domenica 10 marzo 2013

LORO E NOI VII - 6. La Resistenza (2/2)


La resistenza si sta facendo più o meno come la raccontiamo. A volte i compagni lavorano nella milpa o nella piantagione di caffè, o se hanno del bestiame a volte vendono un animale per avere un po' di soldi, siccome il malgoverno ci attacca con i suoi progetti di pavimenti di cemento, di case moderne e con altre cose così che i fratelli priisti, dei partiti e di altre comunità accettano.
E sembra che ormai loro si sono abituati ai soldi, stanno sempre più col governo perché arrivi con altri soldi ed altri progetti, come hanno spiegato alcuni compagni di La Garrucha, e così sta accadendo nel Caracol di Morelia. A volte a questi fratelli vendono i tetti di lamiera, cosa che fa parte di un progetto del governo, il governo pensa di migliorare il suo partito ma succede il contrario grazie al frutto del lavoro dei compagni in resistenza.
Per esempio, un foglio di lamiera in un negozio di ferramenta costa sui 180 pesos, ma arrivano a venderla a 100 pesos, 80 pesos; ed arrivano mattoni da costruzione che nelle ferramenta costano 5, 6 o 7 pesos, ma loro li vendono a 3 pesos, 2 pesos. Ed i compagni, noi, siccome siamo in resistenza, non siamo abituati a spendere il frutto del nostro lavoro, sono loro quelli che comprano, e forse un giorno vedrete in qualche nuovo insediamento della lamiera colorata, ma è venuta dal lavoro dei compagni. È questo che sta succedendo anche là.
Ma il governo si è accorto dove va a finire il suo progetto. Non sta beneficiano i partiti, i priisti, ma se ne stanno approfittando gli zapatisti, dove manda i materiali da costruzione c'è già il muratore. All'arrivo del materiale c'è già il muratore e lì gli zapatisti migliorano le loro case, e per questo sta cambiando modi, come hanno fatto in molte forme i malgoverni che si sono succeduti dal '94 ad oggi.
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Bene compas, spiegherò di nuovo la resistenza militare, come già spiegato dalla compagna. A me tocca raccontare quello che è successo nel 1999 nell'ejido Amador Hernández, municipio General Emiliano Zapata.
A quel tempo, un giorno 11 di agosto, sono arrivati i militari, e noi compagne e compagni ci siamo opposti all'arrivo dei militari. Volevano prendere la comunità ed occuparono una sala da ballo e le compagne li affrontarono; li cacciarono da quella comunità. Ma la cosa andò avanti, si fece un presidio. Al presidio parteciparono tutti quelli della zona, del Caracol La Realidad. In quella situazione di resistenza arrivarono anche quelli della società civile e tutta quella resistenza riuscì perché era tempo di chaquiste [piccolo insetto che punge anche attraverso gli indumenti – n.d.t.], tempo di fango, stagione di pioggia. Non siamo caduti nelle loro provocazioni, non ci siamo scontrati militarmente, ma li abbiamo affrontati pacificamente.
Al presidio si organizzavano dei balli, ballavamo davanti ai militari. E si tenevano cerimonie religiose, si svolgevano eventi dei compas, facevamo dimostrazione politica della lotta.
Cosa fecero i militari? Cominciarono a temere che li convincessimo perché stavamo faccia a faccia con loro, allora i comandi militari dell'esercito installarono degli altoparlati perché non sentissero le nostre parole e li fecero allontanare un poco.
Che cosa successe? I compagni al presidio, avendone sentito parlare, si inventarono di fare degli aeroplanini di carta che lanciavano ai soldati. È così che è nata la prima forza aerea dell'Esercito Zapatista ad Amador Hernández, ma è solo di carta.
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Tutto questo, compas, è successo in quella resistenza militare, li abbiamo affrontati a spintoni, compagni e compagne ed i militari su due file, e c'era un compa… un piccoletto, che quando i militari ci spingevano coi loro scudi e manganelli, il compa gli pestava i piedi e i militari anche lo calpestavano. Un soldato più grosso vide la scena e cominciò a ridere perché il compa e i soldati si pestavano i piedi a vicenda. Il soldato rideva ed il compa piccoletto gli dice: "che ti ridi piccoletto?", ma il soldato era grosso, era il compagno ad essere piccoletto.
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Questo è quello che ho visto e sto vedendo. Il risultato è lì. Non abbiamo mangiato tostadas per niente, e la tostada dà forza e saggezza. Si è fatto molto uso del collettivismo, perché parlo in questo modo, compagni? Scusate le parolacce, compagne, le abbiamo imparate dai compagni in ogni villaggio, in ogni municipio, per affrontare i dannati saldati che sono dentro i nostri luoghi e che ci perseguitano. Lì le compagne hanno imparato a difendersi, non so, con le bastonate li devono cacciare i soldati, l'hanno fatto con la forza, con le pietre o con le grida e con mentaderas [insulti]. Così si sono organizzate le compagne, io l'ho visto ed ho presente quando le compagne si convinsero ad affrontarli e dimostrarono che le compagne sono capaci di farlo.
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Anche le autorità hanno cominciato ad alternarsi ed accogliere le nostre necessità che presentiamo in municipio da ogni villaggio, ogni regione ed ogni centro. Così abbiamo lavorato e a poco a poco siamo progrediti. Po abbiamo avviato il progetto di salute ed educazione e, come ha detto la compagna, nel municipio abbiamo la clicnica "Compañera María Luisa" [nome di lotta di Dení Prieto Stock, caduta in combattimento il 14 febbraio 1974 a Nepantla, Stato del Messico, Messico] e nell'ejido San Jerónimo Tulijá la clinica "Compañera Murcia-Elisa Irina Sáenz Garza", una compagna che ha lottato ed è morta nel rancho El Chilar [nella Selva Lacandona, Chiapas, Messico, nel febbraio dl 1974], viviamo vicini a dove è morta, per questo la nostra clinica porta il suo nome.
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(Continua…)
In fede.
Dalle montagne del Sudest Messicano.
Subcomandante Insurgente Marcos
 
Messico, Marzo 2013
 
TOP SECRET. Addestramento della Forza Aerea Zapatista (FAZ) in qualche luogo delle montagne del Sudest Messicano. http://www.youtube.com/watch?v=BliFqcIgdqs&feature=player_embedded
Un'altra dimostrazione dell'animo guerriero inculcato a bambini e bambine nelle comunità indigene zapatiste in resistenza: leggendo "L'Ingegnoso Hidalgo Don Quijote de la Mancha", di un certo Miguel de Cervantes Saavedra, che deve essere un consulente militare straniero sovietico… non c'è più l'URSS? No gli dico, una dimostrazione in più che questi indigeni sono disperatamente pre-moderni: leggono i libri! Sicuro lo fanno perché sovversivi perché con Peña Nieto leggere libri è un reato. http://www.youtube.com/watch?v=zlQJTI1p47k&feature=player_embedded
Canto di dolore e rabbia di una madre Mapuche per la perdita del figlio assassinato dai carabinero in Chile. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=5MA-Dt6tDn8
Canzone per i Caracoles dell'EZLN, di Erick de Jesús. All'inixzo del video, le parole delle donne zapatiste. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=EYdSJVQP0ug
 

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