giovedì 8 marzo 2018

Fwd: [Ezln-it] Juan Villoro: Proibito votare per un'indigena

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 07/mar/2018 09:46
Oggetto: [Ezln-it] Juan Villoro: Proibito votare per un'indigena
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> PROIBITOVOTARE PER UN'INDIGENA
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> María de Jesús Patricio non ha ottenutola registrazione come candidata indipendente alle elezioni per la presidenza delMessico. Tuttavia, la causa a favore delle minoranze e contro la discriminazionecontinuerà con l'obiettivo di cambiare il paese.
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> Articolo di Juan Villoro, tratto e tradottodal New York Times https://www.nytimes.com/es/2018/02/24/opinion-villoro-marichuy/
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> CITTÀ DEL MESSICO – Il 14febbraio un furgone attraversava il deserto di Vizcaíno a Sud della Bassa California.Erano le 15.30 del pomeriggio, dopo pranzo, faceva un caldo terribile sull'AutostradaFederale 1 che non ha curve e intorpidisce pericolosamente. Tutto pareva cospirarea favore del rischio, ma la carovana non poteva fermarsi.
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> Nell'ottobre del 2017, l'indigenaMaría de Jesús Patricio, conosciuta come Marichuy, ha iniziato la sua campagna perdiventare candidata indipendente alla presidenza, sostenuta dal Consiglio Indigenodi Governo. Per quattro mesi ha visitato gli angoli più diversi del paese per ascoltaresessanta gruppi etnici che non sono rappresentati nella politica messicana. Si pensaspesso che gli indigeni rappresentino un blocco monolitico, con costumi e credenzeidentiche; in realtà, si tratta di un mosaico multiculturale che risponde a realtàe progetti diversi. Per ottenere la candidatura, Marichuy doveva prima realizzarequalcosa di ben più complicato: unire le comunità in obiettivi comuni.
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> Giovedì 14 procedevanelle stesse condizioni precarie che l'hanno accompagnata ovunque. Se i politiciviaggiano su aerei e furgoni blindati, Marichuy affrontava viaggi estenuanti e siaddentrava in regioni inospitali (il 20 gennaio l'auto della stampa che l'accompagnavaèstata aggredita in Michoacan da una banda appartenente alla criminalità organizzata).A cinque giorni dalla scadenza del termine per la registrazione come candidata indipendente,la portavoce faceva proselitismo in una delle regioni meno popolate del paese. Nonscommetteva sul pragmatismo elettorale, ma sulla vicinanza con i più isolati.
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> Sotto il denso sole pomeridiano,il veicolo è uscito di strada e si è rovesciato sulla terra in cui crescono glihuizaches. Nell'incidente èmorta Eloísa Vega Castro, della rete di supporto per le popolazioni indigene.Diversi membri dell'equipaggio sono rimasti feriti e Marichuy si è rotta un braccioe ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico. Sono trascorse circa dodiciore prima che i feriti arrivassero all'ospedale Juan María de Salvatierra, a LaPaz.
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> Il 15 febbraio, la candidata indigenaha monopolizzato le prime pagine di tutti i giornali. L'impatto della morte ha ricevutol'attenzione che non era stata prestata alle sue idee.
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> L'assenza è presente
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> La storia di María de Jesús PatricioMartínez è scritta come una serie di rotture. Nata nella regione Nahuatl di Tuxpan,Jalisco, 54 anni fa, Marichuy ha lavorato la terra fin da bambina in condizionida sfruttamento medievale. All'età di 12 anni, ha esortato suo padre a protestare.Ricevettero più mais, ma l'anno seguente furono lasciati senza terra.
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> Suo padre spese i pochi soldi a disposizionenell'alcol e la madre l

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