La Jornada – Mercoledì 17 luglio 2013s
Hermann Bellinghausen.
Famiglie filo-zapatiste sfollate dal 4 dicembre 2011 della comunità tzeltal di Banavil, municipio di Tenejapa, Chiapas, hanno denunciato che, dopo avere vissuto da profughi per 1 anno e 7 mesi in condizioni precarie a in San Cristóbal de las Casas, il governo non le considera. La loro espulsione, dopo un attacco armato di priisti di questa e di altre comunità, ha comportato la sparizione del patriarca della famiglia López Girón, Alonso López Luna, e tutto indica che fu assassinato allora. In quell'occasione morì uno degli aggressori, Pedro Méndez López. In relazione al fatto, e con accuse false, Francisco Santiz López, base di appoggio dell'EZLN, è rimasto in carcere per un anno.
Chiediamo al governo di Manuel Velasco Coello ed al presidente Enrique Peña Nieto che risolvano al più presto possibile i nostri problemi; fino a quando ci ignoreranno?, hanno dichiarato gli indigeni sfollati.
Inoltre chiediamo giustizia, riguardo i responsabili della sparizione di nostro padre Alonso López Luna, e che ci dicano dove hanno nascosto i suoi resti. I responsabili sono liberi. Il pubblico ministero, Cristóbal Hernández López è loro complice, per questo non ha fatto giustizia, sostengono Lorenzo, Miguel, Petrona ed Amita López Girón. Infine chiedono che al compagno Alberto Patishtán Gómez sia liberato il prima possibile.
Quel 4 dicembre, una cinquantina di elementi del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) aggredirono con le armi quattro famiglie simpatizzanti dell'EZLN e li cacciarono dalle loro case e dal villaggio. Ci furono sei feriti. Inizialmente fu arrestato uno dei loro componenti, Lorenzo, oltretutto ferito da una pallottola, con l'accusa di lesioni aggravate. Poco dopo, Santiz López, base di appoggio dell'EZLN, fu arrestato benché non si trovasse sul posto al momento dei fatti, ma qualcuno doveva pagare la morte di Méndez López, perché tutto indica che questa sarebbe stata provocata dallo sparo dei suoi stessi compagni.
López Luna scomparve ma 20 giorni dopo, nell'ejido Mercedes, che confina con Banavil, fu trovato un braccio. La famiglia riconobbe una cicatrice che corrispondeva al padre. Poliziotti statali, il giudice municipale ed il Pubblico Ministero lasciarono passare molti giorni prima di recarsi sul luogo del ritrovamento e non trovarono più niente.
Per questi fatti, a gennaio del 2012 il Frayba denunciò: Le false accuse e la violenza generata dal gruppo di cacicchi del PRI degli ejidos Banavil, Mercedes e Santa Rosa, a Tenejapa, hanno provocato lo sgombero forzato di quattro famiglie simpatizzanti dell'EZLN e la morte di un membro del PRI.
L'organizzazione sottolineava allora le continue e sistematiche aggressioni contro le basi zapatiste ed i simpatizzanti dell'EZLN, e chiedeva al governo del Chiapas di trovare López Luna, fare luce sulla morte di Méndez López, misure cautelari per il ritorno degli sfollati, una vera investigazione dei fatti, e di disarmare il gruppo di cacicchi. Niente di tutto questo è avvenuto.
Le vessazioni contro i simpatizzanti zapatisti che si oppongono agli arbitri dei cacicchi risalgono al 2009: esproprio di terre, disboscamento illegale, riscossione di imposte senza fondamento, furti, aggressioni fisiche e negazione del diritto all'istruzione. Da allora le autorità non hanno nemmeno tentato di fare giustizia. http://www.jornada.unam.mx/2013/07/17/politica/017n1pol