giovedì 23 ottobre 2008

Resoconto delle attività del Coordinamento Toscano

 

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Resoconto delle attività del Coordinamento Toscano in Sostegno alla Lotta Zapatista dall'autunno 2007 all'estate 2008.

 

Abbiamo ritenuto utile e doveroso stilare un resoconto, pur sommario, di come e verso dove ci siamo mossi nell'ultimo anno, tra dubbi, sbagli e a volte felici intuizioni.

Nell'ultimo anno le attività del Coordinamento Toscano si sono sviluppate attraverso due canali:

- informazione sulla situazione nei territori zapatisti, in relazione anche all'attuale crisi globale.

- raccolta di fondi da destinare a progetti a sostegno delle comunità zapatiste.

Riteniamo che l'informazione sull'esperienza zapatista sia uno strumento importante per raggiungere le persone su temi come l'autonomia e la difesa del territorio, pratiche necessarie per fronteggiare il presente anche nei nostri territori.

Inoltre, discutendo tra compagni e compagne, ci siamo resi conto che l'organizzare iniziative è un percorso per conoscere altre realtà e farci conoscere e, perché no, tessere nuove relazioni.

Quest'anno siamo stati in Chiapas due volte: a dicembre/gennaio e a luglio/agosto. In entrambe le circostanze abbiamo partecipato a "carovane" organizzate assieme all'Associazione Ya Basta. Durante i primi mesi del 2008 abbiamo aderito alla campagna europea "Los zapatistas no estan solos", realizzata per denunciare la "guerra" che lo Stato Messicano sta portando avanti contro le comunità zapatiste e manifestare la nostra solidarietà. Campagna europea che ci ha condotto in maggio ad Atene per partecipare all'assemblea dei collettivi europei che solidarizzano con la lotta zapatista. In quell'occasione ha iniziato a prendere forma la rete europea di tali collettivi e tutti e tutte insieme l'abbiamo chiamata "Europa Zapatista". In quei giorni è nata una "carovana europea" (che poi è stata anche messicana e internazionale) che ha visitato il Chiapas dal 29 luglio al 12 agosto.

Riteniamo che le carovane, oltre ad essere importanti per zapatisti e zapatiste che vedono arrivare uomini e donne da tutto il mondo e con loro il sostegno e la solidarietà, sono anche delle occasioni per noi di conoscere altri compagni e compagne, altre realtà italiane e di altri Paesi e strutturare nuove relazioni. Inoltre per tanti ragazzi e ragazze l'esperienza della carovana è anche uno strumento per avvicinarsi alle dinamiche di movimento e di attraversarlo più attivamente. Pensiamo davvero che le carovane (alle quali invitiamo tutti e tutte a partecipare) siano molto importanti, sia per zapatisti e zapatiste, sia per chi vi partecipa.

Da settembre a giugno abbiamo organizzato e/o partecipato a iniziative al Centro Sociale Intifada/Comunità in Resistenza di Empoli, nelle Università di Siena e Firenze, in librerie e circoli ARCI; siamo stati invitati dal Cineclub di Oristano e dal Centro Sociale Il Mulino di Lugano. Abbiamo ospitato due iniziative (Facoltà di Agraria di Firenze e C.S.A. Intifada) del "tour" europeo del Capise, ong di San Cristobal che si batte per il rispetto dei diritti umani in Chiapas. Occasioni queste nelle quali abbiamo raccontato le carovane passate, e presentato quelle future. Abbiamo presentato video (per citarne alcuni: "Costruir Autonomia", realizzato da Ya Basta; " l'Orto di Zapata" e "La vita delle donne in resistenza" dell'associazione messicana Pro-medios; "Un poquito de tanta verdad" sulla lotta di Oaxaca; "Toxi-tour", un documento, prodotto da Ya Basta Padova, sulle lotte dei contadini ecuadoriani contro le multinazionali petrolifere), raccontato il passato e il presente zapatista, organizzato un corso di spagnolo utilizzando come materiale didattico testi e canzoni zapatiste.

Nell'ultimo anno abbiamo visto nascere l'interesse e la partecipazione di realtà che prima non seguivano, o seguivano da lontano, l'esperienza zapatista. Gli Ultras Curva Sud di Montevarchi sono una di queste realtà. Durante la primavera scorsa hanno organizzato diverse iniziative (un pranzo sociale, un torneo di calcetto, una dance-hall reggae) in memoria di due compagni scomparsi. In tali occasioni hanno raccolto 3600 euro che hanno poi consegnato quest'estate al Caracol di Roberto Barrios. Tale contributo è stato destinato allo sviluppo del sistema educativo autonomo.

Sempre in Valdarno, abbiamo fatto da "ponte" tra il Comune di Bucine e il Caracol sopra citato. Ne è nato un Patto d'Amicizia. Da qui ha preso avvio il progetto a sostegno dell'educazione autonoma, che si è concretizzato dapprima con una donazione di 2000 euro (soldi raccolti grazie ad una cena al circolo ARCI di Mercatale V.no che ha visto la partecipazione, sia nella fase di promozione che in quella realizzativa, dell'Associazione Diversi/Uguali), e successivamente con il contributo degli Ultras montevarchini. Entrambi gli apporti economici sono stati utilizzati per attrezzare adeguatamente la scuola secondaria del Caracol di Roberto Barrios.

Prosegue anche il sostegno del Comune di Empoli allo sviluppo della biblioteca del Caracol di Oventik: nell'autunno dello scorso anno l'Amministrazione ha stanziato, su nostra richiesta, 2000 euro che sono stati poi consegnati nel dicembre successivo.

Sempre nell'empolese, a dicembre, prima di partire, abbiamo organizzato una cena al circolo ARCI di Fibbiana, nel comune di Montelupo, dove abbiamo raccolto 300 euro, consegnati anche questi alla biblioteca di Oventik; struttura a cui sono stati donati, in agosto, anche i 2000 euro raccolti dagli Ultras dell'Empoli, i Desperados, durante la festa di giugno in ricordo di un loro compagno deceduto.

Durante il viaggio estivo abbiamo visitato anche il Municipio Autonomo Zapatista di San Juan de la Libertad, Caracol di Oventik, "gemellato" dal 1999 con il Comune di Empoli. Ci hanno "accompagnato" 2000 euro che abbiamo consegnato al Consiglio Municipale. Straripante l'accoglienza regalataci da compagni e compagne zapatiste.

Ci interessa sottolineare le relazioni che abbiamo intessuto in quest'ultimo anno, con individui e collettivi, e che vogliamo coltivare e strutturare perché ne nasca un attraversarsi continuativo. Ci riferiamo in particolar modo agli Ultras del Montevarchi, ai Desperados di Empoli, ai ragazzi e le ragazze del Circolo di Fibbiana, ai Collettivi Universitari di Pisa, a Eleonora di Viareggio, a Sandro di Siena. E a tutti gli altri e le altre che abbiamo e ci hanno conosciuto.

E questo è quanto.

Saluti a tutti e a tutte.

 

 

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