarà più. Per quell@ che stanno in basso, il calendario è qualcosa a venire. Non è un mucchio di fogli sparsi dall'astio e la disperazione. È qualcosa per cui bisogna prepararsi. Nel calendario dell'alto si celebra, in quello del basso si costruisce. Nel calendario dell'alto si festeggia, in quello del basso si lotta. Nel calendario dell'alto si manipola la storia, in quello del basso si fa. Nel calendario dell'alto i premi comprano coscienze e parole, in quello del basso si tace. Nel calendario dell'alto la grigia mediocrità è regina e signora, in quello del basso si dipingono tutti i colori. Nel calendario dell'alto c'è solo disprezzo per quell@ in basso e credono di poterlo fare impunemente. Nel calendario del basso c'è rabbia contro quell@ in alto. Così sarà fino a che si scriverà un altro calendario come deve essere scritto, cioè, in basso. Agosto 2010 Messico http://revistarebeldia.org/revistas/numero73/05calendariosygeografiasI.pdf |
martedì 19 ottobre 2010
calendari secondo Don Durito de La Lacandona
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