giovedì 13 settembre 2007

In marcia da dicembre, piano del governo contro membri dell'EZLN

----- Original Message -----
marcia da dicembre, piano del governo contro membri dell'EZLN


> La Jornada - 12 settembre 2007
> Ne fanno parte almeno quattro segreterie, corporazioni poliziesche e
> perfino
> il Congresso
> In marcia da dicembre, piano del governo contro membri dell'EZLN
> Hermann Bellinghausen
>
> Secondo una relazione "di campo" elaborata da brigate indipendenti, a
> partire
> da dicembre si è dispiegata sulle terre recuperate dall'Esercito Zapatista
> di
> Liberazione Nazionale (EZLN) nel 1994 "una escalation di aggressioni e
> intimidazioni", puntellata in un "vertiginoso processo di sottrazione di
> terre", occultato da una presunta "disputa" per il controllo territoriale
> e
> dall'intenzione di praticare "sgomberi forzosi contro centinaia di
> famiglie
> zapatiste" in Chiapas.
>
> Il 25 marzo, la Commissione Sesta dell'EZLN rese pubblica la Campagna
> mondiale per la difesa delle terre e dei territori indigeni e contadini,
> autonomi, del Chiapas, del Messico e del mondo. Di fronte all'attuale
> panorama di repressione e spoliazione, i popoli zapatisti hanno
> implementato
> il programma Brigate di Osservazione Terra e Territorio (BOTT), insieme
> col
> Centro di Analisi Politica ed Investigazioni Sociali ed Economiche
> (CAPISE).
> Il piano consiste nel formare gruppi per "osservare, dialogare con
> autorità
> autonome e famiglie indigene minacciate nelle loro integrità, beni,
> autonomia, terre e territori".
>
> La modalità di lavoro è stata concordata tra le giunte di buon governo
> (JBG)
> e quel centro. "Una volta in campo, le BOTT sono coordinate dalle JBG e
> dalle
> autorità dei municipi autonomi. Le BOTT osservano e documentano le
> aggressioni e minacce che subiscono vari villaggi zapatisti". La strategia
> del governo con la formazione della "contra" e dello "sviluppo" di
> progetti
> previsti dentro territori indigeni, secondo la relazione Terra e
> territorio
> (CAPISE, settembre 2007), sono "attestati, operati ed occultati" da parte
> delle segreterie della Riforma Agraria, della Difesa Nazionale, delle
> Comunicazioni e Trasporti, e del Governo; dalla Procura Agraria; dalla
> Sicurezza Pubblica federale, statale e municipale e dal Congresso
> dell'Unione.
>
> "La strategia si denuncia da sola", visto che parla di "una difesa della
> riserva della biosfera dei Montes Azules". Ma non solo: l'EZLN e la
> costruzione della sua autonomia tradotta in libera determinazione come
> popoli
> indigeni sono "fattori determinanti nella strategia per il controllo
> politico, sociale ed economico del suo territorio".
>
> Il rapporto spiega che "la sfida nazionale" della Sesta dichiarazione
> della
> selva Lacandona non è un tema trascurato dalle autorità. In distinti
> momenti "il governo federale ha mostrato astuzia, goffaggine e brutalità
> contro i movimenti sociali; ma d'altra parte la brutalità poliziesca e
> militare incomincia a permeare il paese, in particolare contro persone ed
> organizzazioni aderenti alla Sesta dichiarazione ed all'altra campagna,
> membri dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) e diverse
> organizzazioni sociali e civili che osano contravvenire i lineamenti dello
> Stato".
>
> Come è normale che in Chiapas famiglie o membri di organizzazioni sociali
> "si
> autodenomino basi di appoggio zapatiste anche se non lo sono, con la
> finalità
> di non restare scoperti", con gli aderenti all'altra campagna
> succede "qualcosa di simile". Questo dà l'idea del "graduale impatto che
> implica la sfida dell'EZLN e dei suoi popoli", malgrado il boicottaggio
> mediatico sia "spaventoso".
>
> Questa prima relazione deriva da un lavoro collettivo tra le JBG, i
> consigli
> comunali autonomi, i popoli zapatisti, i brigatisti ed il CAPISE intorno
> al
> caracol di La Garrucha che comprende gran parte della selva tzeltal
> all'interno del municipio ufficiale di Ocosingo e raggruppa i municipi
> autonomo Francisco Gómez, San Manuel, Francisco Villa e Ricardo Flores
> Magón.
>
> Nel trascorrere degli anni si sono registrati, in diversi modi, ostilità,
> intimidazioni e minacce contro le popolazioni indigene. "Dal 1994 ad oggi,
> per lo Stato messicano il nemico continua ad essere interno: l'EZLN, col
> suo
> progetto, quello che fa e quello che rappresenta, sono temi di sicurezza
> nazionale" - sostiene il CAPISE.
>
> Dopo il lancio della Sesta ed i giri della Commissione Sesta dell'EZLN per
> il
> territorio nazionale, "lo Stato ha implementato una brutale offensiva
> contro
> i popoli zapatisti, le loro autorità ed il progetto di libera
> determinazione
> dei popoli indigeni dentro la demarcazione territoriale compresa dai
> caracol
> e dai municipi autonomi". Da dicembre ad oggi, "la recrudescenza di
> ostilità
> verso i popoli zapatisti è allarmante". L'investigazione delle BOTT
> documenta
> questo "brutale attacco" contro i popoli zapatisti.
>
> (tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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