giovedì 29 dicembre 2016

SupGaleano: La colpa è del fiore

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 29/dic/2016 12:47
Oggetto: [Ezln-it] SupGaleano: La colpa è del fiore
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

domenica 25 dicembre 2016

Fwd: [Ezln-it] Programma delle attività dell'incontro L@s Zapatistas e le ConScienze per l'Umanit

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 25/dic/2016 16:49
Oggetto: [Ezln-it] Programma delle attività dell'incontro L@s Zapatistas e le ConScienze per l'Umanit
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Programma delle attività dell'incontro
>
> L@s Zapatistas e le ConScienze per l'Umanità
>
> CIDECI-Unitierra. San Cristóbal de Las Casas, Chiapas,Messico
>
>
>  
> 26dicembre
>
> Dalle10.00 alle 11.00 Inaugurazione. Parole del Subcomandante Insurgente Moisés anome delle donne, uomini, bambini e anziani dell'EZLN
>
>
>  
> SessioneGenerale. Parteciperanno:
>
> Biol.Adriana Raquel Aguilar Melo: "L'accademia può essere escludente, ma la scienzapuò essere un bene comune?
>
> Dr.Marco Antonio Sánchez Ramos: "Sisifo e la scienza""
>
> Dr.Tonatiuh Matos Chassin: "Una Legge Fondamentale per il progresso di unanazione"
>
> Fis.Eduardo Vizcaya Xilotl: "(Meta)scienze, utopie e distopie"
>
> Prof.Luis Malaret e Profra. Diana Rocheleau: "Ecologia dal basso"
>
> Dr.Iván Alejandro Velasco-Dávalos: "A chi serve la scienza? Visione collettivasull'importanza della volgarizzazione delle arti e delle scienze in manieracongiunta"
>
> L'alchimistaSupGaleano: "Alcune Domande alle Scienze"
>
>
>  
> 27dicembre
>
> SessioneGenerale. Participeranno:
>
> Fis.Alejo Stark: "Il ruolo delle scienze nella trasformazione del mondo "
>
> Dr.Claudio Martínez Debat: "Biologia e Biotecnologia, al servizio di chi sono?"
>
> Postulantedel Dr. Luis Fernando Santis Espinosa: "La schiavitù della Scienza. Il mercatonazionale delle risorse naturali e le loro privatizzazioni"
>
> Dott.ssa.Kristen Vogeler: "Pensieri sulla relazione tra scienza e costumi"
>
> Dott.ssa.Mariana Benítez Keinrad: "Alcune riflessioni sulla scienza dal cubicolo di unabiologa dello sviluppo"

sabato 17 dicembre 2016

Fwd: [Ezln-it] Informativa sull’Incontro “Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l’Umanità”.

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 16/dic/2016 17:01
Oggetto: [Ezln-it] Informativa sull'Incontro "Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l'Umanità".
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

>
>
>
>  Informativa sull'Incontro"Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l'Umanità".Subcomandante InsurgenteMoisés  ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALEMESSICO 15 dicembre 2016Alla comunitàscientifica del Messico e del mondo:Alla Sexta Nazionalee Internazionale:   Vi mandiamo i nostri saluti. Vi informiamo dicome sta procedendo l'Incontro "Le/Gli Zapatisti e le ConScienzeper l'Umanità" che si svolgerà presso il CIDECI-UniTierra di San Cristóbalde Las Casas, Chiapas, dal 25 dicembre 2016 al 4 gennaio 2017.  1.- Alladata del 12 dicembre 2016 hanno confermato la loro partecipazione 82 scienziatee scienziati dei seguenti paesi:Germania,
>  Canada,
>  Cile,
>  USA,
>  Stato Spagnolo,
>  Israele,
>  Paraguay,
> Regno Unito,
>  Uruguay,
>  Brasile,
>  Messico (Bassa California, Campeche, Città del Messico, Estado de México, Jalisco, Morelos, Oaxaca, Puebla, Querétaro, San Luis Potosí).
> 2.- I loroambiti di competenza sono: Teoria dei campi quantistici,  Matematica,  Vulcanologia.  Astrofisica,  Astronomia,  Cosmologia,  Fusione nucleare,  Genetica,  Microbiologia,  Geofisica,  Fisica statistica,  Ottica,  Bioetica,  Biofisica,  Biologia evolutiva,  Biologia marina,  Biologia molecolare,  Biochimica,  Biotecnologia,  Fisiologia e Biofisica delle cellule eccitabili,  Fotochimica solare,  Mutazione genetica e inquinamento ambientale,  Genomica dei microorganismi,  Origine ed evoluzione della vita,  Sistemi Complessi,  Sistemi e Controllo Intelligenti,Ricerca Biomedica,  Neurobiologia,  Neuroscienze,  Neuroimmunologia,  Idrocoltura e conservazione dei sistemi acquatici,   Agroecologia,  Risparmio energetico,  Scienza e Tecnologia degli Alimenti,  Scienze dell'energia,  Scienze della Nutrizione,  Comportamento e comunicazione animale,  Conservazione della biodiversità,  Cure palliative,  Pediatria,  Ecologia comportamentale e della conservazione,  Ecologia evolutiva dei microrganismi,  Ecologia marina,  Ecologia teorica,   Ecologia ed agroecologia,  Energie Rinnovabili,  Ingegneria energetica,  Ingegneria idrologica,  Ingegneria chimica ambientale,  Ingegneria chimica,  Separazione magnetica dei minerali.3.- Il 25 dicembre2016 è il giorno della registrazione delle/degli scienziat@ e degli assistenti.Le attività iniziano il 26 dicembre alle ore 10:00 e terminano il giorno 4gennaio 2017 alle ore 18:00. Ci sarà un'interruzione nei giorni 31 dicembre2016 e 1° gennaio 2017.4.- L'indirizzodi posta elettronica per registrarsi come escucha-videnteè: conCIENCIAS@ezln.org.mx5.- Comealunn@ parteciperanno 200 tra donne, uomini, bambini ed anziani basi di appoggiozapatiste di lingua Tzeltal, Tzotzil, Tojolabal, Chol, Zoque, Mame e meticcia. Solamentele/gli alunni@ zapatisti potranno interpellare le/gli scienziat@.6.- L'incontroavrà sessioni generali, incontri divulgativi e laboratori.P

domenica 4 dicembre 2016

Fwd: [Ezln-it] NONOSTANTE LE AGGRESSIONI, LA CONSULTAZIONE PROCEDE

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 04/dic/2016 16:27
Oggetto: [Ezln-it] NONOSTANTE LE AGGRESSIONI, LA CONSULTAZIONE PROCEDE
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> NONOSTANTE LEAGGRESSIONI, LA CONSULTAZIONE PROCEDE
>
>
>  
> COMUNICATO CONGIUNTODEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO E DELL'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONENAZIONALE
>
> 2dicembre 2016
>
> ALPOPOLO DEL MESSICO:
>
> AIPOPOLI DEL MONDO:
>
> AIMEZZI DI COMUNICAZIONE LIBERI:
>
> Sonograndi i passi dei nostri popoli, sono saggi quando sono collettivi, e ilCongresso Nazionale Indigeno ricorre con il suo attento udito per ascoltarcinel pensiero di ciò che siamo, la parola e gli accordi del V CNI, mentreproseguiamo in assemblea permanente, percorrendo in questi momenti tutti gliangoli del nostro paese, il Messico.
>
> Lanostra assemblea permanente sorge e avviene nei popoli, nazioni e tribù ditutte le lingue che parla il Congresso Nazionale Indigeno, in grandi e piccoleassemblee, in riunioni di consigli comunali, in riflessioni profonde difamiglie disperse, in forum regionali e in luoghi di cerimonie sacre. Con leparole collettive concludiamo una volta di più che è l'ora dei popoli e chetremi nei suoi centri la terra.
>
> Edè tanta la paura dei potenti, delle imprese estrattive, dei militari, deinarcoparamilitari, che la nostra consultazione sta venendo aggredita eminacciata dove i nostri popoli si stanno riunendo per discutere e decidere ipassi da fare come CNI, ragione per cui denunciamo:
>
> –Che nella comunità indigena nahua di Santa María Ostula, Michoacán, c'è unarecrudescenza delle aggressioni narcoparamilitari da parte del cartello deicavalieri templari, che attraverso una carta firmata in data 19 novembre 2016,la stessa data in cui un'assemblea regionale discuteva nella costa michoacanale risoluzioni della prima tappa del V CNI, minacciano di fare "un repulisti"di chi partecipi a mobilitazioni insieme ai comandanti della poliziacomunitaria.
>
> –Che i compagni che per accordo dell'assemblea del V CNI nel mese di ottobre2016 si sono sparpagliati in diverse geografie del paese in cui i popolioriginari hanno voluto dialogare con delegate e delegati di altri popolirispetto alla nostra proposta politica, sono stati vittime di aggressioni eminacce da parte di bande di delinquenti o di sconosciuti, come l'incendio diabitazioni nei loro luoghi di origine, o aggressioni di altri veicoli percercare di farli uscire dalle strade che devono percorrere.
>
> –Che mentre le imprese straniere pretendono di impadronirsi di 12 pozzipetroliferi nel territorio Zoque del nord del Chiapas, il passato 23 novembre2016 un gruppo di uomini armati, che si sono fatti passare per professori delgoverno e con il benestare del Sottosegretario dell'Educazione Federalizzatadel Chiapas, Eduardo Campos Martínez, e del capo, Delfino Alegría García, hasequestrato un gruppo di professori indigeni del Coordinamento Nazionale deiLavoratori dell'Educazione (CNTE) della zona nord del Chiapas, oltre ad avereattaccato con armi ad alto potenziale gli spazi esterni dell'ufficio dellaSegreteria di Educazione

domenica 27 novembre 2016

Fwd: [Ezln-it] Convocazione alla Seconda Tappa del V Congresso NazionaleIndigeno

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 27/nov/2016 15:05
Oggetto: [Ezln-it] Convocazione alla Seconda Tappa del V Congresso NazionaleIndigeno
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> CONVOCAZIONE ALLASECONDA TAPPA DEL V CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
>
>
>  
> Considerato che:1.     Nella prima tappa del V CongressoNazionale Indigeno abbiamo analizzato e discusso a fondo i diversi aspettidella guerra capitalista contro i nostri popoli, concordando che è urgentefermare la depredazione, la distruzione, il disprezzo, l'oblio e la morte a cuihanno sottoposto i nostri popoli, nella speranza che finiscano le resistenzeindividuali e collettive e che la nostra patria non sia a disposizione deicapitalisti che governano questo paese e questo mondo.
>
> 2.     Che è urgente lottare e compierepassi contundenti passando all'offensiva insieme ai popoli della campagna edella città, indigeni e non indigeni, per costruire dal basso una nuova nazione.
>
> 3.     Che abbiamo deciso di mantenerci inassemblea permanente mentre sono a consulta in ognuna delle nostre geografie ledecisioni raggiunte i giorni dal 9 al 14 di ottobre del 2016 rispetto allaformazione di un Consiglio Indigeno di Governo che sia rappresentato da unadonna indigena, delegata del CNI e che partecipi al processo elettoraledell'anno 2018 per la presidenza del Messico. CONVOCHIAMO ALLA
>
> SECONDA TAPPA DEL V CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
>
> Che si terrài giorni 29, 30 e 31 dicembre 2016 presso il CIDECI- UNITIERRA, San Cristóbal delas Casas, Chiapas, ed il 1° gennaio 2017 nel caracol zapatista di Oventik eche avrà carattere RISOLUTIVO, riguardo agli accordi raggiunti nella primatappa del V Congresso Nazionale Indigeno ed i consensi ottenuti in questaseconda tappa, nell'ordine seguente.
>
>  29 dicembre:a)    Arrivo delle commissioni del CNI eregistrazione
>
> b)    Cerimonia di apertura delle attività
>
>  30 dicembre:Discussionein sessione plenaria a porte chiuse:
>
> a)    Installazione della seconda tappadel V CNI
>
> b)    Relazione dei risultati della consultainterna a carico della commissione nominata a tale scopo.
>
> c)     Valutazione dei risultati dellaconsulta interna ai tavoli di lavoro.
>
> d)    Strada da seguire da parte del CNI difronte alla depredazione, repressione, disprezzo e sfruttamento capitalista edil rafforzamento delle nostre resistenze e ribellioni.
>
> e)    I passi per la costituzione di unConsiglio Indigeno di Governo per il Messico.
>
>  
>
> 31 dicembre:
>
> Continuazionedella discussione dei tavoli di lavoro.
>

domenica 20 novembre 2016

EZLN: UNA STORIA PER CERCARE DI CAPIRE

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 19/nov/2016 13:05
Oggetto: [Ezln-it] EZLN: UNA STORIA PER CERCARE DI CAPIRE
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Gli zapatisti spiegano l'intera genesi della proposta di candidare una donna indigena del CNI. A quien corresponda: Leggetelo.
>
> UNA STORIA PER CERCAREDI CAPIRE
>
> 17 novembre 2016
>
> Alla Sexta nazionalee internazionale:
>
> A chi simpatizzae sostiene la lotta dei popoli originari:
>
> A chi è anticapitalista:
>
> Compagne, compagni,compagnei:
>
> Sorelle e fratelli:
>
> Questo estesotesto lo abbiamo fatto insieme io e il Subcomandante Insurgente Moisés, portavocee attuale capo dell'EZLN, consultandoci su alcuni dettagli con alcune delle e deiComandanti della delegazione zapatista che ha assistito alla prima tappa del V CongressoNazionale Indigeno.
>
> Sebbene in questa,come in altre occasioni, spetta a me la redazione, è il Subcomandante InsurgenteMoisés a leggere, aggiungere o togliere, approvare o rifiutare non solo questo testo,ma tutti quelli che compaiono alla luce pubblica come autentici dell'EZLN. Non pochevolte, lungo questi scritti, userò il primo pronome singolare. La ragione di ciòsi capirà più avanti. Sebbene la destinataria principale di queste linee sia laSexta, abbiamo deciso di ampliare i suoi destinatari a chi, senza essere né starecon noi, ha le stesse inquietudini e un analogo impegno. Ecco:
>
> -*-
>
> NEMMENO I NOSTRIINCUBI
>
> Alcuni anni fa,la creatività e l'ingegno di qualche collettivo della Sexta produsse una frase che,con il passare del tempo, venne attribuita allo zapatismo. Sapete bene che siamocontro al copyright, ma non siamo soliti attribuirci né parole né azioni che nonsiano nostre. Senza dubbio, sebbene non ne siamo gli autori, la sentenza riflettein parte il nostro sentire come zapatisti che siamo.
>
> Inalberata dallaSexta contro chi, con grossolani ricatti e minacce, attaccava (come ora) lo scetticismodinanzi al "potere" delle urne elettorali istituzionali, la frase va più in là edefinisce i limiti e le carenze di una forma di lotta, quella elettorale:
>
> "I nostri sogni non entrano nelle vostre urne", si diceva e si dice.
>
> Noi come zapatistee zapatisti che siamo la sottoscrivemmo allora… e la sottoscriviamo ora. Ha la virtùdi dire molto con poche parole (un'arte oramai dimenticata). Ma, da questo latodel passamontagna, dal nostro essere ciò che siamo, aggiungiamo: "nemmeno i nostriincubi".
>
> Certo, avremmopotuto metterci "e nemmeno le nostre e i nostri morti", ma risulta che, in questitempi grami, il dolore si è espans

sabato 29 ottobre 2016

Calendario Pproseguimento 5 CNI e Incontro Gli Zapatisti e le ConScienze per l'Umanità

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 29/ott/2016 10:37
Oggetto: [Ezln-it] EZLN: Calendario Pproseguimento 5 CNI e Incontro Gli Zapatisti e le ConScienze per l'Umanità
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Calendariodel proseguimento del 5º Congresso del CNI e dell'Incontro "Le/Gli Zapatisti e leConScienze per l'Umanità"
>
>
> ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
> MESSICO
>
> 26 ottobre 2016
>
>
> Alle/AgliScienziat@ invitat@ ed ai partecipanti all'Incontro "Le/Gli Zapatisti e le ConScienze per l'Umanità":
>
> Allecompagne, compagni, compañeroas della Sexta Nazionale e Internazionale:
>
> Sorelle efratelli:
>
> Vi mandiamo i nostri saluti. Vi scriviamo percomunicarvi quanto segue:
>
>
> Primo - Suindicazione del Congresso Nazionale Indigeno, che in questo momento staconsultando comunità, tribù, nazioni e popoli originari di tutto il Messico, ela proposta emanata dalla prima tappa del Quinto Congresso, vi informiamo che l'assemblea permanente del CNI sireinstallerà il giorno 29 dicembre 2016, presso il CIDECI-UNITIERRA di SanCristóbal de Las Casas, Chiapas.
>
> Il CNI si riunirà in tavoli di lavoro i giorni 30 e 31 dicembre delpresente anno. In quei tavoli, o prima se così lo disporrà il CNI, sirenderanno noti i risultati della consultazione. Il giorno primo gennaio 2017l'assemblea plenaria si terrà in Oventik, Chiapas, Messico, dove si prenderannoaccordi, se ci saranno.
>
> Le compagnee compagni delle comunità, tribù, nazioni e popoli originari che incorporano ilCongresso Nazionale Indigeno, ci informano che hanno problemi economici perraggiungere detta riunione, e per questo chiedono l'aiuto solidale della Sexta nazionale e internazionale e diogni persona onesta che voglia appoggiare in questo senso. Per questo, le/icompas del CNI chiedono di contattarli direttamente al seguente indirizzo diposta elettronica: info@congresonacionalindigena.org
>
> Verrà quindiindicato dove e come mandare il vostro sostegno.
>
> Ovviamente,se pensate che riunendosi, pensando e decidendo collettivamente i loro passi edil loro destino, le/i compas del CNI fanno il gioco della destra e pregiudicanol'avanzata i-n-a-r-r-e-s-t-a-b-i-l-e della sinistra istituzionale, potete darel'aiuto a condizione che vi obbediscano, o accompagnare il vostro contributocon qualcosa come: "vi dò questi 2pesos, ma non lasciatevi ingannare e manipolare da quella faccia di straccio".
>
> O potetesoltanto dare il vostro supporto e, come tutt@ noi, cercare di imparare da loro. Secondo – Con l'occasione vi confermiamoinoltre che l'Incontro "Le/Gli Zapatisti e le ConScienze per l'Umanità" si terrà nei giornie luoghi già annunciati:
>
> Dal 25 dicembre2016 al 4 gennaio 2017 nelle strutture del CIDECI-UNTIERRA a

lunedì 24 ottobre 2016

H. Navarro - L'EZLN, il CNI e le elezioni

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 25/ott/2016 08:21
Oggetto: [Ezln-it] L.H. Navarro - L'EZLN, il CNI e le elezioni
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> L'EZLN, il CNI e le elezioniLuis Hernández Navarro – La Jornada 18 ottobre 2016L'EZLN ed il CNI hanno concordato di consultare i villaggi e le comunità a proposito della candidatura di una donna indigena alla Presidenza della Repubblica per le elezioni del 2018. La decisione ha sollevato una polemica enorme. Alcuni vedono in questa scelta una svolta di 180 gradi della sua linea d'azione. Altri, il suo ingresso in politica. Altri ancora, una manovra per la formazione di una coalizione contro Andrés Manuel López Obrador.Queste tre opinioni sono, oltre che sbagliate, pregiudizievoli. Si basano sulla disinformazione e su uno schema di analisi che ha come punto di partenza: chi non è con me, è contro di me. Questi punti di vista ignorano la storia e la traiettoria politica, sia dell'EZLN sia delle organizzazioni indigene che fanno parte del CNI.Fin da quando l'EZLN è emerso nella vita pubblica, non è mai stata una forza astensionista. Non ha incitato né all'astensione né al boicottaggio delle elezioni, ma all'organizzazione e alla lotta. E, almeno in un'occasione, ha promosso il voto per un candidato.Nelle elezioni presidenziali del 21 agosto 1994, invitó a votare contro il PRI, come parte della sua lotta contro il sistema partitico di stato e del presidenzialismo. Inoltre, il 15 maggio dello stesso anno, a Guadalupe Tepeyac, le basi zapatiste e il subcomandante Marcos ricevettero il candidato del PRD, Cuauhtémoc Cárdenas e il suo entourage. I ribelli li accolsero e riconobbero che l'allora candidato li aveva ascoltati con attenzione e rispetto. Tra l'altro, criticarono il sol azteca.Pochi giorni dopo, tramite la Seconda Dichiarazione della Selva Lacandona, convocarono "una Convenzione Nazionale Democratica che emani un governo provvisorio o di transizione, attraverso le dimissioni dell'Esecutivo federale o per via elettorale". Segnalarono successivamente che il processo avrebbe dovuto portare alla stesura di una nuova Costituzione e allo svolgimento di nuove elezioni.Ben presto, l'EZLN sostenne la candidatura del giornalista Amado Avendaño, in quanto membro della società civile, come governatore del Chiapas. E, dopo la truffa elettorale che impedì il suo trionfo, lo riconobbe come governatore ribelle e lo trattò come tale.Alla fine del 2005 gli zapatisti promossero l'organizzazione di un grande movimento nazionale per trasformare le relazioni sociali, sviluppare un programma di lotta nazionale e creare una nuova costituzione politica. In questo contesto, inaugurarono l'altra campagna, un'iniziativa di politica popolare dal basso e a sinistra, indipendente dai partiti politici ufficiali, di stampo anticapitalista.Anche se l'altra campagna non mai incitato ad astenersi o a boicottare le elezioni, ha criticato aspramente i candidati dei tre principali partiti politici, tra cui Andrés Manuel López Obrador. Con l'avvicinarsi delle elezioni del 2 luglio 2006, a seguito della repressione di San Salvador Atenco (3 e 4 maggio dello stesso anno) che cambió le dinamiche di quest'iniziativa politica, con una cerimonia al cinema Rivoluzione di Città del Messico, il subcomandante Marcos si oppose personalmente a mettere in discussione chi aveva intenzione di votare. "Chi vuole votare, che voti", disse in quell'occasione.Gli zapatisti sono stati considerati responsabili per il risultato finale delle elezioni del 2006 e addirittura per la frode che strappò la vittoria alle urne di Andrés Manuel López Obrador. Pochi giorni fa, il leader di Morena ha dichiarato che in quei giorni, l'EZLN e la chiesa progressista invitarono a non votare per lui (cosa che non è mai successa), contribuendo indirettamente a rubargli le elezioni. Da allora, il dibattito è stato aspro e intenso e non ha cessato di esserlo, nonostante siano passati più di 10 anni.Per anni, la posizione degli zapatisti non è cambiata. Ciò è stato confermato dal subcomandante Moisés nel comunicato intitolato "sulle elezioni: organizzarsi" datato aprile 2015, in cui avverte: "In questi giorni, come ogni volta che avviene questa cos

domenica 23 ottobre 2016

Fwd: [Ezln-it] Juan Villoro:Una indigena alla presidenza

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Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 23/ott/2016 16:16
Oggetto: [Ezln-it] Juan Villoro:Una indigena alla presidenza
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Una indigena alla presidenza
>
> Gli zapatisti tornanonell'arena nazionale e la loro candidata cercherà qualcosa di più importanteche vincere una carica: impedire che il paese escluda chi l'ha fondato.
>
> JUAN VILLORO
>
> 22 ottobre 2016
> La democrazia è più un'aspirazione che una realtà, soprattutto in Messico.Per sette decenni abbiamo eletto il candidato del Partito Ufficiale. Quandofinalmente ci sono state elezioni trasparenti e controllate, ha vinto ilpeggiore. Ai tempi del PRI, le elezioni erano come un ippodromo dove vinceva unsolo cavallo. A partire dall'alternanza del 2000, siamo passati ad un ippodromoal rovescio, dove vince il più lento. Fallo del sistema o degli elettori? Tantotempo a diffidare dei risultati fa sì che votiamo per sbaglio?
>
> La risposta è meno esoterica di ciò che sembra. Oggi abbiamo dieci partitipolitici pronti ad usufruire di una delle più stimolanti"opportunità" del XXI° secolo, l'amministrazione dei conflitti.Perché risolvere problemi se possono essere industrializzati? Il Partito Verdeè quello che ha capito più di tutti l'affare: può essere multato di 40 milionidi dollari senza che questo limiti la sua azione; al contrario, è un incentivoa mantenere la cattiva condotta concessagli dal 7% dei suffragi.
>
> Con una somma annuale di 250 milioni di dollari per campagne e speseordinarie, i partiti sono un enorme affare. Questa cifra non viene sottoposta acontrolli esterni: i beneficiari l'assegnano a se stessi. L'ideologia cheunisce tutti i partiti è quella della kermesse. Chi ha più biglietti dellalotteria, vince più premi.
>
> Non è necessario nominare persone impeccabili: Guillermo Padrés del PAN eJavier Duarte del PRI, che ora sono latitanti, sono stati eletti governatori.
>
> Che ruolo gioca la sinistra nella partitocrazia? Il PRD non è alieno allacorruzione né all'impunità. Sotto il suo governo si sono commessi atrocità comela sparizione forzata dei 43 studenti della Scuola normale in Guerrero o lefosse comuni di Tetelcingo, Morelos. L'altro partito di sinistra, Morena, hacredenziali più pulite perché ha governato di meno, ma presenta già casi comequello di Pedro Pablo de Atuñano, subordinato di Ricardo Monreal, delegato diCuauhtémoc, che è stato arrestato con 600 mila pesos in contanti. LópezObrador, leader di Morena, è un caudillo di vecchio stampo alieno airinnovamenti liberali. Notevole nel contestare, possiede scarse qualità distatista. Il suo fallimento è così evidente che la sua presenza si spiega solo conla povertà degli altri candidati. Nel 2006 rappresentò una speranza, nel 2012fu l'opzione del "meno peggio", ora, sull'altare della vittoria,promette l'amnistia per i corrotti.
>
> In questo desolante contesto, il Congresso Nazionale Indigeno e glizapatisti hanno annunciato che lanceranno una donna come candidata indipendentealle elezioni del 2018. Questo in qualche modo vulnera la volontà dell'EZLN dimantenersi al margine della conquista del potere. "Per noi, niente" èla loro consegna. Ci troviamo di fronte ad un gesto simbolico, sorto dalladegna rabbia di rimanere al margine delle grandi decisioni del paese.
>

Re: [Ezln-it] Sub Galeano: Domande senza risposte, risposte senza domande, consigli su consigli.

Il 23/ott/2016 11:14 Annamaria <maribel_1994@yahoo.it> ha scritto:
>
> Domande senza risposte, risposte senza domande, consigli su consigli.
> (note prese dal quaderno di appunti del Gatto-Cane)20 ottobre 2016
> A chi di dovere:
> Domande senza risposte:
> - Ed anche per le donne assassinate per il "grave" reato di essere donne, ci sarà scherno, disprezzo e l'accusa, per il fatto di esigere che cessino le aggressioni e col loro sangue inserire il tema nell'agenda non solo nazionale, ma mondiale, di fare il gioco della destra? Perché non stanno morendo, le stanno ammazzando. E se si rifiutano di accettare che è un problema che si risolve attaccando la corruzione? E se osano dire che l'origine di questo odio assassino sta nel sistema? E se viene loro la strampalata idea di mettere da parte gli uomini nelle decisioni vitali (sì, di vita)? E se decidono di prendere il loro destino nelle proprie mani? Qualcosa, o tutto questo, sarebbe una manovra governativa per impedire che eccetera eccetera?
> - E loas otroas, dovranno sperare che la classe politica posi il suo eminente sguardo su uno dei losabajos più umiliati? Devono rassegnarsi ad essere asesinadoas fino a raggiungere il numero che meriti attenzione? E se si organizzano, e se chiedono rispetto, e se decidono di dire basta al disprezzo che si trasforma in morte? Sarà detto loro che la loro problematica non è prioritaria, che non è politicamente corretta in generale ed in particolare controproducente in una fase elettorale, che devono adeguarsi e non insistere nelle loro rivendicazioni?
> - La chiesa progressista i cui parroci, sorelle e laici toccano con mano, senza intermediari, il dolore, l'angoscia e la disperazione di migranti, di familiari di desaparecid@s, di popoli interi aggrediti, la rabbia per l'impunità, la frustrazione per subire l'ingiustizia fatta legge con la toga, che interesse ha ad amministrare questo dolore a proprio beneficio? Che cosa ci guadagna facendo suo questo dolore, identificandosi con questa rabbia? E se da questa visuale, costruita non solo a fronte di minacce di ogni tipo, ma anche rischiando la vita terrena, vede che non bastano le soluzioni che vengono offerte e lo esprime liberamente e ragionevolmente, dunque, essendo quello che è ed agendo di conseguenza, si oppone ad un cambiamento reale?- Se la sola possibilità di esistenza civile (con diritti ed obblighi) di una donna indigena fa sì che "la terra tremi dalle sue fondamenta", che cosa succederebbe se il suo ascolto e la sua parola percorressero il Messico del basso?
> - A voi che state leggendo, darebbe fastidio vedere ed ascoltare un dibattito tra la Calderona[I] di sopra, con i suoi abiti "tipici" di marche esclusive, ed una donna del basso, indigena di sangue, cultura, lingua e storia? Vi interesserebbe di più ascoltare quello che prometterebbe la Calderona o quello che proporrebbe l'indigena? Non vorreste assistere a questo scontro tra due mondi? Da una parte, non ci sarebbe la donna di sopra, nata e cresciuta con tutte le comodità, educata nel sentimento di superiorità di razza e colore, complice ed erede preferita di uno psicopatico dedito all'alcool e al sangue, rappresentante di una élite che porta alla distruzione totale una Nazione, indicata dal Prepotente come la sua portavoce; mentre dall'altra parte, una donna che, come molte altre, si è formata lavorando e lottando tutti i giorni, a tutte le ore ed in tutti i luoghi, non solo contro un sistema che la opprime come indigena, come lavoratrice e come povera, ma anche come donna che si è scontrata e si scontra contro un sistema fatto ad immagine e somiglianza dei cervelli degli uomini e di non poche donne, che con tutto contro, oggi, senza ancora saperlo, forse dovrà rappresentare non più solo sé stessa, o il suo collettivo, o la sua comunità, tribù, nazione o popolo originario, ma dovrà aspirare a rappresentare milioni di donne differenti per lingua, colore e razza, ma uguali nel dolore e nella ribellione? Da una parte, non ci sarebbe una donna creola, bianca, simbolo dell'oppressione, lo sche

giovedì 20 ottobre 2016

Fwd: [Ezln-it] Magdalena Gomez - EZLN E CNI: audace scommessaorganizzativa

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 20/ott/2016 16:14
Oggetto: [Ezln-it] Magdalena Gomez - EZLN E CNI: audace scommessaorganizzativa
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

>   EZLN E CNI:audace scommessa organizzativaMagdalena GómezAmmetto che risulti luogo comunedefinire audace il progetto organizzativo concordato ed annunciato lo scorso 14ottobre dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ed il CongressoNazionale Indigeno (CNI) nel contesto del Quinto Congresso Nazionale Indigeno edella commemorazione del ventesimo anniversario del CNI. In particolare,trattandosi dell'EZLN, dov'è l'audacia? proprio il giorno in cui entrava invigore il Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord (TLCAN) assestò alsalinismo la sorpresa di un'organizzazione politico-militare,maggioritariamente indigena, che dichiarava guerra al governo per la viaarmata. Allo stupore governativo seguì il messaggio sociale di massa a favoredella pace che obbligò al cessate il fuoco unilaterale decretato da Salinas deGortari a soli 12 giorni dallo scoppio del conflitto. Lo zapatismo seppeascoltare e si unì alla tregua che dura da ormai 22 anni, durante i quali haretto nonostante le innumerevoli provocazioni ed aggressioni. Nel suo cammino,l'EZLN ha promosso molte e diverse iniziative, alcune con più successo dialtre, ma la più rilevante e trionfante è in realtà la costruzione di autonomieche si esprimono nelle giunte di buon governo, da cui è derivata la escuelita zapatista ed il seminario IlPensiero Critico e l'Idra Capitalista.Sono tra coloro che ritengono che,sebbene il capitalismo colpisca allo stesso modo operai, contadini, impiegati,giovani, studenti, maestri tra altre ed altri, è tra i popoli indigeni dove lozapatismo ha tracciato uno spartiacque storico. Da lì promuove una delle lottepiù antisistemiche, questione che di sicuro non è condivisa da settori che lihanno accompagnati. Il comunicato Che tremi nei suoi centri la terra, ineffetti ci colpisce ed obbliga a rifletterlo e ciò non è certamente semplice.La reazione immediata è concentrare l'attenzione sulla possibile partecipazionedell'EZLN e del CNI con una candidatura indipendente guidata da una donnaindigena e ciò appare come un'inspiegabile virata, perché presupponevamo chel'opzione elettorale non era nell'orizzonte di queste forze. Tuttavia, neltesto del comunicato ci sono elementi per uscire da questo dilemma, direbberole nonne. Ribadiscono posizioni imprescindibili: diciamo con fermezza che lanostra lotta è in basso e a sinistra, che siamo anticapitalisti e che èarrivato il tempo dei popoli, di far vibrare questo paese col battito ancestraledel cuore della nostra madre terra. Ed annunciano: "questo QuintoCongresso Nazionale Indigeno ha deciso di avviare una consultazione in ognunodei nostri villaggi per smontare dal basso il potere che ci impongono dall'altoe che ci offre un panorama di morte, violenza, predazione e distruzione. Annuncianouna consultazione ed il suo oggetto, si dichiarano in assemblea permanente:consulteremo ognuna delle nostre geografie, territori sull'accordo di questoquinto CNI per nominare un consiglio indigeno di governo la cui parola siamaterializzata da una donna indigena, delegata del CNI come candidataindipendente che, a nome del Congresso Nazionale Indigeno e dell'EsercitoZapatista di Liberazione Nazionale, partecipi al processo elettorale del 2018per la Presidenza di questo paese.Questo è stato l'accordo ed irisultati della consultazione definiranno la sua direzione. Tuttavia, alcunimedia si sono affrettati a dichiarare come un dato di fatto quello che saràoggetto di consultazione, ed annunciano che l'EZLN scommette sulla viaelettorale, che ha compiuto una svolta e, siccome non possono negare che abbiadiritto a percorrere la strada elettorale, addirittura si chiedono e discutono,per quale settore? Cioè, perché indigeno, ed omettono di dire perché una donnaindigena.La mia impressione è che laconsultazione su questo accordo è l'equivalente della loro dichiarazioneiniziale del 1994, che dovettero coprirsi il volto affinché li vedessero. Oggiricorrono a consultarsi su un tema in cui implicitamente, ideologicamente,tanto la classe politica come i partiti politici li considerano alieni, è illoro campo. Come osano? In pompa magna si mobiliteranno in lungo e in largo nelpaese per la consulta, e poi ci diranno quale sarà la tappa successiva.Ignoro se li vedremo intenti acompiere l

sabato 15 ottobre 2016

Fwd: [Ezln-it] Sub Moises al Congresso Nazionale Indigeno 11 ottobre 2016

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 15/ott/2016 13:51
Oggetto: [Ezln-it] Sub Moises al Congresso Nazionale Indigeno 11 ottobre 2016
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Parole Della Comandancia Generale Dell'Esercito ZAPATISTA Di LiberazioneNazionale In Apertura Del Quinto Congresso Del Congresso Nazionale Indigeno, nelCIDECI di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 11 ottobre 2016
>
>
>  
> ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONENAZIONALE
> MESSICO
>
> 11 ottobre 2016
>
> Compagni e compagne delCongresso Nazionale Indigeno,
>
> Popolo fratello hermanoWirrarikarri,
>
> Popolo fratello Nahua,
>
> Popolo fratello Purépecha,
>
> Popolo fratello Raramuri,
>
> Popolo fratello Cora,
>
> Popolo fratello Mayo Yoreme,
>
> Popolo fratello Tribu Yaqui,
>
> Popolo fratello Popoluca,
>
> Popolo fratello Mixteco,
>
> Popolo fratello Ñahñú, Ñatho,
>
> Popolo fratello Coca,
>
> Popolo fratello Totonaco,
>
> Popolo fratello Mazahua,
>
> Popolo fratello Maya,
>
> Popolo fratello Zoque,
>
> Popolo fratello Tzotzil,
>
> Popolo fratello Tzeltal,
>
> Popolo fratello Chol,
>
> Popolo fratello Tojolabal,
>
> Popolo fratello Mame,
>
> Popolo fratello Binni Zaá
>
> Popolo fratello Chontal.
>
> Popolo fratello Chinanteco,
>

Sito ufficiale del congresso nazionale indigeno

http://www.congresonacionalindigena.org

venerdì 14 ottobre 2016

QUE RETIEMBLE EN SUS CENTROS LA TIERRA

http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2016/10/14/que-retiemble-en-sus-centros-la-tierra/

Comunicato del congresso nazionale indigeno

nos declaramos en asamblea permanente y consultaremos en cada una de nuestras geografías, territorios y rumbos el acuerdo de este Quinto CNI para nombrar un concejo indígena de gobierno cuya palabra sea materializada por una mujer indígena, delegada del CNI como candidata independiente que contienda a nombre del Congreso Nacional Indígena y el Ejército Zapatista de Liberación Nacional en el proceso electoral del año 2018 para la presidencia de este país

martedì 13 settembre 2016

Fwd: [Ezln-it] EZLN: Una casa, altri mondi. Invito a “CompArte y ConCiencias por la Humanidad”

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 13/set/2016 13:49
Oggetto: [Ezln-it] EZLN: Una casa, altri mondi. Invito a "CompArte y ConCiencias por la Humanidad"
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Una casa, altrimondi.
>
>
>  
> Luglio-agosto-settembre2016A chi di dovere:
>
> Oggetto: Invito a "CompArte y ConCiencias por la Humanidad".
>
> Sì, lo sappiamo. Giornie notti in cui l'amarezza sembra essere l'unico orizzonte. Passi trascinati peril dolore, la rabbia, l'indignazione; inciampando ogni tanto negli impertinentisguardi del cinismo e della delusione; la stupidità intronizzata in ruoli digoverno e sondaggi; la simulazione come forma di vita; la mitomania cometattica e strategia; la frivolezza come cultura, arte, scienza; il dosatodisprezzo verso il diverso ("il male non è che esista l'altro, ma che simostri"); la rassegnazione a prezzo di saldo nel mercato politico ("ècosì, resta solo da scegliere non più per il meno peggio, ma per il menoscandaloso"). Sì, difficile, sempre più difficile. Come se la notte siprotraesse. Come se il giorno posticipasse il suo passo fino a che no, nessuno,niente, vuoto il cammino. Come se non ci fosse respiro. Il mostro che spia daogni angolo, campi e strade.
>
> E nonostante tuttoquesto, o esattamente per tutto questo, vi mandiamo questo invito.
>
> Sì, sembra che noncapiti a caso o cosa, ma noi, zapatiste, zapatisti, vi invitiamo a partecipareal festival CompArte y ConCiencias por la Humanidad".Quindi, a rispetto delle formalità, dobbiamo inviarvi un invito. Qualcosa cheindichi un calendario ed una geografia, perché voi avete una vostra propriastrada, un vostro passo, una vostra compagnia, un vostro destino. E non èneppure il caso di aggiungere difficoltà a quelle che già dovete affrontare.Dunque, in un invito si dovrebbero indicare il dove e il quando.
>
> Ma voi sapete bene comesiamo. Quale è il nostro modo. Quindi, la domanda che, pensiamo, deverispondere ad un invito, non è tanto il luogo e la data. Bensì il perché. Forseè per questo che questo invito non rispetta le formalità del caso e vi giungein un momento inopportuno, o dopo o prima. Ma non importa, deciderete voi.
>
> Per questo, questoinvito è molto altro, e come parte essenziale contiene questa piccola storia:
>
> UNA CASA, ALTRI MONDI.
>
> Più che una storia,potrebbe essere una leggenda. Cioè, non c'è modo di confermare la veridicità diquanto qui narrato. In parte perché non si specificano né calendari négeografie, ovvero, sarebbe potuto essere in qualunque luogo ed in una voltaindefiniti; ed anche perché il presunto non-protagonista di questa narrazione èmorto, defunto, sepolto, andato. Se fosse vivo, basterebbe chiedergli seeffettivamente disse quello che qui si dice avesse detto. Certo, è moltoprobabile che, esperto nel divagare, si sarebbe dilungato nella descrizione diquel calendario impreciso.
>
> Dunque, non abbiamo ladata precisa, ma per dovere di calendario vi diremo solo che saranno ormaiall'incirca più di due decenni fa. La geografia? Le montagne del sudestmessicano.

sabato 3 settembre 2016

Fwd: [Ezln-it] CNI e EZLN: Convocazione V Congresso Nazionale Indigeno

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 03/set/2016 14:48
Oggetto: [Ezln-it] CNI e EZLN: Convocazione V Congresso Nazionale Indigeno
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> CONVOCAZIONE DEL QUINTO CONGRESSO NAZIONALEINDIGENO
>
>
>  
> Considerando che:
>
>
>  
> 1.     Nel mese di ottobre del presente annoil Congresso Nazionale Indigeno, spazio di unità, riflessione ed organizzazionedei popoli indigeni del Messico, compie 20 anni di lavoro ininterrotto a promuoverela ricostituzione integrale dei nostri popoli e la costruzione di una società nellaquale ci stiano tutte le culture, tutti i colori, tutti i popoli che formano ilMessico.
>
> 2.     Durante tutti questi anni e con più forzaa partire dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona emessa dall'Esercito Zapatistadi Liberazione Nazionale, abbiamo forgiato una parola ed un agire che ha contribuitoalle lotte di resistenza e ribellione in tutta la geografia nazionale e che nonsolo manteniamo la nostra decisione di continuare ad esistere, ma la onoriamo conla forza del nostro pugno alzato, la onoriamo tessendo accordi profondi e collettiviche si riflettono nell'attenzione alla terra, alle nostre lingue, alle tradizioni,ai nostri governi collettivi di molteplici nomi e forme; tutti questi che conservanoal loro interno la fiamma dell'autonomia che non cessa di illuminare il cuore collettivodelle comunità, quartieri, nazioni e tribù che siamo; accordi profondi che si realizzanogiorno per giorno facendo sì che da ognuno di essi emergano territori complessiche insieme costituiscono la nostra autonomia e libera determinazione.
>
> 3.     Mentre noi tessiamo la vita, il capitalismodisegna e configura i "suoi" propri territori di morte sopra i nostri,in tutti gli angoli del nostro dolente Messico. Sulle nostre terre ci sono presuntiterritori minerari, attività dei cartelli della criminalità organizzata, dell'agroindustria,territori di partiti politici, di urbanizzazione, e programmi di conservazione tuttiimposti sulle nostre terre e in nessuno di loro, non importa quale nome sia datodal sistema o dai suoi malgoverni ubbidienti, ci stanno i popoli indigeni.
>
> 4.     I capitalisti in maniera sanguinariahanno iniziato ed ingrandito giorno dopo giorno una guerra di conquista per impadronirsidi quello che è stato sempre nostro ed in questa costante guerra di sterminio sipresentano con tutte le loro maschere: quella dell'impresario, del politico, delpoliziotto, del militare o del sicario, a seconda del caso. E come sempre, dallanostra parte ci sono i morti, i desaparecidos, gli imprigionati, i territori saccheggiatio distrutti e la persecuzione contro qualunque speranza collettiva, autonoma e ribelle.
>
> 5.     Di fronte all'offensiva capitalista controi nostri popoli abbiamo resistito, dalla devastazione abbiamo sognato e costruitonuovi mondi, dal lutto per i nostri compagni assassinati i popoli hanno ricreatonuove forme di resistenze e ribellione che ci permettano di fermare in maniera urgentequesta devastazione, percorrendo l'unica strada possibile per quelli che stannoin basso e a sinistra, costruendo ed esercitando la giustizia negata dai potentiche dicono di governarci.
>
> 6.     È urgente ritrovarci in queste nostrefiamme di resistenza, autonomia e ribellione che brillano in ognuno dei popoli originariche tessono nuovi mondi dal basso, da dove nasce l'amore e l'impegno

venerdì 5 agosto 2016

L’ARTE CHE NON SI VEDE E NON SI SENTE

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 05/ago/2016 12:40
Oggetto: [Ezln-it] Moises: L'ARTE CHE NON SI VEDE E NON SI SENTE
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> L'ARTE CHE NONSI VEDE E NON SI SENTE
>
>
>  
> (Nota: i seguenti sono gli appunti del Subcomandante Insurgente Moisésper le parole di chiusura della partecipazione zapatista nel CompArte, nelcaracol di Oventik, il passato 29 luglio 2016. Il rischio di pioggia e lapremura del tempo non hanno permesso che il compagno sviluppasse di più alcunipunti e ha fatto sì che ne lasciasse in sospeso altri. Qui sotto si presenta laversione che originariamente sarebbe stata, per sua voce, la nostra parolazapatista).
>
>
>  
> ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONENAZIONALE
>
> MESSICO
>
>
>  
> 29 luglio 2016
>
>
>  
> Artisti del Messico e del mondo:
>
> Compagni della Sexta Nazionale e Internazionale:
>
> Sorelle, fratelli e sorelli:
>
>
>  
> Per noi zapatiste e zapatisti l'arte si studia creando molteimmaginazioni, leggendo nello sguardo, studiando nell'ascolto, praticando.
>
>
>  
> Mettendo in pratica, cioè facendolo, si arriverà a vedere il risultatodella scienza e l'arte dell'immaginazione, della creatività.
>
>
>  
> Ci sono una scienza e un'arte che sono necessarie nell'immediato, dicome immaginare per farlo.
>
>
>  
> Ci sono una scienza e un'arte che possono essere di medio periodo.
>
>
>  
> E ci sono una scienza e un'arte di lungo periodo che si migliorerannoman mano nell'arco del tempo.
>
>
>  
> Per esempio: cosa fare su come dovrà essere un mondo nuovo. Questorichiede entrare in profondità nella scienza e nell'arte dell�

domenica 31 luglio 2016

Parole del Subcomandante Moises al CompArte

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 31/lug/2016 14:25
Oggetto: [Ezln-it] Parole del Subcomandante Moises al CompArte
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> PAROLE DELLA COMANDANCIA GENERALE DELL'EZLN, PER VOCE DEL SUBCOMANDANTE INSURGENTE MOISÉS, ALL'APERTURA DELLA PARTECIPAZIONE ZAPATISTA AL CompARTE, NEL CARACOL DI OVENTIK, CHIAPAS, MESSICO, LA MATTINA DEL 29 LUGLIO 2016.
> A nome delle compagne e compagni delle basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, voglio parlarvi di come sentiamo quello che fanno a noi popoli originari del Messico, e credo che sia uguale nel mondo intero.Vogliamo dirvi, spiegarvi, ancora una volta, delle tante sofferenze che ci ha inflitto questo marcio sistema capitalista.NON prendete a male, compagne e compagni della sesta nazionale ed internazionale, sorelle e fratelli del mondo, quello che vi dirò, perché non si tratta di voi.Si tratta di cosa ci fa o come ci considera il sistema capitalista, in particolare noi POPOLI ORIGINARI di questo paese che si chiama Messico.Vi dirò di come ci sentiamo noi, zapatiste e zapatisti, di quello che hanno fatto alle nostre sorelle e fratelli indigeni di San Juan Chamula lo scorso 23 luglio di questo anno.  A noi Zapatiste e Zapatisti, fa male quanto è accaduto lì.  Quello che è accaduto realmente, non quello che hanno raccontato i mezzi di comunicazione prezzolati che si vendono per pochi centesimi.Sappiamo che dicono che è stato ucciso il presidente municipale del Partito Verde Ecologista. E siccome è il partito del capoccia Velasco, allora i media accorrono a piangere e dolersi. E non dicono niente degli altri morti, quelli che sono morti lì intorno, o i cui corpi sono stati recuperati dai parenti ancora feriti o già defunti. Per il governo ed i giornalisti quei morti non contano. E sono decine di morti, non solo i 5 che erano autorità corrotte.  Tutti in Chamula, ed in tutti i dintorni degli Altos del Chiapas, sanno quello che è successo. Sanno che è stata la guardia del presidente corrotto dei Verdi ad iniziare la sparatoria e che ha ucciso e ferito molte delle persone che erano in piazza. E che è andata avanti fino a dopo che è arrivato l'altro gruppo armato a finire quelle autorità. Finire, sì, perché erano morte a bastonate e machete.Il governo ed i giornalisti suoi dipendenti vogliono presentarlo come un piccolo problema, dicono che il "povero" presidente municipale contestato voleva solo risolvere il problema ma i "selvaggi" chamula, così li hanno definiti sui media, l'hanno ucciso.  È una bugia. Tutto quello che hanno detto i media prezzolati è una bugia. È una bugia a poco prezzo. Ed i media prezzolati preferiscono intervistare gli "esperti", dicono, invece di investigare su quello che è accaduto realmente.  Noi non vi racconteremo quello che è successo nei dettagli. Questo spetta alle vere vittime di quelo giorno e di molto tempo prima. Loro sapranno quando e come lo diranno.Ma noi sì diciamo che ci fa male, molto male, quello che è successo dopo. Come i media prezzolati hanno cominciato a raccontare sciocchezze ed insultare gli indigeni. E pure quelli che si dicono progressisti. Ci fa male per come hanno fatto passare da eroe un uomo corrotto. Per come tutti hanno mentito e si sono resi complici del vero crimine, e si sono inginocchiati per far salire Velasco sulle loro spalle e presentarlo come il salvatore.  Si vendono proprio per pochi centesimi.  A noi non importa se nel villaggio di Chamula non sono zapatisti. Sono nostri fratelli.  Sono indigeni e sono parte del nostro popolo originario, della nostra razza originaria, quelli che sono stati uccisi a San Juan Chamula. Non ci piace che si ammazzino tra indigeni, benché siano di partiti politici o di quello che sia. Non ci piace che si definiscano "selvaggi" gli indigeni mentre i veri selvaggi criminali sono i governi ed i partiti con la loro stampa prezzolata e obbediente.A noi importa chi ha voluto questo, chi l'ha pianificato.Sentiamo un dolore immenso, e pare incurabile, per quello che ci fanno quelli che stanno sopra.Sappiamo bene che nessuno ce lo toglierà, ma soltanto noi stessi e dobbiamo lavorare molto e molto duramente.Perché tutto il male che subiamo nelle nostre comunità, villaggi, colonie, È SEMPRE PERCHÈ INTERVENGONO I PARTITI POLITICI e le RELIG

sabato 23 luglio 2016

ettera aperta sull'aggressione al movimento popolare a San Cristóbal de las Casas, Chiapas

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 23/lug/2016 13:40
Oggetto: [Ezln-it] EZLN: Lettera aperta sull'aggressione al movimento popolare a San Cristóbal de las Casas, Chiapas
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

>
>
> Letteraaperta sull'aggressione al movimento popolare a San Cristóbal de las Casas,ChiapasESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONENAZIONALEMESSICO21 luglio 2016A chi sia ora il governatore in carica ed agli atri capoccia dello statomessicano sudorientale del Chiapas:Signore (ha!) e Signori (doppio haha!):Non vi mandiamo i nostri saluti.Prima che vi venga in mente di inventare (come già sta facendo la PGR aNochixtlán, Oaxaca) che la vigliacca aggressione contro l'accampamento diresistenza popolare a San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, è stata orchestratodall'ISIS, vi trasmettiamo, gratis, l'informativa che abbiamo raccolto:Quelle che seguono sono le parole di un fratello indigeno affiliato aipartiti (PRI) di San Juan Chamula, Chiapas, Messico:"Alle 9 del mattino (del 20 luglio 2016)hanno chiamato i Verdi a casa del governatore. E lì gli hanno detto di fare comequello che avevano fatto l'altro giorno.(NOTA: siriferisce a quando un gruppo di indigeni del Partito Verde Ecologista si sonoinfilati dei passamontagna e sono andati a provocare disordini al picchetto diSan Cristóbal e a Tuxtla Gutiérrez, capitale del Chiapas. Quando sono statifermati dalla sicurezza della CNTE prima hanno detto di essere zapatisti (nonlo erano, né lo sono, né lo saranno mai), poi hanno ammesso di essere affiliatiai partiti).Ma che questa volta andassero a dialogareaffinché quelli del blocco lasciassero passare i camion dei chamula che fannoaffari a Tuxtla. Il presidente municipale (del Partito Verde Ecologista) ci hamesso le pattuglie e l'ambulanza locali. Quello di San Cristóbal la polizia. Ilgoverno di Tuxtla altro in più. Di sicuro hanno fatto accordi con i poliziotti,cioè avevano già un loro piano. E quindi sono arrivati come quelli che voglionodialogare e poi un gruppo si è infilato ed hanno cominciato a rompere tutto, arubare e a bruciare, cioè hanno attaccato su due lati. Poi, siccome avevanoarmi, perché normalmente i Verdi girano armati, si sono messi a sparare comeubriachi e mariguanos. I poliziottistavano lì ad appoggiarli. Non siamo d'accordo con quello che hanno fatto iVerdi. Perché adesso i turisti hanno ora paura di venire qui (a San JuanChamula) e questo danneggia molto gli affari. Non è il blocco, ma sono queimaledetti verdi che stanno mandando tutto in malora. Andremo a protestare aTuxtla perché caccino quell'imbecille del presidente. E se non lo fanno, allorase la vedranno con noi."
> Per quanto riguarda la rozza manovra di incappucciare dei paramilitari perpresentarli come zapatisti (oltre ad essere una minestra riscaldata già usatadal Croquetas Albores), è un totalefallimento. Alla domanda se credevano che fossero zapatisti quelli che avevanosgomberato il blocco e fatto danni, così hanno risposto due persone del popolo,senza filiazione politica nota:Un commerciante ambulante, di circa 60 anni risponde:"No! Quelli che ieri hanno creatodisordini è gente pagata del governo, lo sappiamo bene. Non sono quelli cheappoggiano i maestri. Perché la lotta dei maestri è giusta, se no finiremo perpagare noi l'istruzione. E da dove vengono i soldi per pagare i maestri? Dalpopolo. Quello che manca è che per lo meno la maggioranza degli stati sidecidano ad ascoltarli, perché già quattro stati sono già d'accordo, ma nonsappiamo degli altri."Un indigeno Chamula, commerciante ambulante, risponde:"Naaaa!!!, non sono loro, loro non sicomportano così! Loro (gli zapatisti) appoggiano i maestri e quelli di ierivolevano farsi passare per loro, si sono messi i passamontagna, ma non si comportanonello stesso modo.- e chi erano le persone di ieri - Sono altri, pagati.- e cosa ne pensi dei maestri?- Be', bisogna appoggiarli".-*-Siamo sicuri che voi lo ignorate (oppure le sciocchezze che fate è perstupidità), ma il cosiddetto "conflitto magistrale" nasce dalla stoltaprepotenza dal grigio aspirante poliziotto che ancora esercita presso laSegreteria di Educazione Pubblica (SEP la sigla in spagnolo, oh, di niente,prego). Dopo mobilitazioni e la risposta governativa a quelle mobilitazioni conminacce, licenziamenti, botte, prigione e morti, il m

Jihadisti e narcos: due facce della stessa medaglia

Jihadisti e narcos: due facce della stessa medaglia
di Marcello Ravveduto
Jihadisti e narcos sono le due facce della globalizzazione criminogena, il risultato di un'errata distribuzione della ricchezza e dell'uso della povertà come mezzo di colonizzazione economica



venerdì 22 luglio 2016

Chiapas: sgombero e rioccupazione del blocco a SanCristobal

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: nodosolidale@autistici.org
Data: 22/lug/2016 03:41
Oggetto: [Ezln-it] Chiapas: sgombero e rioccupazione del blocco a SanCristobal
A: Ezln it <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Diffondiamo l'ultima corrispondenza di un compagno del Nodo Solidale per
> Radio Onda Rossa:
>
> http://www.ondarossa.info/newsredazione/chiapas-maestri-sgombero-e-rioccupazione-del-blocco-san-crist-ba
>
> In poche ore ieri a San Cristobal, in Chiapas, si è passati dalla calma
> apparente allo sgombero da parte di paramilitari del  blocco della
> strada federale di San Cristobal. Solo poche ore dopo i maestri e la
> società civile in loro appoggio si sono riuniti per occupare di nuovo e
> creare una assemblea permanente ancora in corso in cui si deciderà il da
> farsi in queste prossime ore che saranno decisive nello scontro tra
> forze federali e resisitenti.
>
> ---
>
> Per il momento prosegue a oltranza l'occupazione dell'autostrada.
>
> Saluti ribelli.
>
> Nodo Solidale
>
> _______________________________________________
> Ezln-it mailing list
> Ezln-it@lists.ecn.org
> http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/ezln-it

sabato 9 luglio 2016

Re: [Ezln-it] Il CIDECI-UNITIERRA comunica che il Festival CompArte si farà.

Il 09/lug/2016 09:30 Annamaria <maribel_1994@yahoo.it> ha scritto:
Il CIDECI-UNITIERRA comunica che il Festival CompArte si farà.
A breve seguirà traduzione in italiano del comunicato:
San Cristóbal de las Casas, Chiapas, México, 8 de julio 2016.

A tod@s l@s artistas participantes y asistentes al CompARTE:
A la Sexta nacional e internacional:

martedì 5 luglio 2016

EZLN: Le lezoni di giugno - Sospeso Festival CompArte

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Luglio 2016

Compagne, compagni e compagnei della Sexta in Messico e nel mondo:
Artisti dei cinque continenti:
Insegnanti in resistenza:

Riceviate tutti, tutte, tuttei, il saluto che vi mandiamo insieme alle comunità indigene zapatiste. Vi scriviamo questa lettera per parlarvi di ciò che abbiamo visto e ascoltato nel passato mese di giugno e per comunicarvi una decisione che abbiamo preso come zapatisti che siamo. Ecco.

Le lezioni di sopra
Nel mese di giugno, in una manciata di settimane, è stata impartita una vera lezione cattedratica che ci insegna e ci educa.
Si è messo a nudo, una volta di più, il carattere dello Stato in Messico: per ciò che si riferisce alla cosiddetta “Legge 3 di 3”, non appena i capitalisti hanno schioccato le dita, tutti i poteri istituzionali sono corsi a correggere ciò che non era gradito al loro padrone. Non soddisfatti di sapere che comandano, i grandi signori del denaro hanno mostrato, a chi volesse vederlo, chi decide realmente. Dalla Colonna dell’Indipendenza (per prendersi meglio gioco di ciò che rappresenta), con giacche e cravatte di marche esclusive, un pugno di padroni ha manifestato per dare una lezione di politica moderna. “Noi comandiamo” hanno detto senza parole, “non ci piace quella legge. Non abbiamo bisogno di morti, né di fare cortei, né di subire botte, umiliazioni, carcere. Non abbiamo nemmeno bisogno di manifestare. Se ora ci mostriamo è solo per ricordare a tutti i politici qual è il loro posto, a quelli che sono al governo e a quelli che aspirano a esso. E al proletariato, be’, solo perché si renda conto di quanto disprezzo ci causa”. Poi è successo quel che è successo: la legalità del sistema (chi la fabbrica, chi la pone in atto e chi la sanziona) ha mostrato la sua ragion d’essere: in una manciata di ore, le “istituzioni” governative hanno fatto a gara per chiedere scusa e cercare di rimediare al fastidio dei grandi signori. Come capoccia lesti nel servire i padroni, i governi si sono prostrati e hanno macchinato perché la legge si adeguasse ai disegni del sistema. “Nemmeno l’abbiamo letta”, balbettavano i legislatori mentre facevano la riverenza e si discolpavano servilmente.

Ma quando invece gli insegnanti in resistenza, e le comunità, movimenti, organizzazioni e persone che li appoggiano, hanno chiesto l’abrogazione della riforma educativa (in realtà è soltanto la piattaforma per la precampagna presidenziale dell’aspirante al ruolo di informatore di polizia, Aurelio Nuño), il, governo e i suoi padroni si sono detti disposti a tutto (cioè a usare la forza) per difendere “la legalità”. Con un’aura più isterica che storica, hanno rimarcato che la legge non si negozia. E lo hanno dichiarato poche ore dopo essersi umiliati dinanzi al potere del denaro… per negoziare la modifica di una legge.
Non si sono fatti scrupolo d’insistere nell’arbitraria imposizione di una riforma educativa che nemmeno hanno letto. Sarebbe bastato che avessero dato una lettura attenta perché si rendessero conto che di educativo non ha nulla. Non cessa di essere patetico che la classe politica, e i media che la accompagnano, dicano che difendono l’istituzionalità, le leggi e la giustizia, mentre si esibiscono impudicamente.
A giugno la lezione di sopra è stata chiara e cinica: in Messico il capitale comanda, e il governo obbedisce...... comunicato completo



Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano
 





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sabato 2 luglio 2016

Fwd: [Ezln-it] Ondarossa: aggiornamenti dal Messico

2 luglio, 2016 - 00:50
Messico, la situazione a Oaxaca e Chiapas

http://www.ondarossa.info/newsredazione/messico-situazione-oaxaca-e-chiapas

La nostra voce dal Messico di racconta cosa sta accandendo dopo
l'attacco e il massacro di Nochixtlan. Il governo ha effettivamente
fatto un passo indietro a livello di forza e mentre si aspetta la
proposta di una forma di dilaogo, al quale il movimento chiederà la
liberazione dei prigionieri politici arrestati in questi giorni,
aumentano le forme sociali di lotta e resistenza. Oaxaca è stata chiusa
con il blocco, deciso dal movimento, delle principali arterie che
permettono l'ingresso alla città. Sebbene sembri una situaizone di
stallo succedono invece molte cose.


Ascolta qui la corrispondenza del compagno del Nodo Solidale:
https://archive.org/download/FazioUltima/fazio%20ultima.ogg


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mercoledì 29 giugno 2016

Fwd: Re: [Ezln-it] Addio Renza, sorella e compagna.

Con grande dolore devo comunicare che ci ha lasciati Renza, del Comitato Chiapas di Torino.

Renza ha dato tanto alla lotta zapatista. Da Torino, grazie al suo immenso lavoro, tanti hanno potuto conoscere, leggere e documentarsi su quanto accadeva nelle montagne del Chiapas e in Messico.
Un lavoro prezioso e appassionato quanto il suo amore per quella terra e la sua rebeldía.

Annamaria
Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo




martedì 21 giugno 2016

Fwd: [Ezln-it] EZLN e CNI: Dalla tempesta

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Andrea Cegna <andrea.cegna@inventati.org>
Data: 22/giu/2016 00:19
Oggetto: [Ezln-it] EZLN e CNI: Dalla tempesta
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> DALLA TEMPESTA.
>
> Comunicato congiunto del Congresso Nazionale Indigeno e dell'EZLN sul vile  attacco della polizia contro il Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione e della comunità indigena di Nochixtlán, Oaxaca.
>
> 20 giugno 2016.
>
> Al Popolo messicano.
> Ai Popoli del Mondo:
>
> Contro il vile attacco repressivo che hanno subito i maestri, le maestre e la comunità di Nochixtlán, Oaxaca, -con cui lo Stato messicano ci ricorda che questa è una guerra contro tutte e tutti-; noi popoli, nazioni e tribù che componiamo il Congresso Nazionale Indigeno e l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, diciamo al magistero degno che non è solo, che sappiamo che la ragione e la verità sono dalla sua parte, che la dignità collettiva con cui parla la sua resistenza è infrangibile e che questa è l'arma principale di quelli che, come noi, stanno in basso.
>
> Condanniamo l'intensificazione della repressione con la quale si cerca di imporre in tutto il paese la riforma neoliberale capitalista chiamata "educativa", soprattutto negli stati di Oaxaca, Chiapas, Guerrero e Michoacán. Con minacce, persecuzioni, colpi, imprigionamenti ingiusti e ora persino uccisioni, si vuole spezzare la dignità del magistero ribelle.
>
> Invitiamo la nostra gente e la società civile in generale a stare dalla parte dei docenti che resistono in ogni momento, di riconoscerci in loro, perché la violenza di privarli delle garanzie lavorative fondamentali al fine di privatizzare l'istruzione, è un riflesso della violenza con la quale ci stanno depredando, noi popoli indigeni, noi popoli contadini e urbani.
>
> Coloro che godono del potere hanno deciso che l'istruzione, la salute, i territori indigeni e contadini, e persino la pace e la sicurezza, sono una merce per coloro che possono permettersi di pagarla, che i diritti non sono diritti, ma prodotti e servizi da strappare, da depredare, da distruggere e da scambiare secondo il dettame dal grande capitale. E questa aberrazione cercano di imporla in modo cruento; assassinando e sequestrando le nostre compagne e i nostri compagni, mandando in prigioni di massima sicurezza i nostri portavoce, facendo della tortura sfacciata il marketing del governo e, con l'aiuto dei media a pagamento, equiparando con la delinquenza il meglio della società messicana, vale a dire quelli che lottano, che non si arrendono, che non si vendono e non vacillano.
>
> Esigiamo il cessare della repressione contro il magistero in lotta e il rilascio immediato e incondizionato di TUTTI i prigionieri politici.
>
> Invitiamo tutte le persone dalla campagna e dalle città ad essere attenti e solidali con la lotta degli insegnanti, ad organizzarsi autonomamente per essere informati e allerta su questa tempesta che cade su tutte e tutti, sapendo che una tempesta, oltre che portare caos e tumulto, rende fertile la terra da cui nasce sempre un nuovo mondo.

Re: [Ezln-it] EZLN e CNI: Dalla tempesta

Il 22/giu/2016 00:19 Andrea Cegna <andrea.cegna@inventati.org> ha scritto:
>
> DALLA TEMPESTA.
>
> Comunicato congiunto del Congresso Nazionale Indigeno e dell'EZLN sul vile  attacco della polizia contro il Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione e della comunità indigena di Nochixtlán, Oaxaca.
>
> 20 giugno 2016.
>
> Al Popolo messicano.
> Ai Popoli del Mondo:
>
> Contro il vile attacco repressivo che hanno subito i maestri, le maestre e la comunità di Nochixtlán, Oaxaca, -con cui lo Stato messicano ci ricorda che questa è una guerra contro tutte e tutti-; noi popoli, nazioni e tribù che componiamo il Congresso Nazionale Indigeno e l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, diciamo al magistero degno che non è solo, che sappiamo che la ragione e la verità sono dalla sua parte, che la dignità collettiva con cui parla la sua resistenza è infrangibile e che questa è l'arma principale di quelli che, come noi, stanno in basso.
>
> Condanniamo l'intensificazione della repressione con la quale si cerca di imporre in tutto il paese la riforma neoliberale capitalista chiamata "educativa", soprattutto negli stati di Oaxaca, Chiapas, Guerrero e Michoacán. Con minacce, persecuzioni, colpi, imprigionamenti ingiusti e ora persino uccisioni, si vuole spezzare la dignità del magistero ribelle.
>
> Invitiamo la nostra gente e la società civile in generale a stare dalla parte dei docenti che resistono in ogni momento, di riconoscerci in loro, perché la violenza di privarli delle garanzie lavorative fondamentali al fine di privatizzare l'istruzione, è un riflesso della violenza con la quale ci stanno depredando, noi popoli indigeni, noi popoli contadini e urbani.
>
> Coloro che godono del potere hanno deciso che l'istruzione, la salute, i territori indigeni e contadini, e persino la pace e la sicurezza, sono una merce per coloro che possono permettersi di pagarla, che i diritti non sono diritti, ma prodotti e servizi da strappare, da depredare, da distruggere e da scambiare secondo il dettame dal grande capitale. E questa aberrazione cercano di imporla in modo cruento; assassinando e sequestrando le nostre compagne e i nostri compagni, mandando in prigioni di massima sicurezza i nostri portavoce, facendo della tortura sfacciata il marketing del governo e, con l'aiuto dei media a pagamento, equiparando con la delinquenza il meglio della società messicana, vale a dire quelli che lottano, che non si arrendono, che non si vendono e non vacillano.
>
> Esigiamo il cessare della repressione contro il magistero in lotta e il rilascio immediato e incondizionato di TUTTI i prigionieri politici.
>
> Invitiamo tutte le persone dalla campagna e dalle città ad essere attenti e solidali con la lotta degli insegnanti, ad organizzarsi autonomamente per essere informati e allerta su questa tempesta che cade su tutte e tutti, sapendo che una tempesta, oltre che portare caos e tumulto, rende fertile la terra da cui nasce sempre un nuovo mondo.

martedì 31 maggio 2016

unicato EZLN: Maggio, tra autoritarismo e resistenza



 
¿Il calendario? Maggio 2016.
 
¿La geografia?
 
Beh, potrebbe essere ovunque in questo paese graffiato a sangue dalle sparizioni forzate, l'impunità fatta istituzione, l'intolleranza come forma di governo, la corruzione come modus vivendi di una classe politica puzzolente e mediocre.
 
Ma potrebbe anche essere una qualsiasi parte di questo paese sanato dalla caparbietà dei famigliari che non dimenticano i loro assenti, la ricerca tenace di verità e giustizia, la resistenza ribelle contro i colpi, i proiettili, le sbarre, il desiderio di costruire un sentiero proprio senza proprietari, senza padroni, senza salvatori, senza guide, senza capi; la difesa, la resistenza, la ribellione; la crepa si fa più ampia e profonda a forza di dolore e di rabbia.
 
"Messico", viene chiamato abitualmente questo paese, questo paese che riflette a suo modo una crisi che scuote il mondo intero.
 
Sembra che, ad un certo punto nella breve e intensa storia del XX° secolo, questo paese sia stato un punto di riferimento del turismo internazionale. Si è parlato dei suoi paesaggi, della sua gastronomia, dell'ospitalità della sua gente, di quanto perfetta fosse la sua dittatura.
 
Ma prima e durante quest'immagine da opuscolo di agenzia viaggi, è successo quel che è successo. No, non vi riempirò di informazioni su ciò che è accaduto nell'immediato passato, diciamo 30 anni.
 
Il punto è che, negli ultimi anni, il "Messico" è ormai un riferimento mondiale della corruzione di governo; la crudeltà del traffico di droga; non infiltrazione ma coabitazione tra crimine organizzato e istituzioni; sparizioni forzate; esercito fuori dalle caserme, nelle vie e nelle strade; omicidi e detenzioni degli oppositori, di giornalisti e persone che non contano; il "warning" nei percorsi turistici; il cinismo come idiosincrasia sui media e i social network; la vita, la libertà e i beni personali giocati alla roulette mortale della vita di tutti i giorni ("se non ti è toccato oggi, forse domani"). Se sei donna, di qualsiasi età, si moltiplicano i rischi. Il femminile, insieme al diverso, vince solo in questo: è più probabile che subisca violenza, scomparsa, morte.

 traduzione a cura di 20zln
 


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