lunedì 19 febbraio 2018

Andrea Cegna: In Messico 'non esiste un narcostato. Esiste uno stato criminale'



Messico e crimine. «La violenza aumenta per lo stato di eccezione non per i trafficanti: è tanto grande quanto è grande la presenza massiccia della polizia»
Andrea Cegna, il Manifesto 18 febbraio 2018
 
Il Messico viene descritto da anni con il termine «narcodemocrazia». Una narrazione imposta dai governi Calderon e Nieto. Non tutto però si riesce a spiegare in questa chiave di lettura, e voci critiche dimostrano come i margini tra stato, economie legali e illegali siano inesistenti. Il caso della sparizione dei 43 di Ayotzinapa è stato emblematico. Tra chi osserva il paese senza fermarsi al punto di vista maggioritario è Oswaldo Zavala, messicano di Ciudad Juarez, docente di storia latinoamericana all'Università pubblica di New York e giornalista, che sta per pubblicare un libro intitolato I cartelli non esistono. L'abbiamo incontrato e intervistato.
È corretto quindi parlare di narcodemocrazia in Messico?
Parlare di narcodemocrazia in Messico o di narcostato è il risultato di una pratica discorsiva alimentata dello stato. L'imposizione del problema del narcotraffico in Messico, in realtà, è un qualcosa che stava nell'agenda ufficiale delle istituzioni da anni. Il fine è la definizione di uno spazio di criminalità a cui dare la colpa del presunto fallimento del paese. Non credo, quindi, esista davvero un narcostato messicano, credo esista uno stato criminale, uno stato cooptato da gruppi di gangster. Oggi la priorità del capitalismo è l'appropriazione di risorse naturali. Gli stati messicani dove c'è grande ricchezza di risorse naturali vedono una forte presenza di movimenti a difesa del territorio. Sono anche gli stessi stati che si dice siano governati dai narcos. In quei territori viene così imposto uno stato d'eccezione e inizia anche l'espropriazione delle risorse.
Esiste un rapporto tra il fenomeno del paramilitarismo e quello che oggi viene chiamato il narcotraffico?
Senza
dubbi. Troppo spesso si confondono i termini paramilitari e narcotrafficanti. E troppo spesso si fa confusione tra gruppi. Ad esempio gli Zetas a volte si dice siano paramilitari a volte un cartello.
... proseguira la lettura dell'intervista http://chiapasbg.com/2018/02/19/cegna-manifesto/





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