mercoledì 29 aprile 2009

«Nuovo virus»: la febbre suina semina il panico

  http://www.jornada.unam.mx/2009/04/29/fotos/portada.jpg
 
 di Gianni Proiettis - CITTÀ DEL MESSICO
MESSICO
«Nuovo virus»: la febbre suina semina il panico
Mentre le morti provocate dalla nuova influenza suina riconosciute ufficialmente sono salite a 68 - e il numero dei contagiati ha superato i mille a livello nazionale - il governo messicano di Felipe Calderón ha dichiarato l'emergenza sanitaria e ha riunito il «Consejo general de salubridad». Intanto, l'Organizzazione mondiale della sanità parla di «possibilità di una pandemia» e ha dichiarato l'«attenzione a livello internazionale» per l'infezione.
In Messico il ministro della sanità José Angel Córdova ha cercato di minimizzare il numero delle vittime - «solo di 20 abbiamo le prove cliniche irrefutabili» - e ha raccomandato dieci giorni di allerta in cui la popolazione dovrà adottare ogni precauzione possibile per evitare occasioni di contagio.
Della nuova malattia si conoscono almeno i sintomi (difficoltà respiratorie, tosse secca, mal di testa, febbre, occhi irritati) ma non ancora un vaccino specifico né una terapia sicura, sebbene le autorità della capitale raccomandino un medicinale - Oseltamivir - «nei primi tre giorni dall'inizio della malattia». La maggior parte delle vittime è tra i 25 e i 45 anni, cosa che aumenta la preoccupazione.
L'amministrazione di Città del Messico, progressista e sostenuta da una vasta maggioranza, ha annunciato la sospensione di tutte le attività pubbliche per dieci giorni: oltre 500 eventi già in programma che prevedevano il concorso di folle. Si sono già giocate alcune partite di calcio a porte chiuse, in surreali stadi fantasma, e le World series di tuffi si sono tenute in una piscina senza pubblico. Nel disdire un atto che avrebbe riunito più di cinquemila persone al monumento alla Revolución, il sindaco Marcelo Ebrard ha affermato: «I primi dieci giorni sono decisivi per vincere questa battaglia». Le scuole restano chiuse, lunedì si vedrà se riaprirle. Ma, pur cercando in tutti modi di non allarmare la cittadinanza, neanche il governo della capitale riesce a disarmare la psicosi collettiva.
Di certo finora si sa solo che è la febbre suina è una nuova patologia virale, creatasi per mutazione, per cui non esistono ancora vaccini. I pochi casi rilevati negli Stati uniti (otto i casi diagnosticati, nessuno finora letale) e in Canada sembrano essere varianti dello stesso nuovo virus. Secondo la direttrice generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Margaret Chang, i vaccini già esistenti sono tutti inefficaci e non servono neanche parzialmente a prevenire il contagio.
Nelle strade di Città del Messico si sono installati dei moduli informativi sull'epidemia AH1N1, un sigla riadattata per un virus inedito. Impiegati comunali e soldati distribuiscono in massa mascherine chirurgiche alla popolazione.

Inviato dal mio telefono Huawei