I detenuti zapatisti chiedono un'analisi esaustiva dei loro casi Denunciano che i procedimenti contro di loro sono pieni di falsità e reati fabbricati. Hermann Bellinghausen Pubblicato: 08/09/2008 16:14 – La Jornada México, DF. I "prigionieri politici" de La Voz del Amate, aderenti all'Altra Campagna ed al Grupo Zapatista, tutti reclusi nel Cereso 14 di Affermano che in molte occasioni sono stati obbligati a confessare "con torture fisiche e psicologiche". Si tratta degli ultimi cinque "prigionieri politici" che restano a El Amate dopo sei mesi di proteste ed azioni pacifiche per chiedere la loro liberazione, compreso uno sciopero della fame durato più di un mese. Da marzo sono usciti di prigione circa 40 persone aderenti all'Altra Campagna dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) da quattro carceri Nel frattempo, dal "luogo di resistenza in cui cerchiamo la giustizia attraverso la verità", la Voz del Amate annuncia: "Continueremo a chiedere la libertà incondizionata e ad aggiungerci alle istanze di libertà di tutti i detenuti politici e detenute politiche I componenti della Voz del Amate che restano in carcere sono Alberto Patishtán Gómez, Marcelino Díaz González, José Pérez Pérez, Miguel Gómez Gómez e Antonio Gómez Díaz. (Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo) |
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