venerdì 29 dicembre 2017

Convocazione al primo incontro internazionale politico, artistico, sportivo e culturale delle donne che lottano

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Andrea Cegna <andrea.cegna@inventati.org>
Data: 30/dic/2017 07:23
Oggetto: ***SPAM*** [Ezln-it] Convocazione al primo incontro internazionale politico, artistico, sportivo e culturale delle donne che lottano
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> CONVOCATORIA AL PRIMO INCONTRO INTERNAZIONALE, POLITICO, ARTISTICO, SPORTIVO E CULTURALE DELLE DONNE CHE LOTTANO
>
> COMUNICATO DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO- COMANDACIA GENERAL DELL'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
>
> MESSICO.
>
> 29 dicembre 2017.
>
> Alle donne del Messico e del Mondo:
>
> Alle donne originarie del Messico e del Mondo:
>
> Alle donne del Consiglio Indigeno di Governo:
>
> Alle donne del Congresso Nazionale Indigeno:
>
> Alle donne della Sexta nazionale e internazionale:
>
>
>
> Compagne, sorelle:
>
> Vi salutiamo con rispetto e affetto come donne che siamo, donne che lottano, resistono e si ribellano contro il sistema capitalista machista e patriarcale. 
>
> Sappiamo bene che il mal governo non solo ci sfrutta, ci reprime, ci deruba e ci disprezza come essere umani, ma torna a sfruttarci, a reprimerci,  a rubarci e disprezzarci come donne che siamo.  
>
> E adesso sappiamo perchè è anche peggio, perchè proprio adesso, in tutto il mondo ci assassinano. E agli assassini che sempre sono sistema con volto da maschio non importa nulla se siamo ammazzate , perchè la polizia, i giudici, i mezzi di comunicazione, i mal governi, e tutti quelli che in alto sono quello che sono al costo dei nostri dolori, li coprono, li proteggono e alla fine li premiano. 
>
> Però alla fine non abbiamo paura, e se l'abbiamo la controlliamo, e non ci arrendiamo, e non ci vendiamo, e non tentenniamo. 
>
> Quindi, se sei una donna che lotta, che non è d'accordo con quello che ci fanno come donne che siamo, se non hai paura, se hai paura ma la controlli, ti  invitiamo a incontrarci e parlarci e ascoltarci come donne che siamo. 
>
> Per questo invitiamo tutte le donne ribelli del mondo al:
>
> PRIMO INCONTRO INTERNAZIONALE, POLITICO, ARTISTICO, SPORTIVO E CULTURALE DELLE DONNE CHE LOTTANO.
>
> Che si terrà nel Caracol di Morelia, zona di Tzotz Choj, Chiapas, Messico, l'8, 9 e 10 marzo 2018. L'arrivo è previsto per il 7 marzo e la partenza l'11 marzo.
>

martedì 19 dicembre 2017

Chiapas, Sfollati interni: già dieci morti, tra i quali quattro bambini

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 19/dic/2017 13:02
Oggetto: ***SPAM*** [Ezln-it] Chiapas, Sfollati interni: già dieci morti, tra i quali quattro bambini
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

venerdì 27 ottobre 2017

Zapatismo, vero focolare di resistenza al salinismo

  Lozapatismo, il vero focolare di resistenza al salinismo - 26.10.2017 http://www.globalproject.info/it/mondi/lo-zapatismo-il-vero-focolare-di-resistenza-al-salinismo/21120
La storia dell'EZLN è lunga, ma possiamo soffermarci su alcuni momenti importanti che ci aiutano a sbrogliare l'intrico della propaganda nera contro gli zapatisti, sostenuta dalle dure parole di AMLO e di altri che non sostengono lo zapatismo: la calunnia di coloro che non sono altro che marionette manipolate da Salinas. (Di recente nelle loro insinuazioni di carattere razzista hanno sostenuto l'idea che sono mere marionette anche le migliaia di indigeni che la settimana scorsa hanno appoggiato la portavoce del Congresso Nazionale Indigeno, Marichuy.)
Il primo di questi momenti è stato la rivolta del primo gennaio del 1994. Un evento che ha impedito a Salinas de Gortari di terminare trionfalmente i suoi sei anni di mandato, e che ha coinciso con l'entrata in vigore del NAFTA e un tipo di propaganda che pretendeva di presentarlo come un Gorbachov messicano. Con la sua dichiarazione di guerra, gli zapatisti fecero crollare l'immagine mediatica di Salinas e permisero di riprendere fiato al movimento antisalinista e alla sinistra, che aveva iniziato a scontrarsi contro la truffa che la pose ai margini della presidenza nel 1998, ma che aveva perso potere prima della spinta del gruppo neoliberale a Los Pinos (*residenza ufficiale del Presidente a Città del Messico) con la complicità panista. 
Salinas de Gortari e il suo gruppo (Colosio, assassinato dallo stesso sistema, Camacho Solís, poi assessore di AMLO, Aspe Armella, che ha ricoperto in varie occasioni il ruolo di assessore di un delfino di AMLO: Marcelo Ebrard (salinista del gruppo di Camacho), Ruiz Massieu, anche lui ucciso dallo stesso sistema che servì), alla fine dei sei anni di mandato, si aspettavano di governare per altri sei ma la rivolta zapatista fece crollare le loro speranze. Zedillo fu improvvisato come candidato priista e beneficiò del senso di colpa e della paura di una guerra che generò l'assassinio di Colosio, ma non riuscì a mantenere l'egemonia priista e di fronte all'insistenza del PRD di mantenere un candidato per sempre (Cuauhtémoc Cárdenas) coloro che trassero vantaggi dall' "alternanza" furono i membri del PAN con Fox.
Inizialmente l'immagine di Fox era quella dell'"eroe nazionale" che era riuscito a scacciare da Los Pinos il PRI. Il principio del suo crollo avvenne molto presto e coincise con la Marcia dei Colori della Terra con la quale gli zapatisti e il CNI esigevano che venissero rispettati gli Accordi di San Andrés. Gli indigeni furono traditi dall'alleanza tra Cevallos (PAN)- Ortega (PRD)- Bartlett (PRI) e questo spinse gli zapatisti a intraprendere la strada dell'autonomia nelle loro comunità e a schierarsi contro il capitalismo a livello globale e nazionale.
La cessione del potere esecutivo del PRI al PAN (e nella capitale al PRD) fu dato non solo dal discredito del PRI (la cui cristallizzazione fu causata in misura maggiore dalla rivoluzione zapatista), ma anche da una riforma elettorale con la quale lo stato messicano incluse i partiti di opposizione come parte di un sistema politico (oggi una partitocrazia), che emerse prima della sfida lanciata dagli zapatisti: ne beneficiarono PAN e PRD, il primo con la presidenza della Repubblica (Fox e Calderón) e il secondo con il governo del DF (oggi CDMX: Cárdenas, Robles, Obrador, Encinas, Ebrard y Mancera). Le negoziazioni effettuate in via Barcelona, a città del Messico, furono realizzate, nel caso del PRD, inizialmente da Porfirio Muñoz Ledo e poi da López Obrador. I partiti raccolsero il frutto del sangue zapatista che portò all'apertura del sistema verso coloro che poterono vincere le elezioni ma che poi tradirono lo zapatismo rifiutando gli Accordi di San Andrés, i primi accordi in una strada verso la pace intrapresa dall'EZLN, e la cui negazione colpì molti altri indigeni in Messico e processo che dette il via alla creazione del Congresso Nazionale Indigeno, il CNI.
Gli zapatisti ruppero allora i rapporti con la classe politica e si dedicarono a costruire l'autonomia nei loro territori, nelle comunità e nei villaggi, concretizzando così gli Accordi di San Andrés. Questi processi di autonomia e autogoverno sono stati promossi da comunità e popoli indigeni in diversi territori messicani: sono forme di resistenza ma anche proposte per un Messico postcapitalista. L'autonomia delle comunità zapatiste è molto diversa da quella delle altre comunità indigene, ma possiede legami di fratellanza, espressi nella lotta congiunta come CNI. Gli indigeni messicani non propongono una loro separazione dal Messico, la loro forma di autonomia è differente da quella catalana o dal quella mapuche (non diciamo migliore o peggiore, ma diversa). Per di più hanno avanzato una proposta di potere popolare autorganizzato dal basso che non pretende affermarsi come una comunità utopica locale o regionale, ma che sfida il sistema capitalista e lo stato messicano con un modo alternativo di produrre la sua vita e il suo mondo. Questa sfida è rimasta una costante all'interno dell'EZLN, ma di tutti gli attori che si sono mantenuti vicini, sono stati gli indigeni coloro che hanno maggiormente sostenuto un processo di autorganizzazione come forma di resistenza e di lotta. Loro sono il nucleo intorno al quale è nata la proposta di lotta attuale.
È ironico che vengano rivolte delle insinuazioni nei confronti degli zapatisti da parte di coloro che hanno beneficiato della loro lotta e dei loro morti: per prima cosa il vento nuovo per la sinistra che stava in ombra in Messico dalla frode del 1998 e dal crollo del muro di Berlino del 1989; poi con la riforma elettorale che le aprì la strada per governare Città del Messico, dove i governi di sinistra si sono rivelati efficienti amministratori del neoliberismo a favore di impresari del salinismo come Carlos Slim.
Ironico anche che i sostenitori di AMLO accusino di salinismo o di priismo gli zapatisti, che in realtà hanno proposto candidati e votato una gran quantità di priisti, molti di loro salinisti o zedillisti, come  Cuauhtémoc Cárdenas, López Obrador, Marcelo Ebrard, Juan Sabines, Ángel Aguirre Rivero (le cui mani sono macchiate del sangue dei normalisti già quando AMLO lo appoggiò come governatore del Guerrero), Gabino Cue, Lázaro Cárdenas Batel, Narciso Agúndez y Leonel Cota Montaño, Manuel Bartlett, Dante Delgado, Ricardo Monreal. Sono anche responsabili di aver portato al potere altri politici di estrazione non priista ma il cui pensiero era favorevole al priismo, come Miguel Ángel Mancera e Rosario Robles.
I diffamatori dell'EZLN li accusano di complicità nelle frodi elettorali del 2006, ma tutto ciò è falso. Al contrario, coloro che lo attuarono, del gruppo di Elba Esther Gordillo, erano alleati di Morena nella più recente elezione avvenuta nell'Estado de México e non si esclude che lo saranno anche per le elezioni presidenziali del 2018. López Obrador ha detto rispetto a Gordillo che "non si deve fare legna dell'albero caduto". Altri continuano a sostenere la menzogna secondo la quale gli zapatisti spinsero le persone a non andare a votare nel 2006 e nel 2012, ma anche questo è falso. L'EZLN non ha mai detto di non andare a votare. Ha rivolto delle forti critiche nel 2005 e nel 2006 (anche prima e dopo) al PRD e a López Obrador, critiche che nel tempo hanno dato ragione agli zapatisti.
Attualmente il Congresso Nazionale Indigeno (di cui l'EZLN fa parte) ha costituito un Consiglio Indigeno di Governo (la cui portavoce è María de Jesús Patricio Martínez) che propone di fare un passo avanti nell'organizzazione e nella lotta anticapitalista in Messico e nel mondo. Partendo dallo stesso López Obrador, i calunniatori hanno resuscitato il vecchio argomento secondo il quale tutto ciò serve per togliere voti e alcuni tra i più fanatici seguaci dell'eterno candidato si sono uniti ad una campagna razzista, misogina e di disprezzo classista contro la portavoce del CIG, un'attivista sociale da tutta la vita, un'indigena nahua. 
Ironicamente, il vero erede del liberismo sociale che auspicò Salinas de Gortari è López Obrador (vari connotati salinisti si sono rivelati vicini alle idee sostenute dal candidato di Morena) e, in recenti proposte, nel tentativo di opporsi a Trump, Obrador ha rivendicato l'importanza del NAFTA, massima opera di Carlos Salinas de Gortari, e ha proposto di dare maggiori concessioni alle compagnie minerarie canadesi, la cui politica criminale distrugge le comunità e i territori in diverse regioni geografiche messicane.
È chiaro che, per qualsiasi persona che si informi da fonti verificate e giudichi in buona fede le cose, lo zapatismo e i suoi alleati rappresentano il maggior numero di oppositori al neoliberismo salinista e ai suoi progetti di devastazione sociale e ambientale.
Al contrario, Obrador, più che usare la bandiera nazionalista (il petrolio, per esempio), è stato il promotore delle candidature ben riuscite di molti che hanno realizzato opere di devastazione sociale e ambientale in Messico. Niente ci dice che AMLO cambierà le cose mentre i suoi seguaci continuano a diffamare in maniera sistematica.
Mostrare come realmente stanno le cose è parte di un sano esercizio di memoria e di capacità critica.
E' necessario, tra le altre cose, perché questa sinistra neoliberale nata dal PRD e ora supportata da Morena, non rappresenterà mai gli interessi di coloro che difendono il territorio dalla devastazione capitalista. Per questi c'è la proposta differente rappresentata dal Consiglio Indigeno di Governo e dalla sua portavoce Marichuy, sostenuto dal Congresso Nazionale Indigeno e dallo stesso Consiglio Indigeno di Governo.
Tutte le informazioni raccolte in questo articolo possono essere analizzate e verificate, se si ha la pazienta di recarsi presso gli archivi emerografici, alcuni nati prima di quelli online. Scoprire la verità e non permettere che venga cambiata con falsità utili alla propaganda è un necessario atto di coscienza.
Tratto da: Desinformemonos

venerdì 6 ottobre 2017

Re: ***SPAM*** [Ezln-it] Festival CompArte Italia - Brescia 20 e21 ottobre 2017

Festival CompArte Italia
Brescia 20-21 ottobre 2017
 
CSA Magazzino47
Via Industriale 10, 25126 Brescia
 
Un "CompArte" italiano
"Che le scienze e le arti rappresentano ormai l'unica opportunità seria di costruzione di un mondo più giusto e razionale."

In supporto alla lotta zapatista che da oltre 20 anni costruisce autonomia e alternativa al sistema capitalista il 20 e 21 ottobre sarà, anche in Italia, CompArte, una due giorni di arte e cultura nel segno di ribellioni e resistenza.
Arti e cultura per tessere trame comuni di costruzione di un mondo diverso, lontano dalla devastazione neoliberale di scuola e università e dalla privatizzazione di tutto.
Due giorni di musica, esposizioni, disegni, proiezioni, teatro ed altro dove la narrazione dell'altro mondo, quello del basso, sia fatta con ogni forma d'arte possibile.
Arte, cultura e umanità contro il capitalismo e i suoi muri. 
Il 21 ottobre la due giorni si concluderà con un grande concerto preceduto da un lotteria solidale dove in premio ci saranno le opere realizzate da artiste e artisti per l'occasione.


Il CompArte italiano per noi è spirito e senso comune d'iniziativa politica replicabile in geografie e calendari ribelli. Accompagneremo, come facciamo da anni, la resistenza Zapatista con diversi appuntamenti culturali e politici diffusi sul territorio e secondo i nostri calendari.
 
Aldo Zanchetta Caminar Domandando
Associazione Ex Lavanderia- Caffetteria Tatawelo
Associazione Ya Basta! Bologna
Associazione Ya Basta! Milano
Associazione Ya Basta Edi bese
Associazione Ya Basta! Padova
Associazione Ya Basta! Moltitudia
Associazione Tatawelo - caffè zapatista equosolidale
Centro Sociale Intifada Empoli
Collettivo Nodo Solidale
Comitato "Maribel" Bergamo
Comune-info
Cooperazione Rebelde Napoli
Coordinamento Comasco per la Pace
Gas Caracol
Progetto Libertario Flores Magon – Milano
20ZLN
 
Programma 

20 ottobre
Ore 19.00 Presentazione libro Subcomandante Galeano "Habrá una Vez"

Ore 20.30 cena a sostegno dell'autonomia zapatista
Ore 22.00 Proiezione documentari 
Ore 23.00 Musica - Nottata di Cumbia con: Los3Saltos (Cumbia y Power-Folk-Murguero)
https://www.facebook.com/pg/Los3saltos/about/?ref=page_internal
Frente Tropical Romano https://www.facebook.com/frentecumbieroromano/
Ingresso a sottoscrizione


21 Ottobre
Ore 14.00 Apertura del CompArte, festival delle arti dal basso.
Artisti e artiste dal vivo all'opera a sostegno della rebeldia zapatista
Ore 14.30 Letture e animazioni per bambini.
Ore 18.00 Incontro/dibattito "Il Messico, le Resistenze e lo Zapatismo nel 2017"
Ore 20.00 Cena
Ore 21.00 Riffa con in palio le opere artistiche e le foto offerte da solidali. Il ricavato andrà a supportare l'autonomia zapatista
Ore 22.30 Rap per EZLN con 
Signor K - https://www.facebook.com/akasignork/
Laboratorio Hip Hop Urban Being del CSA Intifada di Empoli
altri nomi da annunciare
Ingresso a sottoscrizione

Tutti e due i giorni al CSA Magazzino mostra "I Colori della Terra" https://www.facebook.com/events/274584299696484 
Mostra d'opere d'arte zapatista dal Chiapas in Messico. 
Banchetti informativi di collettivi e associazioni solidali. 
Cucina, mostre fotografiche, bar.

lunedì 25 settembre 2017

Fwd: ***SPAM*** [Ezln-it] Festival CompArte Italia - Brescia 20-21 ottobre 2017

Festival CompArte Italia
Brescia 20-21 ottobre 2017
 
CSA Magazzino47
Via Industriale 10, 25126 Brescia
 
Un "CompArte" italiano
"Che le scienze e le arti rappresentano ormai l'unica opportunità seria di costruzione di un mondo più giusto e razionale."

In supporto alla lotta zapatista che da oltre 20 anni costruisce autonomia e alternativa al sistema capitalista il 20 e 21 ottobre sarà, anche in Italia, CompArte, una due giorni di arte e cultura nel segno di ribellioni e resistenza.
Arti e cultura per tessere trame comuni di costruzione di un mondo diverso, lontano dalla devastazione neoliberale di scuola e università e dalla privatizzazione di tutto.
Due giorni di musica, esposizioni, disegni, proiezioni, teatro ed altro dove la narrazione dell'altro mondo, quello del basso, sia fatta con ogni forma d'arte possibile.
Arte, cultura e umanità contro il capitalismo e i suoi muri. I muri possono essere fisici. Possono essere legislativi. Possono essere alzati da ogni singola persona che alimenta xenofobia e orgogli nazionalisti. Il mondo che vogliamo è senza muri, senza confini, senza capitalismo. Le arti sono rizomatiche e non guardano i fogli di carta per toccare il cuore di chi ne gode.
Il 21 ottobre la due giorni si concluderà con un grande concerto preceduto da un lotteria solidale dove in premio ci saranno le opere realizzate da artiste e artisti per l'occasione.
Il comparte italiano per noi è spirito e senso comune d'iniziativa politica replicabile in geografie e calendari ribelli. Accompagneremo, come facciamo da anni, la resistenza Zapatista con diversi appuntamenti culturali e politici diffusi sul territorio e secondo i nostri calendari.
 
Aldo Zanchetta Caminar Domandando
Associazione Ex Lavanderia- Caffetteria Tatawelo
Associazione Ya Basta! Bologna
Associazione Ya Basta! Milano
Associazione Ya Basta Edi bese
Associazione Ya Basta! Padova
Associazione Ya Basta! Moltitudia
Associazione Tatawelo - caffè zapatista equosolidale
Centro Sociale Intifada Empoli
Collettivo Nodo Solidale
Comitato "Maribel" Bergamo
Comune-info
Cooperazione Rebelde Napoli
Coordinamento Comasco per la Pace
Gas Caracol
Progetto Libertario Flores Magon – Milano
20ZLN
 
Programma provvisorio, in aggiornamento:

20 ottobre
Ore 19.00 Presentazione libro Subcomandante Galeano "Habrá una Vez"

Ore 20.30 cena a sostegno dell'autonomia zapatista
Ore 22.00 Proiezione documentari
Ore 23.00 Musica - Nottata di Cumbia con: Los3Saltos (Cumbia y Power-Folk-Murguero)
https://www.facebook.com/pg/Los3saltos/about/?ref=page_internal
Frente Tropical Romano https://www.facebook.com/frentecumbieroromano/
Ingresso a sottoscrizione


21 Ottobre
Ore 14.30 letture e animazione per bambini
Ore 15.00 Apertura del CompArte, festival delle arti dal basso.
Artisti e artiste dal vivo all'opera a sostegno della rebeldia zapatista.
Ore 18.00 Incontro/dibattito "Il Messico e le elezioni 2018"
Ore 20.00 cena
Ore 21.00 riffa con in palio le opere artistiche e le foto offerte da solidali. Il ricavato andrà a supportare l'autonomia zapatista
Ore 22.30 Rap per EZLN con Assalti Frontali  https://www.facebook.com/ASSALTI-FRONTALI-OFFICIAL-PAGE-206974552441/
Signor K - https://www.facebook.com/akasignork/
Laboratorio Hip Hop Urban Being del CSA Intifada di Empoli
Ingresso a sottoscrizione

Tutti e due i giorni al CSA Magazzino mostra "I Colori della terra" https://www.facebook.com/events/274584299696484 Mostra d'opere d'arte zapatista dal Chiapas in Messico. Banchetti informativi di collettivi e associazioni solidali. Cucina, mostre fotografiche, bar.

mercoledì 20 settembre 2017

Fwd: ***SPAM*** [Ezln-it] MESSICO: TERREMOTO DEL 7.1 COLPISCE LA CAPITALE E GLI STATI DEL MORELOS, PUEBLA E GUERRERO. CENTINAIA DI MORTI

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 20/set/2017 11:04
Oggetto: ***SPAM*** [Ezln-it] MESSICO: TERREMOTO DEL 7.1 COLPISCE LA CAPITALE E GLI STATI DEL MORELOS, PUEBLA E GUERRERO. CENTINAIA DI MORTI
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

>
> http://www.radiondadurto.org/2017/09/20/messico-terremoto-del-7-1-colpisce-la-capitale-e-gli-stati-del-morelos-puebla-e-guerrero-centinaia-di-morti/
> Notizia scritta il 20/09/17 alle 05:53. Ultimo aggiornamento: 20/09/17 alle: 07:06
> MESSICO: TERREMOTO DEL 7.1 COLPISCE LA CAPITALE E GLI STATI DEL MORELOS, PUEBLA E GUERRERO. CENTINAIA DI MORTI
> La terra torna a tremare in Messico. Ore 13.15 a cavallo tra gli stati del Morelos e Puebla a 120 km (circa) da Città del Messico. Terremoto forte, magnitudo 7,1.Il caso vuole che fosse un 19 settembre, come un 19 settembre è stato il giorno del 1985 che devastò la capitale e portò con se 10000 morti. E così poche ore prima, attorno alle 11.00 in centro città si era svolta un'esercitazione anti-sismica di massa per ricordare il terremoto del 1985.Il popolo messicano ha risposto invadendo le strade e costituendo immediatamente brigate di solidarietà materiale. A Città del Messico il cuore dell'azione è l'Università Nazionale Autonoma del Messico.  Il moto spontaneo di supporto dal basso sta attraversando non solo gli stati coinvolti ma tutto il paese. Era già partito con il terremoto di 12 giorni prima, nel sud, ma si è esteso dopo la scossa del 19 settembre.Nel momento in cui scriviamo i morti sono 149, divisi tra Città del Messico e gli stati di Guerrero, Morelos e Puebla. Molto colpita la città di Cuernavaca dove sono crollate palazzine e anche un pezzo dell'autostrada Città Del Messico – Acapulco.Oltre 50 palazzi sono crollati, anche una scuola. Per molte ore corrente, rete telefonica e internet è mancata in gran parte delle zone colpite dal sisma. Per diverse ore è stato chiuso anche l'aeroporto internazionale della capitale, secondo scalo del continente. Piano piano la situazione sta tornando alla norma.Questo terremoto non è legato a quello che qualche settimana fa ha colpito il sud del paese (stati di Chiapas e Oaxaca).Sentiamo il racconto del giornalista italiano Fabrizio Lorusso che vive in Messico Ascolta o scaricaFederico Mastrogiovanni, giornalista e docente italiano in Messico, ci racconta (con le difficoltà della linea telefonica) la situazione a Città del Messico e l'attivazione delle brigate Ascolta o scarica
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> Periodismo de abajo - Desinformémonos
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> Periodismo de abajo - Desinformémonos
> Del 6 al 9 de octubre la Universidad Autónoma Chapingo organiza la Feria Nacional de la Cultura Rural, que en su...  |   |
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sabato 2 settembre 2017

Colombia che resiste! Comunicazione n.145

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: oscarpaciencia <edmea29@gmail.com>
Data: 02/set/2017 05:13
Oggetto: Colombia che resiste! Comunicazione n.145
A:
Cc:

1 settembre 2017 / 1 de septiembre 2017

Aggiornato il blog / actualizado el blog 

Quale pace per i minatori? / ¿Qué paz para los mineros?
Minatori e cittadini di Segovia e remedios resistono al saccheggio della Gran Colombia Gold / Mineros y pueblos de Segovia e Remedios resistiendo al saqueo por Gran Colombia Gold

Salut!
oscar paciencia

mercoledì 23 agosto 2017

Morti in messico

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Andrea Cegna <andrea.cegna@inventati.org>
Data: 23/ago/2017 23:25
Oggetto: ***SPAM*** [Ezln-it] Morti in messico
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

L'omicidio del 10imo giornalista messicano del 2017, Cándido Ríos, è anche più grave dei precedenti. 
Candido era "protetto" dal sistema di "Protección de Defensores de Derechos Humanos y Periodistas de la Secretaría de Gobernación". Lui è stato ucciso assieme ai due uomini incaricati di proteggerlo. Un cambio di passo. Un livello più alto. I poteri narco-politici hanno deciso non solo di uccidere un giornalista, ma di dare un segnale a quella parte, sempre più minoratoria, dello stato che non è entrata nel sistema di spartizione di territorio e potere. Il segnale è chiaro "comandiamo noi" e di voi non frega nulla. 
Terrificante, se fosse reale come lettura, significa che la campagna elettorale in Messico dovrà fare i conti con questo, e con la svendita di idee, diritti, legittimità nel nome della vita...o

mercoledì 9 agosto 2017

] CNI-EZLN: Un nuovo passo: “LLEGÓ LA HORA DEL FLORECIMIENTO DE LOS PUEBLOS”

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 09/ago/2017 10:47
Oggetto: ***SPAM*** [Ezln-it] CNI-EZLN: Un nuovo passo: “LLEGÓ LA HORA DEL FLORECIMIENTO DE LOS PUEBLOS”
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

>   "LLEGÓ LA HORA DEL FLORECIMIENTO DE LOS PUEBLOS":
> UN ALTRO PASSO.COMUNICATO CONGIUNTO DEL CONGRESSO NAZIONALEINDIGENO E DELLA COMMISSIONE SEXTA DELL'EZLN, PER SALUTARE LE/I PRIM@ COMPONENTIDELL'ASSOCIAZIONE CIVILE "LLEGÓ LA HORA DEL FLORECIMIENTO DE LOS PUEBLOS",UN PASSO LEGALE E NECESSARIO PER LA REGISTRAZIONE DELLA CANDIDATURA DELLAPORTAVOCE DEL CIG, L'INDIGENA MARÍA DE JESÚS PATRICIO MARTÍNEZ, ALLA PRESIDENZADELLA REPUBBLICA MESSICANA 2018-2024.Agosto 2017Al Popolo del Messico:
> Ai Popoli del Mondo:
> Alla Sexta Nazionale e Internazionale:
> Sorelle, fratelli, hermanoas:
> Compagne, compagni e compañeroas:
> I quartieri, tribù, nazioni e popoli originari riuniti nel CongressoNazionale Indigeno e le comunità indigene zapatiste, salutano il raggiungimentodi un ulteriore passo nel lungo cammino per ottenere che il nome dellaportavoce del Consiglio Indigeno di Governo, la compagna indigena nahua Maríade Jesús Patricio Martínez, appaia sulle schede elettorali del 2018 comecandidata alla presidenza del Messico.
> Questo passo legale è stato possibile grazie al generoso ascolto, ilrispettoso sguardo e la parola amica di donne e uomini che, con la loro storiaed il proprio lavoro, si sono guadagnati un posto speciale non solo in Messicoe nel mondo, ma anche e soprattutto nel cuore del colore della terra che siamo.
> Il Congresso Nazionale Indigeno e gli indigeni zapatisti manifestano qui illoro beneplacito e sincera gratitudine a:
> María de Jesús de la Fuente de O'Higgins (artista plastica e presidente dellaFondazione Culturale María e Pablo O'Higgins)Graciela Iturbide (fotografa)María Baranda (poetessa)Paulina Fernández Christlieb (dottorato in Scienze Politiche)Fernanda Navarro (Filosofa)Alicia Castellanos (Antropologa)Sylvia Marcos (Sociologa)María Eugenia Sánchez Díaz de Rivera (Sociologa)Ana Lidya Flores (docente di Lettere Iberoamericane)Paulette Dieterlen Struck (Filosofa)Márgara Millán (dottorato in Studi Latinoamericani)Domitila Domingo Manuel "Domi" (artista grafica)Mercedes Olivera Bustamante (Antropologa)Bárbara Zamora (laurea in Diritto)Magdalena Gómez (laurea in Diritto)Rosa Albina Garavito (Sociologa)Elia Stavenhagen (dottoressa)Lidia Tamayo Flores (arpista)Carolina Coppel (produttrice culturale) Pablo González Casanova (Sociologo)Antonio Ramírez (artista grafico e letterario)Eduardo Matos Moctezuma (docente di Scienze Antropologiche)Javier Garciadiego (dottorato in storia del Messico)Juan Carlos Rulfo (cineasta)Juan Pablo Rulfo (disegnatore, artista grafico)Francisco Toledo (artista grafico)Paul Leduc (cineasta)Mardonio Carballo (scrittore, giornalista)Luis de Tavira (direttore teatrale)Juan Villoro (scrittore)Óscar Chávez (cantautore)Gilberto López y Rivas (Antropologo)Carlos López Beltrán (Filosofo)Néstor Quiñones (artista grafico)Jorge Alonso (Antropologo)Raúl Delgado Wise (dottorato in Scienze Sociali)Francisco Morfín Otero (Filosofo)Arturo Anguiano Orozco (Sociologo)Carlos Aguirre Rojas (dottorato in Economia)Pablo Fernández Christlieb (Psicologo)Rodolfo Suárez Molinar (Filosofo).Leonel Rosales García, Monel (musicista di Panteón Rococó)Rodrigo Joel Bonilla Pineda, Gorri (musicista di Panteón Rococó)Marco Antonio Huerta Heredia, Tanis (musicista di Panteón Rococó)Rolando Ortega, Roco Pachukote,(musicista)Francisco Arturo Barrios Martínez,el Mastuerzo (musicista)Panteón Rococó (musicisti)Carlos González García (laurea inDiritto). Queste persone, insieme ad altre che sono state contattate, fanno partedell'Associazione Civile "LLEGÓ LAHORA DEL FLORECIMIENTO DE LOS PUEBLOS", istanza necessaria per avviareil percorso di registrazione della candidatura di colei che, affettuosamente econ rispetto, chiamiamo "Marich

mercoledì 28 giugno 2017

Paulina Fernandez: La proposta dell’EZLN-CNI non divide, mette allo scoperto i partiti politici.

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La proposta dell'EZLN-CNI non divide, mette allo scoperto i partiti politici.
Intervento di Paulina Fernandez che merita lettura: https://chiapasbg.com/2017/06/28/paulina-fernandez/

La proposta del CNI-EZLN di nominare un Consiglio Indigeno di Governo e una portavoce donna candidata alla presidenza del Messico nel 2018 non vuole andare contro ai "partiti di sinistra" che aspirano a "prendere il potere" a quelli di sopra, glielo lasciano!  Ma vuole esercitare il potere che hanno quelli in basso quando sono organizzati.

Traduzione "Maribel" - Bergamo



Mail priva di virus. www.avast.com

mercoledì 21 giugno 2017

Fwd: ***SPAM*** [Ezln-it] LETTERA DEL MOVIMENTO DELLE DONNE DEL KURDISTAN (KOMALÊN JINÊN KURDISTAN) A MARÍA DE JESÚS PATRICIO MARTÍNEZ, PORTAVOCE DEL CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO


Data: 21/giu/2017 13:34
 LETTERA DEL MOVIMENTO DELLE DONNE DEL KURDISTAN (KOMALÊN JINÊN KURDISTAN) A MARÍA DE JESÚS PATRICIO MARTÍNEZ, PORTAVOCE DEL CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO


Alla compagna María de Jesús Patricio Martínez, rappresentante della volontà del popolo indigeno del Messico e del Congresso Nazionale Indigeno.

In primo luogo, vogliamo mandare alla nostra sorella messicana il nostro più profondo rispetto e il nostro saluto rivoluzionario dalle montagne del Kurdistan fino alle catene montuose della Sierra Madre oltreoceano. Nonostante i fiumi, le montagne, i deserti, le valli, i canyon e i mari che ci separano, siamo fratelli e sorelle indigene, non importa in che parte del mondo stiamo. La nostra lotta, la nostra resistenza contro l’occupazione e il colonialismo, il nostro sogno per una vita libera è comune e in questo senso, come Movimento di Liberazione del Kurdistan, dichiariamo che consideriamo la lotta per l’autodeterminazione, l’auto-amministrazione e l’autodifesa dei popoli indigeni del Messico organizzati nel Congresso Nazionale Indigeno (CNI) come nostra e la sosteniamo basandoci sui principi della solidarietà rivoluzionaria. I popoli indigeni sono le vene attraverso le quali i principi e i valori culturali e sociali dell’umanità vengono trasmessi dai primi momenti della socializzazione fino ai giorni nostri. Senza dubbio nessun popolo è superiore ad un altro, ma in un momento in cui la modernità capitalista vuole distruggere ogni valore collettivo, i popoli indigeni sono la dimostrazione del tessuto sociale di tutta l’umanità. Migliaia di anni di memoria collettiva risorgono nelle nostre canzoni, nei nostri rituali, nelle nostre preghiere, nei nostri tatuaggi, nelle nostre danze e nelle nostre tradizioni. La lotta per un’identità propria, contro i tentativi della modernità capitalista di cancellare le radici e la memoria dei nostri popoli, si trasforma quindi nella più preziosa delle resistenze. Sia in America Latina che in Kurdistan, le donne guidano questa resistenza. Nei nostri paesi, che sono stati le culle di migliaia di anni di cultura della dea madre, la donna e la vita, la donna e la libertà, la donna e la terra, la donna e la natura sono indissolubilmente vincolate.

In Kurdistan esprimiamo questa realtà con il nostro motto “Jin Jîyan Azadî”, che significa “Donna Vita Libertà”. Il corpo e l’anima della donna sono il riflesso dell’universo sulla terra. Migliaia di anni fa, durante la Rivoluzione Neolitica, furono le donne tramite la loro organizzazione sociale a guidare tutti i cambiamenti che resero possibile lacoltivazione della terra e l’inizio di una vita sedentaria in armonia con la natura. Questa è la ragione per la quale la civilizzazione patriarcale dello stato, che si è manifestata sotto forma di una controrivoluzione basata sul dominio, sullo sfruttamento e l’occupazione, ha schiavizzato innanzitutto le donne. Parallelamente al dominio delle donne è andato accelerando il dominio della natura. È stato attraverso il dominio della prima natura che è nata la seconda, entrambe sono state trasformate nelle pinze che la modernità capitalista ha usato per spremere con forza la società storica e poterla così distruggere. Il dominio attuale esercitato contro i nostri popoli è il risultato di questa mentalità. La resistenza nata in nome dell’autogoverno, dell’autodeterminazione e dell’autodifesa, rappresenta quindi la lotta più importante che possa essere esercitata per la libertà.

Noi in Kurdistan abbiamo sviluppato la nostra difesa contro le forze capitaliste moderne e gli attacchi degli stati colonialisti che occupano il nostro territorio, illuminati dalle lotte dei popoli indigeni dell’America Latina. Vogliamo che sappiate che riceviamo un’ispirazione costante e speciale dalle vostre esperienze di autogoverno, di buon governo e di comunitarismo. Speriamo che le nostre esperienze e i nostri successi nella lotta rappresentino allo stesso modo, anche per voi, delle fonti d’ispirazione. Una delle principali conquiste del nostro movimento è l’uguaglianza di partecipazione e di rappresentanza delle donne. È il risultato di grandi sacrifici e lotte intense portate avanti dalle donne, ma alla fine abbiamo ottenuto la nostra partecipazione paritaria in tutti gli organi decisionali. Non come individui, ma come rappresentanti della volontà organizzata e collettiva del Movimento di Liberazione delle Donne del Kurdistan, stiamo prendendo il nostro posto in ogni aspetto della lotta. Con il nostro sistema di co-presidenze, stabilite dal basso verso l’alto, rappresentiamo la volontà delle donne in ogni decisione e sviluppiamo una politica democratica contro le forme centralizzate e patriarcali della politica tradizionale. Ma per questo è stato necessario diventare definitivamente una forza organizzata. Essere organizzate è il criterio più importante per raggiungere la vittoria. Nella misura in cui saremo organizzate, riusciremo a resistere contro il sistema colonialista e dominante e di costruire la nostra alternativa di governo. In tal senso, l’organizzazione è la nostra arma principale di autodifesa. In passato molti popoli e movimenti non sono riusciti ad ottenere i risultati sperati perché non erano sufficientementeorganizzati. Non è stato possibile trasformare alcuni momenti storici in grandi vittorie proprio per questa mancanza di organizzazione. Forse non è stato capito fino in fondo il significato di questo fatto, ma oggi siamo in un’altra epoca. Ci troviamo di fronte al dovere di moltiplicare i nostri sforzi per aumentare il livello di organizzazione di fronte a questa nuova opportunità di vittoria, in un momento in cui il sistema capitalista moderno sta attraversando una profonda crisi nei suoi aspetti più determinanti. La storia ci chiede questo. Voi come Congresso Nazionale Indigeno siete stati capaci di riconoscere questa realtà, dichiarando le elezioni presidenziali in Messico come un’istanza chiave nel processo che porterà a un aumento del vostro livello di organizzazione.

Come Movimento di Liberazione delle Donne del Kurdistan vogliamo esprimere il nostro sostegno a questa decisione, basandoci sulla convinzione che questo obiettivo sarà raggiunto e portato a un livello ancor più alto a partire da queste elezioni e dalle strategie sviluppate a tal proposito. Il nostro leader Abdullah Öcalan, che dal 1999 è incarcerato in durissime condizioni di isolamento dallo stato colonialista turco, ha fatto un’analisi molto importante rispetto a tutto ciò verso la fine del XX secolo. Il nostro leader Apo, ha previsto che il XXI secolo sarebbe stato il secolo della liberazione delle donne se noi come tali fossimo state capaci di crescere e determinare i nostri modi e meccanismi di organizzazione. La ragione di questa conclusione è l’evidente crisi strutturale del sistema patriarcale, basato sulla nostra schiavitù. Il sistema patriarcale pretende di superare questa crisi aumentando i suoi attacchi contro le donne fino a portarli al livello di una guerra sistematica. Concentrando i suoi attacchi contro le donne di tutto il mondo con mezzi e metodi diversi, il sistema cerca di spezzare il cammino che abbiamo inaugurato verso la liberazione. Gli assassinii delle donne nel vostro paese hanno raggiunto il livello di un genocidio e le uccisioni di leader donne in America Latina sono indicatori ancor più concreti di questa realtà.

Vogliamo che sappiate che consideriamo tutte le donne e le leader dei popoli indigeni che sono state assassinate dalle braccia che agiscono per il sistema dominante, come nostre martiri e lottiamo anche per far diventare realtà i loro sogni e le loro speranze. Per noi i martiri non muoiono. In loro troviamo la forza e loro rinascono in ogni lotta che iniziamo. In questo contesto, la decisione del popolo indigeno messicano di nominare una compagna come rappresentante della propria volontà e farne la propria candidata alle prossime elezioni presidenziali, è molto significativa. A tal proposito, la compagna Marichuy non è solo la portavoce degli indigeni del Messico, ma allo stesso tempo di tutte le donne del mondo. Consideriamo molto importante e preziosa la candidatura della compagna Marichuy come rappresentante dei popoli negati, delle donne schiavizzate e delle migliaia di anni di saggezza ancestrale che la modernità capitalista vuole far sparire.

Come Movimento di Liberazione delle Donne del Kurdistan dichiariamo tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà alla compagna e al Congresso Nazionale Indigeno, non solo in questo momento di congiuntura elettorale, ma per tutta la lotta che il suo Movimento sta portando avanti. Sappiamo che non è rilevante di per sé il risultato delle elezioni, visto che è solo uno dei sentieri che i popoli indigeni del Messico hanno aperto in questo processo e in questa fase particolare della lotta. In questo senso la vittoria è già data. Perché il sistema capitalista moderno si alimenta delle divisioni delle forze e della disorganizzazione dei popoli e della società che vuole dominare; voi però avete già costruito il terreno per il successo formando la vostra unità organizzata. D’ora in avanti è importante non perdere di vista questo obiettivo, che non è altro che quello di crescere organizzandosi. Il vostro successo sarà il nostro. La nostra lotta è la vostra. Siamo il popolo fratello delle montagne che sono nate dalle stesse acque profonde. Persino dalle nostre lingue diverse condividiamo gli stessi sogni, ci innamoriamo delle stesse utopie e resistiamo in onore dello stesso amore. Da qui vi mandiamo tutta la forza necessaria ad affrontare questa nuova tappa, vi salutiamo con i nostri sentimenti rivoluzionari più genuini e vi abbracciamo con tutta la nostra solidarietà e tutto il nostro cameratismo.

Viva la fratellanza dei Popoli!

Viva l’Internazionalismo Rivoluzionario!

Donna Vita Libertà! Jin Jîyan Azadî

Coordinamento del Movimento delle Donne del Kurdistan Komalên Jinên Kurdistan (KJK)

7 giugno 2017

Traduzione a cura di 20zln

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