lunedì 15 novembre 2010

Zapatisti: paese in pericolo a causa del sistemacapitalista

 

La Jornada – Domenica 14 novembre 2010

Zapatisti: Il paese è in grave pericolo a causa del sistema capitalista

Hermann Bellinghausen. Inviato. San Salvador Atenco, Méx., 13 novembre. Durante l'Incontro Nazionale di Organizzazioni e Lotte dell'Altra Campagna, "i ribelli che sono qui e lottano per la dignità e contro il sistema capitalista ed il malgoverno dei partiti politici si riuniscono per dare voce alla loro presenza, la loro rabbia, la loro lotta ed i loro sogni", dichiarano nel loro pronunciamento le organizzazioni convocanti, il Movimento per la Giustizia del Barrio dell'Altra New York ed il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra (FPDT).

Inoltre hanno affermato che "qui non ci sono tutti quelli che fanno parte dell'Altra Campagna. Sappiamo che le proposte e le risoluzioni di questo incontro non rappresentano la voce di tutti. Pensiamo che quello che uscirà da qui sarà un ulteriore contributo alla costruzione, dal basso e a sinistra, dell'Altra Campagna".

Sostengono che oggi, il paese ed il mondo "sono in grave pericolo a causa del sistema capitalista e dei suoi servi del malgoverno che in Messico è composto dai partiti politici PRI, PAN e PRD". I padroni del potere e del denaro hanno deciso di devastare il poco che ci rimane a qualsiasi costo e non permettono a nessuno di intromettersi nei loro piani di distruzione e morte che loro chiamano progresso e modernità; hanno scatenato una guerra contro i nostri popoli per spogliarci del nostro territorio e delle risorse naturali".

Molta gente, aggiungono, "è stata cacciata dalle proprie comunità o ha dovuto emigrare in un altro paese per la repressione o l'estrema povertà nelle nostre comunità". Quelli che sono andati negli Stati Uniti "si scontrano con razzismo, sfruttamento, emarginazione quotidiana ed un'altra forma di sgombero nei loro quartieri e comunità". L'Altra Campagna, dicono, "è l'unica speranza che abbiamo noi popolo".

Si è poi svolta un'attività di testimonianza in cui i presenti hanno raccontato la loro esperienza di lotta, e successivamente un forum aperto sulle politiche di emarginazione contro donne, popoli indigeni, lesbiche, omosessuali e transessuali.

Durante l'inaugurazione di venerdì, Trinidad Ramírez, del FPDT, aveva detto agli aderenti dell'Altra Campagna accorsi in questa comunità ed agli stessi abitanti di Atenco: "Non perdoniamo quello che ha fatto il governo al nostro popolo, ed organizzarci è un modo per dire che non perdoniamo".

Ciò nonostante, ha segnalato, "ai nostri bambini non possiamo inculcare l'odio, ma certamente che sappiano chi è che reprime". Questo è il senso della ribellione atenquense. "Dobbiamo trovare il modo di andare avanti, con le nostre differenze, unirci come popolo messicano. Siano dell'Altra Campagna, del FPDT; dobbiamo unirci tutti e cercare alternative per risolvere i nostri problemi".

Alla presenza di gruppi indigeni dello stato del Messico, Oaxaca e del Distretto Federale, l'incontro ha incentrato i suoi lavori sulla discussione riguardo la costruzione delle autonomie, così come sulla repressione ed il paramilitarismo dello Stato messicano. Si è discusso del piano nazionale di lotta degli aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, dell'EZLN e della lotta per la liberazione dei prigionieri politici.

Ha sottolineato la presenza delle donne triquis del municipio autonomo di San Juan Copala che hanno subito una serie di aggressioni mortali e l'attacco contro la loro esperienza autonomista. "Il nostro municipio deve esistere, non importa dove", hanno detto. A loro volta, i comuneros otomíes di Santa Cruz Ayotuxco (Huixquilucan, stato del Messico) hanno raccontato la loro resistenza contro l'ostilità del governo di Enrique Peña Nieto per spogliarli delle loro terre ed imporre l'autostrada Naucalpan-Toluca, nonostante la sospensione riconosciuta ai comuneros da un giudice federale. 

I dibattiti che si concluderanno domenica, si incentrano sull'educazione autonoma, la difesa dell'acqua e la sovranità alimentare, ed i movimenti di difesa degli operai e dei lavoratori. http://www.jornada.unam.mx/2010/11/14/index.php?section=politica&article=010n1pol

(Traduzione "Maribel" - Bergamo)

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