sabato 20 ottobre 2007

Zapatisti e 64 famiglie di ejidatarios in disputa per le terre ad Ocosingo - La Jornada 20ott07



 
Zapatisti e 64 famiglie di ejidatarios in disputa per le terre ad Ocosingo - La Jornada 20ott07

– Sabato 20 ottobre 2007
 
- Basi di appoggio rifiutano l'intervento del governo
 
Zapatisti e 64 famiglie di ejidatarios si disputano un terreno ad Ocosingo
 
Elio Henríquez (Corrispondente)
 
San Cristóbal de Las Casas, Chis., 19 ottobre. Circa 64 famiglie di ejidatarios si disputano con basi dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) il podere Emiliano Zapata, nel municipio di Ocosingo, fatto che tiene in tensione questa comunità, come si rileva da una denuncia penale inoltrata all'autorità di giustizia. 
 
Il 13 ottobre 64 famiglie che possiedono documenti ufficiali che accreditano la proprietà di 308 ettari, sono entrate nel podere ed hanno costruito 64 capanne fisse. Martedì mattina, decine di indigeni basi di appoggio dell'EZLN si presume abbiano cacciato le famiglie e distrutto le capanne. 
 
Fonti del governo statale ricordano che nel 1994 gli abitanti di Chavarico Las Palmas, municipio di Ocosingo, chiesero terre alle autorità agrarie. Dopo poco du consegnato loto il podere Emiliano Zapata di 308 ettari.
 
Tuttavia, i beneficiari non poterono prendere possesso delle terre perché erano occupate dalle basi di appoggio zapatiste appartenenti al municipio autonomo di San Manuel, con sede nel municipio ufficiale di Ocosingo. 
 
Tredici anni dopo, gli ejidatarios sono entrati ed hanno costruito le 64 case, che poi sono state distrutte dalle basi zapatiste. Le famiglie cacciate sono poi tornate tre giorni dopo impadronendosi del podere, ma il giorno dopo sono state di nuovo cacciate. Ciovedì, i tzeltales sono entrati nuovamente nel terreno, dove erano ancora presenti il pomeriggio di questo venerdì. Gli zapatisti si sono ritirati e mantengono solo delle guardie. 
 
Funzionari della delegazione di governo con sede ad Ocosingo hanno cercato di parlare con le basi di appoggio, ma queste hanno chiesto loro di andarsene perché non vogliono avere niente a che fare col governo ma risolvere il conflitto tra loro stessi.
 
(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)

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