mercoledì 24 luglio 2013

Fermate a Oventic basi di appoggio EZLN


La Jornada – Martedì 23 luglio 2013
Hermann Bellinghausen
Dei tre coloni tzotzil dell'ejido di Puebla (municipio di Chenalhó) Chiapas, arrestati arbitrariamente sabato da un gruppo di evangelici, due di loro risultarono essere basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN): Mariano Méndez Méndez e Luciano Méndez Hernández. Il terzo, Juan López Méndez, di confessione battista, è stato fermato per aver espresso il suo disaccordo per la cattura degli zapatisti.
Il Centro dei Diritti Umani Frayba ha potuto documentare che i tre sono feriti da percosse ricevute dagli evangelici, guidati dal commissario ejidale Agustín Cruz Gómez e da altri correligionari dell'ex sindaco priista Jacinto Arias Cruz, già condannato per la partecipazione nel massacro di Acteal e liberato recentemente dalla Suprema Corte di Giustizia della Nazione.
Il Frayba precisa che gli arrestati, "accusati falsamente dalle autorità dell'ejido di avvelenare l'acqua", sono stati portati verso le 0:30 del giorno 21 negli edifici della Procura Specializzata per la Giustizia Indigena, a San Cristóbal de Las Casas. Alle due del mattino sono stati rinchiusi nelle celle della Procura. 
Testimoni citati dal Frayba affermano che tutti presentano ferite da percosse e che Juan López Méndez, è stato fermato e picchiato solo per essere in disaccordo con le decisioni prese dalle autorità dell'ejido.
Il Frayba ha denunciato la Procura Indigena per ostruzione alla difesa dei diritti umani ed ha dichiarato che, visto il contesto di violenza, il suo personale domenica si è recato alla Procura, ma la pubblico ministero titolare della Sezione numero 4, Socorro Gómez Santiz, non ha permesso loro di verificare la situazione fisica e psicologica dei detenuti, dato che diversi testimoni confermano che sono feriti. 
Ciò nonostante, il commissario Agustín Cruz Gómez domenica stessa ha presentato al Pubblico Ministero le denunce contro i detenuti. Le autorità hanno permesso questo, malgrado l'accusatore sia anche l'esecutore del pestaggio. Tutto indica che sono stati adottate le abituali procedure in Chiapas per incolpare e punire indigeni innocenti. Di questi sono piene le prigioni dello stato, come ha denunciato Alberto Patishtán Gómez dalla sua cella.
Finalmente, questo lunedì gli avvocati sono riusciti a visitare i detenuti, ma il Pubblico Ministero ha impedito che si stimasse il loro stato fisico.
Secondo informazioni raccolte dal Frayba, la popolazione dell'ejido di Puebla si trova senza acqua, poiché le autorità hanno svuotato le cisterne che forniscono la comunità, situazione che sta colpendo gli abitanti e creando disagio. Il clima di provocazione è evidente, le autorità statali non hanno fatto niente per impedirlo e gli ispettori sanitari non hanno confermato la presenza di sostanze tossiche.
Secondo le testimonianze dei coloni, "durante gli arresti del 20 luglio, il commissario ejidale ha accusato la Società Civile Las Abejas di Acteal di dirigere e provocare la situazione di instabilità che si vive nell'ejido a causa della costruzione della nuova cappella. I principali accusati sono Macario Arias Gómez ed il catechista Francisco López Santiz. 
Il Frayba esprime estrema preoccupazione e chiede al governo federale, come a quello del Chiapas, di affrontare i problemi, rilasciare immediatamente Mariano Méndez Méndez e Luciano Méndez Hernández, basi zapatiste, e Juan López Méndez, e che sia fornita loro assistenza medica immediata.
Chiede inoltre che si garantisca l'integrità fisica e psicologica dei detenuti e dei membri di Las Abejas di Acteal, in particolare Macario Arias Gómez e Francisco López Santiz.
Il Frayba infine chiede, che il governo affronti la situazione di conflitto nell'ejido di Puebla attraverso il dialogo e che si dia priorità ad accordi tra le parti in conflitto.
Il pomeriggio di lunedì, come riferito dalla Colonia Puebla, il clima era molto teso. Sono stati riportati atti di ostilità contro i cattolici ed alcuni casi di isteria collettiva per la paura del presunto avvelenamento, cosa che acutizza le tensioni.
Al tramonto è giunta comunicazione che due membri dell'organizzazione Azione Sociale Samuel Ruiz (già Caritas Chiapas), il consigliere parrocchiale Pedro López Arias e Gilberto Pérez, che portavano provviste ed acqua alle famiglie aggredite, sono stati fermati a Puebla dai priisti ed alla chiusura della presente edizione del giornale non sono ancora stati liberati. http://www.jornada.unam.mx/2013/07/23/politica/015n1pol
 

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