domenica 10 marzo 2013

LORO E NOI VII - 6. La Resistenza (1/2)



Marzo 2013
NOTA: I frammenti che seguono parlano della resistenza zap… un momento!… esiste una Forza Aera Zapatista?! Il sistema di salute zapatista è migliore di quello del malgoverno?! Durante questi quasi 20 anni, le comunità zapatiste hanno resistito con ingegno, creatività ed intelligenza proprie a tutte le variabili della controinsurrezione. La cosiddetta "Crociata"contro la Fame" dei capoccia priisti di turno, non fa altro che rieditare la fallace supposizione che ciò che gli indigeni chiedono è l'elemosina, e non Democrazia, Libertà e Giustizia. Questa campagna di controinsurrezione non arriva da sola, ma accompagnata da quella mediatica (la stessa che oggi in Venezuela ripropone la sua vocazione golpista contro un popolo che saprà tirar fuori la forza dal suo dolore), dalla complicità dell'insieme della classe politica (in quello che dovrebbe chiamarsi "Patto contro il Messico") e, chiaramente, una nuova escalation militare e di polizia: nei territori zapatisti si ringalluzziscono i gruppi paramilitari (col consenso del governo statale), le truppe federali aumentano i pattugliamenti provocatori "per localizzare la dirigenza zapatista", le agenzie di "intelligence" si riattivano, ed il sistema di giustizia ripropone la sua ridicolaggine (vedi il caso Cassez) e nega al professor Alberto Pathistán Gómez la libertà, condannandolo per essere indigeno nel Messico del secolo XXI. Ma il professore resiste, per non parlare delle comunità indigene zapatiste…
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Buongiorno compagni, buongiorno compagne. Il mio nome è Ana, della Giunta di Buon Governo attuale, della quarta generazione 2011-2014, del Caracol I di La Realidad. Vi parlerò un po' della resistenza ideologica, ve ne parleremo in due, io e il compagno. Vi parlerò dell'ideologia del malgoverno. Il malgoverno utilizza tutti i mezzi di comunicazione per controllare e disinformare il popolo, per esempio la televisione, la radio, le telenovelas, cellulari, giornali, riviste e perfino lo sport. Per televisione e radio trasmette molti spot commerciali per distrarre la gente, le telenovelas per incantare la gente e far credere che quello che succede in TV può succedere a tutti. Nell'ambito dell'educazione il sistema del malgoverno, ideologicamente, a quelli che non sono zapatisti li manipola affinché i loro figli vadano a scuola ogni giorno ben vestiti e ordinati, senza badare se imparano a leggere o scrivere, ma solo per mettersi in bella mostra. Fornisce loro anche borse di studio per avere un titolo di studio ma alla fine dei conti le uniche ad avvantaggiarsene sono le aziende che vendono tutti gli accessori per la scuola o quelle divise. Come resistiamo a tutti questi mali dell'ideologia del governo nel nostro Caracol? La nostra arma principale è l'educazione autonoma. Nel nostro Caracol ai promotori si insegna la vera storia che riguarda il popolo affinché sia trasmessa ai bambini e alle bambine, facendo conoscere anche le nostre richieste. Si è anche cominciato a fare corsi di politica ai nostri giovani affinché siano svegli e non cadano facilmente nell'ideologia del governo. Nelle comunità si stanno facendo anche dei corsi sulle tredici domande, i corsi sono tenuti da persone locali di ogni villaggio. Questo è quello che posso dirvi ed ora vi parlerà il compagno.
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C'è anche la questione dei programmi, dei progetti del governo. Il governo introduce dei progetti affinché i fratelli credano di ricavarci qualcosa e credano che questo è bene e si dimentichino dei loro lavori. Affinché i fratelli non dipendano più da loro stessi, ma siano dipendenti dal malgoverno.
Che cosa facciamo noi per opporci a queste cose? Ci organizziamo per svolgere lavori collettivi, come già hanno raccontato alcuni compas, nel villaggio, nella regione, nei municipi e perfino nella zona. Questi lavori soddisfano le nostre necessità ed è così che resistiamo per non cadere nella trappola dei progetti del malgoverno e per dipendere da noi stessi e non dal malgoverno.
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C'è un ospedale abbastanza grande in una comunità che si chiama Guadalupe Tepeyac e adesso se ne sta costruendo uno molto vicino, a mezz'ora, un'ora di strada, a La Realidad, un ospedale infantile. Ma che cosa succede, come funziona quell'ospedale a Guadalupe Tepeyac? Il governo lì ha fornito tutte le attrezzature, e arriva gente da ogni comunità, dai diversi municipi, e che cosa succede se devono fare degli ultrasuoni, per esempio, o un'analisi di laboratorio? I medici di lì sanno, perché è molto vicino, che noi abbiamo l'Ospedale-scuola "Los Sin Rostro de San Pedro" che si trova in una comunità molto vicina, e loro non possono fare determinate analisi in quell'ospedale di governo perché non hanno personale qualificato, ci sono le macchine ma non c'è il personale, allora loro visitano e poi li mandano al nostro ospedale, all'Ospedale-scuola zapatista. Si eseguono gli esami - pensate a che livello siamo arrivati, compagni - e chiaramente ci sono anche delle regole da seguire in questo ospedale che prevedono il versamento di una quota per chi viene da fuori per sottoporsi ad esami.
Quindi la gente si rende conto, si stupisce, che in un ospedale governativo non c'è quello che ci si aspetta, cioè la soluzione del suo problema, allora viene nel nostro ospedale a sottoporsi a visite ed esami di laboratorio. All'ospedale di Guadalupe c'è un tecnico di laboratorio, ma ci sono molte cose che questo tecnico non sa fare, allora lo mandano al nostro ospedale-scuola. Lì abbiamo un compagno qualificato che ha formato già molti altri compagni ed esegue diverse analisi. Ma non solo, il vantaggio che non c'è nell'ospedale ufficiale, dove si eseguono solo gli esami e basta e poi mandano il paziente da un altro dottore perché riceva assistenza, è che questo compagno dell'ospedale, quando gli arriva qualcuno mandato dai medici dell'ospedale di Guadalupe, gli fa gli esami e contemporaneamente gli dà la ricetta, la cura per la sua malattia, perché lui ha acquisito molta conoscenza in quel laboratorio.
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Per completare un po' quanto detto sulla città rurale [realizzata, con il plauso mediatico, dal governo di "sinistra" del corrotto Juan Sabines Guerrero], all'inizio si sono costruite le case. Secondo quello che ci raccontano i compagni, le costruzioni, cioè i materiali da costruzione, sono del tipo triplay, molto mingherlini, non come le tavole di legno che usiamo noi. Attualmente le costruzioni si gonfiano come palloncini quando c'è vento forte e quando è la stagione del caldo e della pioggia, perché i materiali con cui sono costruite le case sono già rovinati. È così. Lì, in quel municipio, sono andate a vivere per alcuni giorni delle famiglie, e secondo le notizie dei giornali, c'è una cucina che misura 3×3, ben piccola, una camera e una sala. Ma lì non si può fare niente perché come si fa in quello spazio ad accendere il fuoco? Non si può.
Attualmente non funzionano, le famiglie ci sono state per pochi giorni ma poi hanno dovuto tornare nella loro comunità. Alcune altre famiglie sono ancora lì ma vivono in cattive condizioni. Ci dicono che lì c'è una collina, e in cima dove ci sono le costruzioni hanno costruito un serbatoio per l'acqua che però non funziona, compagni, non stanno funzionando. Dicono che lì c'è una banca per investire denaro, non so se è una banca mondiale, statale, municipale, non so, ma non sta funzionando. Lì ci sono solo dei gusci vuoti e a pezzi. Non è come dicono una 'città rurale', un nome molto bello, in realtà lì non c'è niente. Per questo, come dicevano i compagni, perché credere nei progetti e cose così? Sono solo bugie.
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Come dicevano i compagni, è parte della guerra del nemico, per questo alcuni compagni di questa zona si sono lasciati convincere da quelle e sono andati lì, e non è perché hanno una vita più degna. In molti posti ci sono quelli che escono dall'organizzazione o quelli che stanno nei partiti, ma i compagni basi di appoggio hanno una vita migliore. Quello che dicono delle città rurali sono solo bugie.
Per far capire la manipolazione ideologica del malgoverno a Santiago El Pinar, alle donne avevano promesso di realizzare dei pollai per la vendita delle uova. Le galline da uova hanno bisogno di molto mangime, e fornirono molte galline che all'inizio fecero molte uova, ma il governo non procurò anche il canale di mercato attraverso cui venderle. Le galline facevano molte uova ma che fare? Non si poteva entrare in competizione con i grandi negozi alimentari dove si vendono le uova. Allora i fratelli ci hanno raccontato che si spartirono le uova, ma il governo non fornì più il mangime e le galline cominciarono a deperire e smettere di fare uova. Ed allora le donne dissero 'che cosa facciamo? Dobbiamo cooperare. Ma come facciamo se non ci sono più uova? Dove troviamo i soldi?'. Le galline morirono e quello che aveva detto il malgoverno non aveva dato risultati. Tutto questo è stato solo per mandare lì le telecamere a filmare la consegna delle galline, quanto era bello ecc. Ma nel giro di tre mesi tutto questo era finito.
Tra altre cose, come ha detto il compa che le case si gonfiano come rospi, c'è un altro problema. Le donne sono abituate a fare le tortillas sul fuoco, ma il pavimento è di legno, triplay, e non si può accendere un fuoco lì. Hanno fornito delle bombole di gas che però non sanno usare e che non durano neanche un mese, e così ci sono cumuli di bombole, c'è la stufa e non serve a niente. Nella nostra vita di contadini, indigeni, dietro la tua casetta c'è la verdura, la canna, ananas, banane, quello che c'è, com'è il nostro stile di vita, ma lì non c'è, c'è semplicemente una casa e punto. Non sanno cosa fare ma devono tornare a lavorare sul terreno che hanno lasciato, e questo comporta altre spese per andare e venire.
La politica del malgoverno è distruggere la vita in comune, la vita comunitaria, che tu abbandoni la tua terra o la venda, e così sei fregato. È una politica di ingiustizia, è creare altra miseria. Tutti i milioni che il malgoverno statale, municipale e federale riceve dall'ONU, che è l'Organizzazione delle Nazioni Unite, viene usato per organizzare chi provoca i problemi nelle comunità soprattutto contro di noi basi di appoggio.
È la continuazione della politica, quello di cui si parlava molto, adesso non vogliono più che se ne parli, sui media non compare più: è il Piano Puebla-Panama. Ora hanno trovato un altro nome perché il Piano Puebla-Panama è stato molto criticato, ma è la stessa cosa, hanno solo cambiato nome per continuare a portare l'individualismo nelle comunità, per distruggere quanto di comune ancora resta.
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segue

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