sabato 15 settembre 2007

Zapatisti sotto il fuoco della Oppdic - La Jornada 13set07

 

Giovedì 13 settembre 2007
 
Gli aggressori hanno vincoli con le truppe federali e gli abitanti di Nueva Palestina
 
Zapatisti della comunità 6 de Octubre, sotto il fuoco per proteggere i boschi e le terre
 
Hermann Bellinghausen
 
Dalla sua fondazione, la comunità zapatista 6 de Octubre ha subito saccheggi e minacce da parte degli abitanti di San Antonio Escobar, priisti e membri dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic). I boschi e le terre della comunità autonoma vengono continuamente danneggiati dai loro vicini che hanno vincoli diretti con le truppe federali ed anche con la comunità lacandona di Nueva Palestina, da dove sono venuti gli assassini dei contadini choles di Viejo Velasco, nel novembre del 2006. Tutto questo, nella parte nordovest dei Montes Azules.
 
La comunità 6 de Octubre, dentro la preziosa riserva della biosfera, è abitata dar 58 famiglie, appartiene al municipio autonomo Ricardo Flores Magón si trova relativamente vicina alla comunità zapatista La Culebra (che resta però fuori dei Montes Azules).
 
Abitanti ed autorità di San Antonio Escobar (anch'esso dentro la riserva) hanno realizzato diverse azioni distruttive nei territori del municipio autonomo. Non è una novità. Persone della comunità priista sono state accusate e sanzionate dal consiglio municipale autonomo, per il saccheggio di legname pregiato avvenuto nei Montes Azules, con permessi "legali" rilasciati da funzionari statali e federali. 
 
Secondo il rapporto Terra e Territorio (settembre 2007), "a differenza delle demarcazioni di terre recuperate dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) in altre zone, quelle realizzate dai caracoles di La Garrucha e La Realidad dentro i Montes Azules hanno lo scopo di proteggere gli alberi, la flora, le risorse naturali e biotiche". La loro attività agricola si realizza sotto questi criteri. Tuttavia, i membri di Opddic "hanno implementato un attacco frontale contro le basi di appoggio zapatiste di 6 de Octubre e contro la riserva della biosfera".
 
Nel 2007 Opddic ha distrutto 30 ettari di alberi di montagna
 
Nel corso di questo anno, quelli di Opddic hanno abbattuto 30 ettari di alberi di montagna. Le basi zapatiste di 6 de Octubre hanno informato di ciò le autorità del municipio autonomo, e queste la Giunta di Buon Governo (JBG). I responsabili sono stati denunciati, incluse le autorità dell'ejido  San Antonio Escobar, tra loro Abraham Peñate Gómez, Miguel Guzmán Silvano, Sebastián Pérez Cruz, Nicolás Gómez Sánchez e Antonio Pérez López, responsabili diretti del disboscamento della montagna, coordinati da José López Gómez e  Julio López Gómez.
 
I danni provocati da Opddic nella regione non "sono minori", secondo il documento in cui il Centro di Analisi Politica ed Investigazioni Sociali ed Economiche (Capise) ricorda che l'anno scorso queste stesse persone bruciarono grandi estensioni di montagna. Gli incendi dolosi furono circoscritti da centinaia di basi zapatiste mediante tagliafuoco ed altre misure. E non è la prima volta che succede.
 
Nei mesi recenti, le ostilità di Opddic "sono incrementate gradualmente e costantemente". Pretendono di "cambiare" i confini di terreni su centinaia di chilometri e tengono sotto controllo i "confini" imposti da loro, distruggendo a loro volta i precedenti. Il disboscamento di alberi ed altra flora dentro i Montes Azules aumenta. Bruciano quello che distruggono per preparare la terra. Seminano in quelle zone. Costruiscono abitazioni nelle vicinanze della laguna Ojos Azules. Rubano banane, mais e fagioli delle famiglie zapatiste di 6 de Octubre e fanno pressioni affinché sgomberino le loro terre.
 
Secondo il rapporto delle Brigadas de Observación de Tierra y Territorio coordinate dalla JBG di La Garrucha, i membri di Opddic di San Antonio Escobar si articolano con l'accampamento militare di Monte Líbano, installato dal 31 Battaglione di Fanteria dell'Esercito federale, così come con l'accampamento di Taniperla. In precedenza si coordinavano con la base di Cintalapa, alla periferia dei Montes Azules, la quale, "per quanto possa sembrare curioso", si è ritirata a maggio de questo anno, come l'accampamento militare di San Caralampio.
 
Questi abitanti priisti dei Montes Azules soni i "buoni" per i governi federale e statale. Funzionari agrari ed ambientali, così come poliziotti dello stato e del municipio ufficiale di Ocosingo, coprono le loro attività illecite, mentre in altri villaggi della zona si perseguono, sgomberano ed imprigionano le famiglie zapatiste.
 
(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)


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