venerdì 5 agosto 2016

L’ARTE CHE NON SI VEDE E NON SI SENTE

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 05/ago/2016 12:40
Oggetto: [Ezln-it] Moises: L'ARTE CHE NON SI VEDE E NON SI SENTE
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> L'ARTE CHE NONSI VEDE E NON SI SENTE
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> (Nota: i seguenti sono gli appunti del Subcomandante Insurgente Moisésper le parole di chiusura della partecipazione zapatista nel CompArte, nelcaracol di Oventik, il passato 29 luglio 2016. Il rischio di pioggia e lapremura del tempo non hanno permesso che il compagno sviluppasse di più alcunipunti e ha fatto sì che ne lasciasse in sospeso altri. Qui sotto si presenta laversione che originariamente sarebbe stata, per sua voce, la nostra parolazapatista).
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> ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONENAZIONALE
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> MESSICO
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> 29 luglio 2016
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> Artisti del Messico e del mondo:
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> Compagni della Sexta Nazionale e Internazionale:
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> Sorelle, fratelli e sorelli:
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> Per noi zapatiste e zapatisti l'arte si studia creando molteimmaginazioni, leggendo nello sguardo, studiando nell'ascolto, praticando.
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>  
> Mettendo in pratica, cioè facendolo, si arriverà a vedere il risultatodella scienza e l'arte dell'immaginazione, della creatività.
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> Ci sono una scienza e un'arte che sono necessarie nell'immediato, dicome immaginare per farlo.
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>  
> Ci sono una scienza e un'arte che possono essere di medio periodo.
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> E ci sono una scienza e un'arte di lungo periodo che si migliorerannoman mano nell'arco del tempo.
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> Per esempio: cosa fare su come dovrà essere un mondo nuovo. Questorichiede entrare in profondità nella scienza e nell'arte dell�

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