Il saldo è di 1 morto e 15 feriti
Un centinaio di paramilitari ha compiuto un'aggressione con armi di alto calibro, maceti e pietre contro basi d'appoggio dell'EZLN nella comunità della Realidad. José Luis Solís López, che era stato maestro nella Escuelita Zapatista che nei mesi scorsi aveva visto alcune migliaia di persone giungere in Chiapas a conoscere l'esperienza delle comunità autonome, è stato ucciso. Sul suo corpo sono stati rinvenute ferite da macete e colpi di arma da fuoco, tra cui un colpo di grazia dietro la nuca.
Le comunità zapatiste sono abituate a vivere in un clima di guerra organizzato dai vari livelli di governo per debilitare la loro esperienza di autogoverno. Una delle strategie adottate negli ultimi anni è stata quella della ricostituzione dei gruppi paramilitari. Contadini di alcune organizzazioni sociali filogovernative e di partiti politici sono stati armati e finanziati, per essere usati per minacciare ed attaccare i civili dell'EZLN con l'intento di cacciali dalla terre occupate nel '94 e per indebolire il processo dell'autonomia. Una delle organizzazioni che si è concessa a questo sporco lavoro è stata la CIOAC-H, legata al partito PRD, che conta alcuni tra i suoi militanti proprio nella comunità della Realidad, una comunità che vede una presenza mista di famiglie zapatiste e filogovernative.
Da quello che si legge nel comunicato diffuso dalla Giunta di Buon Governo e nel resoconto del Centro per i diritti umani Frayba presente durante i fatti, si è trattato di un vero e proprio attacco pianificato. L'episodio è accaduto lo scorso 2 maggio, mentre all'interno del Caracol si stava svolgendo una riunione tra la Giunta di Buon Governo e dirigenti dell'organizzazione CIOAC-H riguardo ad una camionetta zapatista sequestrata alcuni mesi fa da membri di questa organizzazione nella stessa comunità della Realidad.
Nel frattempo all'interno della comunità erano presenti due gruppi armati di paramilitari, composti da militanti CIOAC-H e dei partiti PVEM e PAN. Hanno cominciato a danneggiare delle strutture, distruggendo completamente la clinica autonoma, due aule della scuola e tagliando la rete idrica che porta acqua al Caracol. Successivamente, uno dei due gruppi ha compiuto un'imoscata all'ingresso della comunità contro tre mezzi che stavano trasportando delle basi d'appoggio zapatiste dirette al Caracol per realizzare delle attività. Altri zapatisti che sono invece usciti dal Caracol in sostegno dei loro compagni aggrediti è stato attaccato dall'altro gruppo dei paramilitari, ed in questo caso si è consumato l'omicidio. Altre quindici persone sono state trasportate all'ospedale zapatista di San José del Rio, e tra di essi alcuni riportano ferite da armi da fuoco.
La Giunta di Buon Governo ha diffuso una denuncia pubblica dell'episodio, ed alla fine del comunicato dichiara che: "abbiamo deciso di passare il caso in mano del Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Libnerazione Nazionale, perché faccia un'investigazione e faccia giustizia".
Comunicato della Giunta di Buon Governo della Realidad (in spagnolo)
Resoconto del Centro per i diritti umani Frayba (in spagnolo)