martedì 13 settembre 2016

Fwd: [Ezln-it] EZLN: Una casa, altri mondi. Invito a “CompArte y ConCiencias por la Humanidad”

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 13/set/2016 13:49
Oggetto: [Ezln-it] EZLN: Una casa, altri mondi. Invito a "CompArte y ConCiencias por la Humanidad"
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Una casa, altrimondi.
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> Luglio-agosto-settembre2016A chi di dovere:
>
> Oggetto: Invito a "CompArte y ConCiencias por la Humanidad".
>
> Sì, lo sappiamo. Giornie notti in cui l'amarezza sembra essere l'unico orizzonte. Passi trascinati peril dolore, la rabbia, l'indignazione; inciampando ogni tanto negli impertinentisguardi del cinismo e della delusione; la stupidità intronizzata in ruoli digoverno e sondaggi; la simulazione come forma di vita; la mitomania cometattica e strategia; la frivolezza come cultura, arte, scienza; il dosatodisprezzo verso il diverso ("il male non è che esista l'altro, ma che simostri"); la rassegnazione a prezzo di saldo nel mercato politico ("ècosì, resta solo da scegliere non più per il meno peggio, ma per il menoscandaloso"). Sì, difficile, sempre più difficile. Come se la notte siprotraesse. Come se il giorno posticipasse il suo passo fino a che no, nessuno,niente, vuoto il cammino. Come se non ci fosse respiro. Il mostro che spia daogni angolo, campi e strade.
>
> E nonostante tuttoquesto, o esattamente per tutto questo, vi mandiamo questo invito.
>
> Sì, sembra che noncapiti a caso o cosa, ma noi, zapatiste, zapatisti, vi invitiamo a partecipareal festival CompArte y ConCiencias por la Humanidad".Quindi, a rispetto delle formalità, dobbiamo inviarvi un invito. Qualcosa cheindichi un calendario ed una geografia, perché voi avete una vostra propriastrada, un vostro passo, una vostra compagnia, un vostro destino. E non èneppure il caso di aggiungere difficoltà a quelle che già dovete affrontare.Dunque, in un invito si dovrebbero indicare il dove e il quando.
>
> Ma voi sapete bene comesiamo. Quale è il nostro modo. Quindi, la domanda che, pensiamo, deverispondere ad un invito, non è tanto il luogo e la data. Bensì il perché. Forseè per questo che questo invito non rispetta le formalità del caso e vi giungein un momento inopportuno, o dopo o prima. Ma non importa, deciderete voi.
>
> Per questo, questoinvito è molto altro, e come parte essenziale contiene questa piccola storia:
>
> UNA CASA, ALTRI MONDI.
>
> Più che una storia,potrebbe essere una leggenda. Cioè, non c'è modo di confermare la veridicità diquanto qui narrato. In parte perché non si specificano né calendari négeografie, ovvero, sarebbe potuto essere in qualunque luogo ed in una voltaindefiniti; ed anche perché il presunto non-protagonista di questa narrazione èmorto, defunto, sepolto, andato. Se fosse vivo, basterebbe chiedergli seeffettivamente disse quello che qui si dice avesse detto. Certo, è moltoprobabile che, esperto nel divagare, si sarebbe dilungato nella descrizione diquel calendario impreciso.
>
> Dunque, non abbiamo ladata precisa, ma per dovere di calendario vi diremo solo che saranno ormaiall'incirca più di due decenni fa. La geografia? Le montagne del sudestmessicano.

sabato 3 settembre 2016

Fwd: [Ezln-it] CNI e EZLN: Convocazione V Congresso Nazionale Indigeno

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 03/set/2016 14:48
Oggetto: [Ezln-it] CNI e EZLN: Convocazione V Congresso Nazionale Indigeno
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> CONVOCAZIONE DEL QUINTO CONGRESSO NAZIONALEINDIGENO
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> Considerando che:
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> 1.     Nel mese di ottobre del presente annoil Congresso Nazionale Indigeno, spazio di unità, riflessione ed organizzazionedei popoli indigeni del Messico, compie 20 anni di lavoro ininterrotto a promuoverela ricostituzione integrale dei nostri popoli e la costruzione di una società nellaquale ci stiano tutte le culture, tutti i colori, tutti i popoli che formano ilMessico.
>
> 2.     Durante tutti questi anni e con più forzaa partire dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona emessa dall'Esercito Zapatistadi Liberazione Nazionale, abbiamo forgiato una parola ed un agire che ha contribuitoalle lotte di resistenza e ribellione in tutta la geografia nazionale e che nonsolo manteniamo la nostra decisione di continuare ad esistere, ma la onoriamo conla forza del nostro pugno alzato, la onoriamo tessendo accordi profondi e collettiviche si riflettono nell'attenzione alla terra, alle nostre lingue, alle tradizioni,ai nostri governi collettivi di molteplici nomi e forme; tutti questi che conservanoal loro interno la fiamma dell'autonomia che non cessa di illuminare il cuore collettivodelle comunità, quartieri, nazioni e tribù che siamo; accordi profondi che si realizzanogiorno per giorno facendo sì che da ognuno di essi emergano territori complessiche insieme costituiscono la nostra autonomia e libera determinazione.
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> 3.     Mentre noi tessiamo la vita, il capitalismodisegna e configura i "suoi" propri territori di morte sopra i nostri,in tutti gli angoli del nostro dolente Messico. Sulle nostre terre ci sono presuntiterritori minerari, attività dei cartelli della criminalità organizzata, dell'agroindustria,territori di partiti politici, di urbanizzazione, e programmi di conservazione tuttiimposti sulle nostre terre e in nessuno di loro, non importa quale nome sia datodal sistema o dai suoi malgoverni ubbidienti, ci stanno i popoli indigeni.
>
> 4.     I capitalisti in maniera sanguinariahanno iniziato ed ingrandito giorno dopo giorno una guerra di conquista per impadronirsidi quello che è stato sempre nostro ed in questa costante guerra di sterminio sipresentano con tutte le loro maschere: quella dell'impresario, del politico, delpoliziotto, del militare o del sicario, a seconda del caso. E come sempre, dallanostra parte ci sono i morti, i desaparecidos, gli imprigionati, i territori saccheggiatio distrutti e la persecuzione contro qualunque speranza collettiva, autonoma e ribelle.
>
> 5.     Di fronte all'offensiva capitalista controi nostri popoli abbiamo resistito, dalla devastazione abbiamo sognato e costruitonuovi mondi, dal lutto per i nostri compagni assassinati i popoli hanno ricreatonuove forme di resistenze e ribellione che ci permettano di fermare in maniera urgentequesta devastazione, percorrendo l'unica strada possibile per quelli che stannoin basso e a sinistra, costruendo ed esercitando la giustizia negata dai potentiche dicono di governarci.
>
> 6.     È urgente ritrovarci in queste nostrefiamme di resistenza, autonomia e ribellione che brillano in ognuno dei popoli originariche tessono nuovi mondi dal basso, da dove nasce l'amore e l'impegno

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