sabato 3 settembre 2016

Fwd: [Ezln-it] CNI e EZLN: Convocazione V Congresso Nazionale Indigeno

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 03/set/2016 14:48
Oggetto: [Ezln-it] CNI e EZLN: Convocazione V Congresso Nazionale Indigeno
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> CONVOCAZIONE DEL QUINTO CONGRESSO NAZIONALEINDIGENO
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> Considerando che:
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> 1.     Nel mese di ottobre del presente annoil Congresso Nazionale Indigeno, spazio di unità, riflessione ed organizzazionedei popoli indigeni del Messico, compie 20 anni di lavoro ininterrotto a promuoverela ricostituzione integrale dei nostri popoli e la costruzione di una società nellaquale ci stiano tutte le culture, tutti i colori, tutti i popoli che formano ilMessico.
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> 2.     Durante tutti questi anni e con più forzaa partire dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona emessa dall'Esercito Zapatistadi Liberazione Nazionale, abbiamo forgiato una parola ed un agire che ha contribuitoalle lotte di resistenza e ribellione in tutta la geografia nazionale e che nonsolo manteniamo la nostra decisione di continuare ad esistere, ma la onoriamo conla forza del nostro pugno alzato, la onoriamo tessendo accordi profondi e collettiviche si riflettono nell'attenzione alla terra, alle nostre lingue, alle tradizioni,ai nostri governi collettivi di molteplici nomi e forme; tutti questi che conservanoal loro interno la fiamma dell'autonomia che non cessa di illuminare il cuore collettivodelle comunità, quartieri, nazioni e tribù che siamo; accordi profondi che si realizzanogiorno per giorno facendo sì che da ognuno di essi emergano territori complessiche insieme costituiscono la nostra autonomia e libera determinazione.
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> 3.     Mentre noi tessiamo la vita, il capitalismodisegna e configura i "suoi" propri territori di morte sopra i nostri,in tutti gli angoli del nostro dolente Messico. Sulle nostre terre ci sono presuntiterritori minerari, attività dei cartelli della criminalità organizzata, dell'agroindustria,territori di partiti politici, di urbanizzazione, e programmi di conservazione tuttiimposti sulle nostre terre e in nessuno di loro, non importa quale nome sia datodal sistema o dai suoi malgoverni ubbidienti, ci stanno i popoli indigeni.
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> 4.     I capitalisti in maniera sanguinariahanno iniziato ed ingrandito giorno dopo giorno una guerra di conquista per impadronirsidi quello che è stato sempre nostro ed in questa costante guerra di sterminio sipresentano con tutte le loro maschere: quella dell'impresario, del politico, delpoliziotto, del militare o del sicario, a seconda del caso. E come sempre, dallanostra parte ci sono i morti, i desaparecidos, gli imprigionati, i territori saccheggiatio distrutti e la persecuzione contro qualunque speranza collettiva, autonoma e ribelle.
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> 5.     Di fronte all'offensiva capitalista controi nostri popoli abbiamo resistito, dalla devastazione abbiamo sognato e costruitonuovi mondi, dal lutto per i nostri compagni assassinati i popoli hanno ricreatonuove forme di resistenze e ribellione che ci permettano di fermare in maniera urgentequesta devastazione, percorrendo l'unica strada possibile per quelli che stannoin basso e a sinistra, costruendo ed esercitando la giustizia negata dai potentiche dicono di governarci.
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> 6.     È urgente ritrovarci in queste nostrefiamme di resistenza, autonomia e ribellione che brillano in ognuno dei popoli originariche tessono nuovi mondi dal basso, da dove nasce l'amore e l'impegno

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