giovedì 1 novembre 2012

Fw: [Ezln-it] Amnesty International a favore di Alberto Patishtan

 

La Jornada – Mercoledì 31 ottobre 2012
Hermann Bellinghausen
Secondo una nota della prima sezione della Corte Suprema di Giustizia della Nazione, è stata "protocollata" una lettera di Amnesty International (AI) in favore di Alberto Patishtán Gómez, che fino ad ora non è stata diffusa pubblicamente, ha comunicato Leonel Rivero, avvocato del professore tzotzil condannato a 60 anni di prigione per crimini mai commessi, dei quali ne ha scontati 12.
Patishtán Gómez, membro della Voz del Amate nel carcere di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, è convalescente in un ospedale di Tuxtla Guitérrez dal 18 ottobre scorso, dopo un intervento chirurgico eseguito a Città del Messico per un tumore cranico. "L'operazione gli ha permesso di recuperare la vista. Come ha detto lui stesso, "E' tornata la luce, non completamente, ma al 70%; posso leggere e scrivere' ", informa il collettivo Ik, che segue il caso. 
Tuttavia, Alberto non dovrebbe essere più ricoverato, perché ha ricevuto il foglio di dimissioni dal suo medico nell'Istituto Nazionale di Neurologia e Neurochirurgia (INNN), e così il neurologo dell'ospedale Isstech-Vida Mejor nella capitale chiapanecaa.
I gruppi solidali con Patishtán sostengono che la prigione non è un luogo adeguato per il suo recupero. "Sono necessarie persone di sua fiducia che lo curino; egli stesso ha chiesto alle autorità carcerarie di portarlo 'dai miei amici a San Cristóbal, poiché sono loro che mi hanno curato' ". il Suo prossimo appuntamento all'INNN è alla fine di novembre. 
Da parte sua, Rosario Díaz Méndez, membro della Voz del Amate ed aderente all'Altra Campagna dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), recluso nella prigione di San Cristóbal, ha denunciato che la soluzione del suo caso è stata nuovamente rimandata dal tribunale di Simojovel, che doveva risolverlo la settimana scorsa.
Riferisce che il giudice Isabella Álvarez Ramos, del tribunale misto di Simojovel de Allende, ha cambiato un'altra volta la data dell'udienza al 7 novembre. Ignoro le loro intenzioni, perché le autorità sanno perfettamente che non ho commesso omicidio; io stesso ho provato la mia innocenza, perché la persona presuntamente offesa, Rogelio Gómez García, ha chiesto la mia libertà. Anche i testimoni a carico hanno segnalato che sono innocente dell'assalto e omicidio a Huitiupán, nel 2005.
Chiede al giudice di dettare la sentenza in favore della sua libertà immediata, ed al governo di Juan Sabines Guerrero che dia istruzioni affinché si compia il suo diritto alla giustizia. 
Nel frattempo, collettivi solidali con le comunità zapatiste in India, Colombia e Inghilterra hanno chiesto ai governi di Felipe Calderón e Juan Sabines Guerrero la liberazione di Francisco Sántiz López, base di appoggio dell'EZLN ed originario di Tenejapa.
Dallo scorso 4 dicembre, Sántiz López è ingiustamente imprigionato con accuse false di avere diretto uno scontro a Banavil, Tenejapa. Benché vari testimoni abbiano dichiarato a favore della sua innocenza, le autorità incaricate di applicare la giustizia si rifiutano di prendere in considerazione queste testimonianze chiave. I testimone confermano che l'accusato non era presente sul luogo dei fatti. La giunta di buon governo del caracol di Oventic ed il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas hanno denunciato l'impunità di cui godono i veri responsabili dell'assassinio e delle aggressioni successe aBanavil. http://www.jornada.unam.mx/2012/10/31/politica/016n1pol


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