venerdì 30 novembre 2007

VENERDI 7 a Fibbiana (Montelupo Fiorentino) CENA DI SOLIDARIETA' CON LE COMUNITA' INDIGENE ZAPATISTE


Coordinamento Toscano in sostegno alla Lotta Zapatista e
Circolo Arci di Fibbiana


organizzano

CENA DI SOLIDARIETA' CON LE COMUNITA' INDIGENE ZAPATISTE DEL CHIAPAS

VENERDI 7 DICEMBRE DALLE ORE 20:30
presso la Casa del Popolo di Fibbiana (Montelupo Fiorentino)



In sostegno al processo verso l'autonomia e l'autogoverno delle comunità indigene zapatiste.
In sostegno agli uomini, le donne, gli anziani e i giovani che da 14 anni lottano in Basso e a Sinistra, per la dignità e contro il neoliberismo. 

IL RICAVATO DELLA SERATA ANDRA' A SOSTENERE IL SISTEMA EDUCATIVO AUTONOMO DEL CARACOL DI OVENTIK, NEL PROGETTO DELLA BIBLIOTECA DI OVENTIK.

Sarà allestita una piccola esposizione di artigianato indigeno del Chiapas e del Guatemala e di Cooperative Zapatiste

COSTO: 15 Euro

prenotazioni e informazioni: 
3460064288 Daniel
3394857948 Daniel
3389299778 Alejandra

lunedì 26 novembre 2007

Denuncia di nuove aggressioni da parte di OPDDIC

 

JBG " Corazón del Arcoiris de la Esperanza", denuncia di una nuova aggressione da parte di OPDDIC

 

Caracol 4 "Torbellino de nuestras palabras"

25 novembre 2007

 

All'Opinione Pubblica Nazionale ed Internazionale

Agli Altri Mezzi di Comunicazione Alternativi, Nazionali ed Internazionali

Alle Organizzazioni Indipendenti dei Diritti Umani

Ai Compagni della Sesta e dell'Altra Campagna del nostro paese Messico e del Mondo

 

La Giunta di Buon Governo" Corazón del Arcoiris de la Esperanza ", denuncia energicamente questi nuovi fatti di violenza e minaccia da parte dell'organizzazione paramilitare OPDDIC, Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini, avvenuti nei giorni scorsi.

1. Il giorno 24 novembre dell'anno in corso alle 11 del mattino un gruppo di 80 persone, appartenenti all'Organizzazione OPDDIC è penetrato con violenza nel nuovo centro abitato Bolón Ajaw, Región la Montagna, del Municipio Autonomo Ribelle Olga Isabel, portando armi, machete e bastoni. 20 persone avevano pistole calibro 22 e 38, altre 6 con fucili ed il resto con bastoni e machete sono arrivati sul posto trovando donne e bambini, e bambine, ed un compagno promotore di salute di nome Manuel Hernández. Non c'erano altri compagni perché erano andati a lavorare nei campi, tranne questo compagno. In quel momento hanno preso il compagno Manuel Hernández e nonostante fosse malato, lo hanno brutalmente picchiato con calci e bastoni su tutto il corpo lasciandolo privo di conoscenza, dicendo poi di andarsene immediatamente da quel posto col suo gruppo, perché altrimenti sarebbero tutti morti. Dopo aver compiuto tale vergognosa e vile brutalità, se ne sono andati.

2. Lo stesso giorno 24, alle ore 8 di sera, nell'ejido di Agua Azul, Municipio ufficiale Tumbalá, il bambino Miguel Pérez Álvaro di 8 anni, figlio di un compagno base di appoggio zapatista, è uscito di casa a prendere acqua, a 40 metri circa da casa, dove c'era buona luce, quando è stato sorpreso da quattro persone di OPDDIC (le stesse che continuano a persguitare a Bolon Ajaw) di nome Florentino Silvano Pérez, Alejandro Gómez Hernández Marcos López Silvano e Miguel Hernández López, le quali hanno afferrato il bimbo torcendogli i polsi di entrambe le mani, tanto da farlo gridare per il dolore, e quando il bambino ha gridato, l'hanno lasciato e sono fuggite.  

Davanti a questi fatti di vile brutalità, di tanto sfacciata ingiustizia, di completa impunità da parte di chi si dice essere Governo dello stato di diritto, e della mancanza di applicazione della legge, la Giunta di Buon Governo di questo caracol chiede la completa applicazione della giustizia e la punizione immediata delle persone responsabili di questi atti vergognosi:

Jeremías López Hernández
Salomón Moreno Estrada
Adolfo Moreno Estrada
Alberto Urbina López
Jerónimo Urbina López
Floretino Silvano Pérez
Alejandro Gómez Hernández
Marcos López Silvano
Miguel Hernández López

Che in maniera tanto cinica hanno cercato, non per la prima volta, di perseguitare, violare e privare della vita i nostri compagni che, in cambio, non hanno fatto altro che lottare e resistere anche per questi che, pur essendo indegni, sono nostri fratelli di razza e colore.  

Per questo diciamo al malgoverno ORA BASTA! all'impunità, alla violazione dei diritti umani e dei diritti costituzionali.   

BASTA! usare i nostri fratelli indigeni e contadini che a causa della miseria subiscono l'ingiustizia e la paramilitarizzazione, ed usando loro, il malgoverno massacra la gente povera ed i lavoratori.  

PER LA PACE, PER LA GIUSTIZIA E PER L'UMANITÀ!

 

Distintamente

Giunta di Buon Governo
Corazón del Arcoris de la Esperanza
Caracol 4
Morelia, Chiapas, Messico

 

(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)

sabato 24 novembre 2007

Offensiva di Oppdic contro gli zapatisti - La Jornada23nov07

 

La Jornada – Venerdì 23 novembre 2007

I priisti minacciano con spari in aria, bastoni e machete

Aumenta l'offensiva di Opddic contro gli zapatisti

Hermann Bellinghausen (Inviato)

 

San Cristóbal de las Casas, Chis., 22 novembre. Nei giorni scorsi, uomini armati, membri dell'organizzazione priista Organizzazione per la Difesa dei Popoli Indigeni e Contadini (Opddic), hanno aggredito le basi di appoggio zapatiste della comunità Bolom Ajaw, oltre a lanciare minacce di morte contro gli autonomi. Almeno in un'occasione i priisti hanno sparato in aria e minacciato con bastoni e machete. L'aggressione più recente risale a lunedì scorso.

La giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, nel caracol di Morelia, ha denunciato che quel giorno circa 19 membri di Opddic, otto armati ed il resto con machete e bastoni, hanno affrontato una trentina di contadini zapatisti nella loro comunità, Bolom Ajaw, nella regione di Montagna del municipio autonoma Olga Isabel   (ai confini con il municipio ufficiale di Tumbalá). Secondo la giunta, quelli di Opdicc operano con ricetrasmittenti portatili e macchine fotografiche.

Sebbene siano costanti le aggressioni contro gli zapatisti da parte di membri di Opddic, in maggioranza abitanti della comunità Agua Azul (vicino allo stabilimento balneare che ha lo stesso nome), le cose sono peggiorate lo scorso giorno 13, quando quelli di Opddic hanno invaso il campo coltivato di Bolom Ajaw, pretendendo di coltivarlo loro. Con armi calibro .38 e .22 hanno sparato in aria, minacciando con che "avevano buone armi" ed hanno avvisato così le basi di appoggio zapatiste: "Se non ve ne andate da questo i vostri corpi saranno fatti a pezzi gettati nel fiume". Gli zapatisti hanno proseguito a seminare il mais, ma sono stati minacciati con i machete, e per non cadere nella provocazione si sono dispersi". Sulla strada di ritorno molti sono stati intercettati da altri membri di Opddic "in stato di ebbrezza".

Il giorno 16 nello spaccio autonomo di San José, non lontano, sulla strada Ocosingo-Palenque, è arrivato un messaggio: "Avvertiamo quelli dell'EZLN de Bolom Ajaw di andarsene quanto prima, perché domani, o nella notte, arriverà l'Esercito". Da un'auto Urvan della società Las Brisas, alcune persone hanno consegnato questo messaggio a Juan García López, di Opddic, e lui l'ha portato allo spaccio.

Il giorno 17 si è presentato a Bolom Ajaw un gruppo della Opddic, composto sa Salomón Moreno Estrada, Jerónimo Urbina López, Manuel Hernández López e José Alberto Gabina López, insieme a Juan Hernández Nava, il quale ha detto di essere della Commissione Nazionale per le Aree Protette. Presumibilmente "indagava" sulla "voce" secondo cui Bolom Ajaw "era stata abbandonato dai suoi abitanti". Ha insistito nell'interrogare gli zapatisti al riguardo, senza dire però da dove aveva preso questa falsa informazione. Gli zapatisti si sono raggruppati e la "comitiva" si è ritirata.

Poi c'è stata l'aggressione di lunedì 19. La JBG "condanna queste azioni del braccio destro paramilitare del malgoverno federale e statale" e ritiene responsabile il governo "di quello che potrà accadere a Bolom Ajaw, sulle rive del fiume Agua Azul".

 

(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)

mercoledì 21 novembre 2007

Nuovo attacco contro basi dell'EZLN - La Jornada 21nov07


La Jornada – Mercoledì 21 novembre 2007

Denunciato nuovo attacco contro basi dell'EZLN

ELIO HENRÍQUEZ

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 20 novembre . Istituzioni dei governi federale e statale, "in articolazione" con l'Esercito e la polizia locale, "operano una strategia di contrainsurgencia contro le basi di appoggio zapatistee le sue autorità autonome, concedendo titoli agrari a diverse organizzazioni indigene", hanno affermato membri della carovana di osservazione dell' altra campagna. 

Dopo un giro di tre giorni per diverse comunità, hanno dichiarato che i municipi autonomi zapatisti affrontano una "strategia coordinata di sottrazione di terre e vessazioni, alla quale partecipano organizzazioni politiche a volte vincolate ai paramilitari".

Sostengono che la "sottrazione 'legale' di terre ed i nuovi decreti di esproprio svelano una flagrante e sistematica strategia di contrainsurgencia rivolta contro i popoli zapatisti", e di conseguenza la situazione in cui questi vivono si aggrava in maniera allarmante".  

Nel secondo forum realizzato a Jojutla, Morelos, le organizzazioni aderenti all'altra campagna ed alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona avevano deciso di effettuare un giro tra le comunità autonome del Chiapas allo scopo di verificare le denunce sul nuovo "attacco".

Divisa in quattro brigate, la carovana – composta da 40 persone del Distrito Federal e degli stati di México, Morelos, Puebla, San Luis Potosí, Michoacán e Chiapas, tra altri – ha visitato le località di quattro caracoles zapatisti dal 17 al 20 novembre.

Il risultato delle visite è stato diffuso oggi in un documento che è stato letto da Eugenia Gutiérrez, delle settore donne dell' altra campagna, insieme ai rappresentanti di altri raggruppamenti. In questo si afferma che in tutti i casi che hanno potuto documentare, si è rilevato che "la strategia governativa segue un modello che combina, tra altre cose, l'invasione di terre, minacce di morte e vessazione".

 

(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)

sabato 17 novembre 2007

Chiapas: dietro il passamontagna


MERCOLEDI’ 21 NOVEMBRE
ORE 11.30

c/o "Borgo Alegre" – bottega di commercio equo e solidale
Via de’ Serragli 88R - Firenze

CONFERENZA STAMPA

per la presentazione delle serate



Chiapas: dietro il passamontagna

GIOVEDI’ 22 NOVEMBRE
ORE 20.30
SPAZIO UNO – Via del Sole N.10 - FIRENZE


VENERDI’ 23 NOVEMBRE
ORE 21
CSA INTIFADA – Via xxv aprile PONTE A ELSA- EMPOLI



Uniche tappe toscane del tour italiano di presentazione di video documentari autoprodotti da Promedios e dalle comunitá zapatiste del Chiapas (Messico).


Dietro ogni passamontagna zapatista ci sono occhi attenti che scrutano il mondo dentro e fuori il Chiapas.

Promedios è un’organizzazione non governativa con base a San Cristobal de las Casas, la città messicana più vicina alle comunità autonome in resistenza, nate dopo la sollevazione degli indigeni del Sud-Est messicano avvenuta nel 1994. Attraverso il suo personale, composto anche da volontari, Promedios forma gli indigeni all’uso delle nuove tecnologie, come il computer, la fotocamera e la videocamera digitali.

Grazie a questo impegno, inizito nel 1998, Promedios e le comunitá indigene in resistenza hanno prodotto oltre venti video documentari che verranno presentati in questo tour.


Francisco Esau Vazquez Mota, fondatore messicano di Promedios sarà impegnato a novembre in un "tour", che partrendo da Ferrara il 13 novembre, toccherá numerose cittá italiane, grazie anche ad una rete di organizzazioni che hanno collaborato alla realizzazione degli eventi locali.


Francisco Esau Vazquez Mota racconterà in modo diretto l’esperienza condotta, per aprire, anche nella nostra comunità, un dibattito sulla situazione dei movimenti sociali in Messico.

Purtroppo, è impossibile far viaggiare uno dei comunicadores, ovvero gli indigeni formati dal progetto. Per motivi di sicurezza le comunità zapatiste hanno deciso che non è opportuno far uscire i loro membri perché correrebbero il rischio di essere arrestati dal governo messicano, nonostante l’accordo di pace firmato da entrambe le parti nel 1995.


"Completare il circuito della comunicazione è per noi fondamentale – ha spiegato Francisco – il nostro principio ispiratore è che le comunità arrivino a potersi autorappresentare. Proporre alla cittadinanza i lavori realizzati è fondamentale per dare loro un senso".

Durante la sua permanenza in Italia Francisco presenterà i videodocumentari realizzati in varie comunità dagli stessi indigeni, assieme a videomakers indipendenti, per raccontare il loro punto di vista ed aiutare a comprendere, in modo più diretto, l’attuale situazione messicana.


"Per sette anni i governi messicani di destra hanno coltivato l’immagine del ritorno della pace in Chiapas – ha raccontato Francisco - hanno fatto credere che le comunità che si erano ribellate avessero raggiunto benessere e prosperità. Adesso, però, gli indigeni ci raccontano la loro vera storia, quella che i mezzi di comunicazione di massa hanno taciuto o distorto. La pace non è stata raggiunta e le comunità continuano a resistere al governo ed a costruire la propria autonomia".






Calendario del tour di presentazione di Promedios in Italia:

Novembre

13 Ferrara - Facoltà di Giurispudenza, 0re 10.30

14 Migliaro -Ristorante "Il cammello" ore 20.30

15 Ferrara-Circolo Arci Bolognesi, ore 21.30

17 Bergamo- Paci Paciana

18 Rho-Fornace

19 Milano-Torchiera

22 Firenze-Cinema Spazio Uno, ore 20.30

23 Empoli- Csa Intifada, ore 21

24 Pescara - Auditorium Petruzzi c/o Museo delle genti d’Abruzzo.

25 Roma-Ex lavanderia

27-28 Napoli- Cinema Modernissimo, ore 20

30 Palermo-Università, ore 16




l tour é promosso da:

Promedios Italia; Associazione Arci per i diritti umani Oltre Confine; Tavolo Chiapas dell’Assessorato allo Sviluppo e Cooperazione della Provincia di Ferrara, Comune di Migliaro, Comune di Portomaggiore.


Organizzatori dell’evento di Firenze

Coop. Zenzero
Cordinamento toscano di sostegno alla lotta zapatista

Csa Intifada, Empoli


Per informazioni sulla serata di Firenze

Coop. Zenzero
Via de’ Serragli 88r – Firenze
tel. 055.2658299
info@zenzerocooperativa.it


Per informazioni sulla serata di Empoli


Csa Intifada, Empoli

via xxv aprile ponte a elsa Empoli

tel/fax0571931021

INTIFADA@ECN.ORG

www.ecn.org/intifada


Cordinamento toscano di sostegno alla lotta zapatista

http://dignidad-rebelde.blogspot.com/

venerdì 16 novembre 2007

Zapatisti inviano aiuti agli alluvionati del Tabasco


> La Jornada - 15 novembre 2007
> Zapatisti inviano aiuti agli alluvionati del Tabasco
> Ángeles Mariscal e Luis A. Boffil Gómez - corrispondenti
>
> Indigeni dei municipi autonomi zapatisti El Campesino e Benito Juárez, nella
> zona nord del Chiapas, hanno inviato aiuti umanitari agli alluvionati del
> Tabasco: dei sacchi di mais e fagioli. In un comunicato spiegano che le basi
> d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale dei villaggi
> Patastal, Corosil Viejo e Barrio Corosil hanno fatto una colletta come atto
> di solidarietá.
>
> Con una lettera per gli alluvionati, gli zapatisti incoraggiano i tabasqueñi
> a mantenere un atteggiamento positivo. Intanto, i profughi rifugiatisi in
> Yucatán hanno affermato: "non ritorneremo in Tabasco, non vogliamo ripetere
> l'esperienza di rimanere senza casa, affamati e in pericolo costante" - ha
> detto Joel Segura, membro di una delle tante famiglie che ricevono appoggio
> in rifugi dello Yucatán.
>
> Ad oggi, più di mille alluvionati tabasqueñi sono ospitati in territorio
> yucateco, dove almeno hanno un tetto, da mangiare e protezione nei rifugi
> predisposti dal governo statale. Hanno nostalgia della loro terra, ma non
> vogliono ritornare.
>
> (tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
>

mercoledì 14 novembre 2007

BOLLETTINO DELL'APPO

> BOLLETTINO DELL'ASSEMBLEA POPOLARE DEI POPOLI DI OAXACA
>
> L'ASSEMBLEA POPOLARE DEI POPOLI DI OAXACA (APPO) rende noti al popolo di
> Oaxaca gli accordi della recente assemblea plenaria della APPO, tenutasi
> l'11 novembre 2007 nell'hotel del magistero. Tale assemblea conferma gli
> accordi della scorsa assemblea plenaria del 28 ottobre e del 3 novembre,
> gli
> accordi della prima e della seconda assemblea statale tenutasi in data 10
> e
> 11 febbraio e 1 e 2 giugno e il congresso costitutivo della APPO, con
> l'obiettivo di promuovere la riorganizzazione del nostro movimento
> sociale,
> dal basso e con tutti; pertanto quest'assemblea:
>
> Conferma la richiesta irrinunciabile dell'uscita del fascista e tiranno
> Ulises Ruiz da Oaxaca e la sua condanna in quanto responsabile della morte
> di 26 compagni e compagne, scomparse forzate, torture, detenzioni illegali
> e
> la sua chiara complicità con i grandi capitali per saccheggiare la
> ricchezza
> della terra oaxaqueña.
> Conferma la realizzazione della TERZA ASSEMBLEA STATALE dell'APPO con
> l'obiettivo di riorganizzare e rafforzare il movimento oaxaqueño, che avrà
> luogo in data 17 e 18 novembre 2007 presso l'auditorio dell'HOTEL DEL
> MAGISTERO a partire dalle 10:00 di mattina e nella quale tutto il popolo
> parteciperà all'analisi, al dibattito e alle DECISIONI.
> Riconosce che l'unica via per conquistare la vera liberazione dei nostri
> prigionieri e procesados è il rafforzamento del movimento popolare
> oaxaqueño
> organizzato dalla APPO.
> Sul piano elettorale, conferma gli accordi presi dall'Assemblea Statale
> del
> 10 e 11 febbraio e invita tutti quei compagni che vedono un'alternativa
> nella lotta elettorale a manifestarsi a nome della propria organizzazione
> e
> non dell'assemblea; pertanto precisiamo che l'attuale deputato Zenén Bravo
> Castellanos non è il deputato della APPO, bensì della sua organizzazione,
> e
> non c'è mai stato consenso sulla sua nomina all'interno dell'assemblea.
> È dalla parte dei coraggiosi giovani e attivisti del movimento oaxaqueño,
> che vengono repressi e criminalizzati selettivamente da ULISES RUIZ ORTIZ
> e
> i suoi gruppi polizieschi militari, molti dei quali infiltrati nel
> movimento. Tali aggressioni derivano in arresti, con tanto di violenza
> fisica e psicologica, di sottrazione dei loro beni e di schedatura, con la
> chiara intenzione di individuarli per poi arrestarli o farli sparire.
> Si unisce alla convocazione emessa dai compagni della sezione 22 a
> partecipare il prossimo 15 novembre alla manifestazione contro la
> relazione
> di governo di Ulises Ruiz Ortiz, che in maniera illegittima vuole
> ingannare
> un popolo, che gli ha già dimostrato che la sua presenza è indesiderata
> nello stato.
> La legittimità della APPO risiede nella sua capacità di convocazione di
> ampi
> settori e di persone del popolo in lotta, perché la APPO è uno spazio
> ampio,
> plurale e includente, che funziona in base al consenso di tutti i
> partecipanti e non risponde alla politica particolare di nessuna
> organizzazione, né collettivo, sindacato, gruppo o persona, perché è
> patrimonio del popolo di Oaxaca, che ha dimostrato il proprio malcontento
> scendendo in piazza in massa.
>
> Le assemblee plenarie tenutesi il 28 ottobre, il 3 novembre e l'11
> novembre
> hanno la legittimità e il riconoscimento delle basi della APPO, come
> dimostrano i registri dei partecipanti; le convocazioni sono state
> pubbliche
> ed aperte: sono state effettuate nei concentramenti delle manifestazioni
> del
> 27 ottobre e del 2 novembre 2007, oltre attraverso i mass media cartacei
> ed
> elettronici.
>
> Confermiamo il nostro appello all'unità con l'obiettivo di sostenere tra
> tutti questo grandioso movimento popolare che il coraggioso popolo di
> Oaxaca
> ha rafforzato dal 2006. Manifestiamo in base al rispetto e
> all'adempimiento
> degli accordi e principi della APPO per raggiungerlo.
>
> Pertanto, rivolgiamo l'invito ampio, aperto e plurale al popolo di Oaxaca,
> organizzato e non organizzato, fin dai suoi settori, comunità, colonie e
> organizzazioni sociali, collettivi e persone che militano nella APPO, ad
> assistere il 17 e 18 novembre alla Terza Assemblea Statale, che ci
> permetterà di riorganizzare e riorientare la lotta del popolo oaxaqueño
> unito nella APPO.
>
> PER I NOSTRI MORTI, DESAPARECIDOS, INCARCERATI E PERSEGUITATI POLITICI,
> NON
> UN PASSO INDIETRO!
>
> TUTTO IL POTERE AL POPOLO!
>
> FUORI ULISES RUIZ ORTIZ DA OAXACA!
>
> CONDANNA AI COLPEVOLI!
>
> LIBERTÀ AI PRIGIONIERI POLITICI!
>
> ASSEMBLEA POPOLARE DEI POPOLI OAXACA
>
> (tradotto da Clara Ferri - claferant@gmail.com)
>

venerdì 9 novembre 2007

La Jornada - Venerdì 2 novembre 2007

Lo Stato messicano è colpevole del massacro di Acteal: Las Abejas
 
ELIO HENRÍQUEZ
 
Acteal, Chis., 1º novembre. Il colpevole dell'omicidio dei 45 indigeni ad Acteal, successo il 22 dicembre 1997, "è lo Stato messicano, perché non intervenne per fermare i paramilitari", ha dichiarato il presidente del tavolo direttivo dell'organizzazione civile Las Abejas, Diego Pérez Jiménez. 
 
"Non ci fermeremo fino a che non si farà giustizia e siano arrestati tutti gli autori materiali ed intellettuali", ha detto in intervista dopo una messa con la quale oggi - Giorno di Ognissanti - si sono ricordate le vittime. 
 
Nonostante il clima freddo e piovoso, decine di uomini, donne e bambini sono arrivati presto in questa comunità dove si trova la tomba collettiva di 45 tzotziles assassinati da presunti paramilitari priisti, originari del municipio di Chenalhó.
 
A mezzogiorno, il sacerdote Marcelo Pérez - nuovo parroco di Chenalhó in sostituzione del gesuita Pedro Arriaga - indigeno di San Andrés Larráinzar, ha detto: "Ricordiamo i nostri morti, che non ebbero una morte normale, ma furono martirizzati. Possiamo dire che sono santi e sante; fu un genocidio". Poi ha citato i nomi di ognuno dei 45 assassinati. 
 
Alla fine della messa, parenti, amici e vicini si sono recati in quello che chiamano "il santuario", dove ci sono le tombe circondate di fotografie, murales e quadri con immagini. Ogni famiglia ha posto offerte con fiori, candele, bibite, frutta, chayotes e tamales di fagioli.
 
Tra lacrime e singhiozzi, accompagnati da un gruppo di musica tradizionale, hanno pregato. "Ricordiamo così i nostri martiri, che per colpa del governo di Ernesto Zedillo e (dell'allora governatore) Julio César Ruiz Ferro furono assassinati mentre pregavano e digiunavano per la pace in Chiapas", ha affermato Pérez Jiménez. 
 
"Sono stati quei governi a pianificare e programmare il massacro dei nostri 45 fratelli ad Acteal, e sono passati 10 anni e non si è fatta giustizia, perché gli autori intellettuali ed alcuni materiali sono ancora liberi", ha aggiunto.
 
Ha dichiarato che finché continuerà l'impunità su questo caso "non ci saranno tranquillità né pace nel nostro villaggio, e continuerà viva la domanda per la quale i nostri fratelli hanno dato la loro vita". Dopo la cerimonia ad Acteal, le famiglie sono ritornate nelle loro comunità per compiere il rituale di portare offerte e ricordare i morti di "morte naturale".
 
(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)

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