domenica 31 luglio 2016

Parole del Subcomandante Moises al CompArte

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 31/lug/2016 14:25
Oggetto: [Ezln-it] Parole del Subcomandante Moises al CompArte
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
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> PAROLE DELLA COMANDANCIA GENERALE DELL'EZLN, PER VOCE DEL SUBCOMANDANTE INSURGENTE MOISÉS, ALL'APERTURA DELLA PARTECIPAZIONE ZAPATISTA AL CompARTE, NEL CARACOL DI OVENTIK, CHIAPAS, MESSICO, LA MATTINA DEL 29 LUGLIO 2016.
> A nome delle compagne e compagni delle basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, voglio parlarvi di come sentiamo quello che fanno a noi popoli originari del Messico, e credo che sia uguale nel mondo intero.Vogliamo dirvi, spiegarvi, ancora una volta, delle tante sofferenze che ci ha inflitto questo marcio sistema capitalista.NON prendete a male, compagne e compagni della sesta nazionale ed internazionale, sorelle e fratelli del mondo, quello che vi dirò, perché non si tratta di voi.Si tratta di cosa ci fa o come ci considera il sistema capitalista, in particolare noi POPOLI ORIGINARI di questo paese che si chiama Messico.Vi dirò di come ci sentiamo noi, zapatiste e zapatisti, di quello che hanno fatto alle nostre sorelle e fratelli indigeni di San Juan Chamula lo scorso 23 luglio di questo anno.  A noi Zapatiste e Zapatisti, fa male quanto è accaduto lì.  Quello che è accaduto realmente, non quello che hanno raccontato i mezzi di comunicazione prezzolati che si vendono per pochi centesimi.Sappiamo che dicono che è stato ucciso il presidente municipale del Partito Verde Ecologista. E siccome è il partito del capoccia Velasco, allora i media accorrono a piangere e dolersi. E non dicono niente degli altri morti, quelli che sono morti lì intorno, o i cui corpi sono stati recuperati dai parenti ancora feriti o già defunti. Per il governo ed i giornalisti quei morti non contano. E sono decine di morti, non solo i 5 che erano autorità corrotte.  Tutti in Chamula, ed in tutti i dintorni degli Altos del Chiapas, sanno quello che è successo. Sanno che è stata la guardia del presidente corrotto dei Verdi ad iniziare la sparatoria e che ha ucciso e ferito molte delle persone che erano in piazza. E che è andata avanti fino a dopo che è arrivato l'altro gruppo armato a finire quelle autorità. Finire, sì, perché erano morte a bastonate e machete.Il governo ed i giornalisti suoi dipendenti vogliono presentarlo come un piccolo problema, dicono che il "povero" presidente municipale contestato voleva solo risolvere il problema ma i "selvaggi" chamula, così li hanno definiti sui media, l'hanno ucciso.  È una bugia. Tutto quello che hanno detto i media prezzolati è una bugia. È una bugia a poco prezzo. Ed i media prezzolati preferiscono intervistare gli "esperti", dicono, invece di investigare su quello che è accaduto realmente.  Noi non vi racconteremo quello che è successo nei dettagli. Questo spetta alle vere vittime di quelo giorno e di molto tempo prima. Loro sapranno quando e come lo diranno.Ma noi sì diciamo che ci fa male, molto male, quello che è successo dopo. Come i media prezzolati hanno cominciato a raccontare sciocchezze ed insultare gli indigeni. E pure quelli che si dicono progressisti. Ci fa male per come hanno fatto passare da eroe un uomo corrotto. Per come tutti hanno mentito e si sono resi complici del vero crimine, e si sono inginocchiati per far salire Velasco sulle loro spalle e presentarlo come il salvatore.  Si vendono proprio per pochi centesimi.  A noi non importa se nel villaggio di Chamula non sono zapatisti. Sono nostri fratelli.  Sono indigeni e sono parte del nostro popolo originario, della nostra razza originaria, quelli che sono stati uccisi a San Juan Chamula. Non ci piace che si ammazzino tra indigeni, benché siano di partiti politici o di quello che sia. Non ci piace che si definiscano "selvaggi" gli indigeni mentre i veri selvaggi criminali sono i governi ed i partiti con la loro stampa prezzolata e obbediente.A noi importa chi ha voluto questo, chi l'ha pianificato.Sentiamo un dolore immenso, e pare incurabile, per quello che ci fanno quelli che stanno sopra.Sappiamo bene che nessuno ce lo toglierà, ma soltanto noi stessi e dobbiamo lavorare molto e molto duramente.Perché tutto il male che subiamo nelle nostre comunità, villaggi, colonie, È SEMPRE PERCHÈ INTERVENGONO I PARTITI POLITICI e le RELIG

sabato 23 luglio 2016

ettera aperta sull'aggressione al movimento popolare a San Cristóbal de las Casas, Chiapas

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Annamaria <maribel_1994@yahoo.it>
Data: 23/lug/2016 13:40
Oggetto: [Ezln-it] EZLN: Lettera aperta sull'aggressione al movimento popolare a San Cristóbal de las Casas, Chiapas
A: EZLN-IT <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

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> Letteraaperta sull'aggressione al movimento popolare a San Cristóbal de las Casas,ChiapasESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONENAZIONALEMESSICO21 luglio 2016A chi sia ora il governatore in carica ed agli atri capoccia dello statomessicano sudorientale del Chiapas:Signore (ha!) e Signori (doppio haha!):Non vi mandiamo i nostri saluti.Prima che vi venga in mente di inventare (come già sta facendo la PGR aNochixtlán, Oaxaca) che la vigliacca aggressione contro l'accampamento diresistenza popolare a San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, è stata orchestratodall'ISIS, vi trasmettiamo, gratis, l'informativa che abbiamo raccolto:Quelle che seguono sono le parole di un fratello indigeno affiliato aipartiti (PRI) di San Juan Chamula, Chiapas, Messico:"Alle 9 del mattino (del 20 luglio 2016)hanno chiamato i Verdi a casa del governatore. E lì gli hanno detto di fare comequello che avevano fatto l'altro giorno.(NOTA: siriferisce a quando un gruppo di indigeni del Partito Verde Ecologista si sonoinfilati dei passamontagna e sono andati a provocare disordini al picchetto diSan Cristóbal e a Tuxtla Gutiérrez, capitale del Chiapas. Quando sono statifermati dalla sicurezza della CNTE prima hanno detto di essere zapatisti (nonlo erano, né lo sono, né lo saranno mai), poi hanno ammesso di essere affiliatiai partiti).Ma che questa volta andassero a dialogareaffinché quelli del blocco lasciassero passare i camion dei chamula che fannoaffari a Tuxtla. Il presidente municipale (del Partito Verde Ecologista) ci hamesso le pattuglie e l'ambulanza locali. Quello di San Cristóbal la polizia. Ilgoverno di Tuxtla altro in più. Di sicuro hanno fatto accordi con i poliziotti,cioè avevano già un loro piano. E quindi sono arrivati come quelli che voglionodialogare e poi un gruppo si è infilato ed hanno cominciato a rompere tutto, arubare e a bruciare, cioè hanno attaccato su due lati. Poi, siccome avevanoarmi, perché normalmente i Verdi girano armati, si sono messi a sparare comeubriachi e mariguanos. I poliziottistavano lì ad appoggiarli. Non siamo d'accordo con quello che hanno fatto iVerdi. Perché adesso i turisti hanno ora paura di venire qui (a San JuanChamula) e questo danneggia molto gli affari. Non è il blocco, ma sono queimaledetti verdi che stanno mandando tutto in malora. Andremo a protestare aTuxtla perché caccino quell'imbecille del presidente. E se non lo fanno, allorase la vedranno con noi."
> Per quanto riguarda la rozza manovra di incappucciare dei paramilitari perpresentarli come zapatisti (oltre ad essere una minestra riscaldata già usatadal Croquetas Albores), è un totalefallimento. Alla domanda se credevano che fossero zapatisti quelli che avevanosgomberato il blocco e fatto danni, così hanno risposto due persone del popolo,senza filiazione politica nota:Un commerciante ambulante, di circa 60 anni risponde:"No! Quelli che ieri hanno creatodisordini è gente pagata del governo, lo sappiamo bene. Non sono quelli cheappoggiano i maestri. Perché la lotta dei maestri è giusta, se no finiremo perpagare noi l'istruzione. E da dove vengono i soldi per pagare i maestri? Dalpopolo. Quello che manca è che per lo meno la maggioranza degli stati sidecidano ad ascoltarli, perché già quattro stati sono già d'accordo, ma nonsappiamo degli altri."Un indigeno Chamula, commerciante ambulante, risponde:"Naaaa!!!, non sono loro, loro non sicomportano così! Loro (gli zapatisti) appoggiano i maestri e quelli di ierivolevano farsi passare per loro, si sono messi i passamontagna, ma non si comportanonello stesso modo.- e chi erano le persone di ieri - Sono altri, pagati.- e cosa ne pensi dei maestri?- Be', bisogna appoggiarli".-*-Siamo sicuri che voi lo ignorate (oppure le sciocchezze che fate è perstupidità), ma il cosiddetto "conflitto magistrale" nasce dalla stoltaprepotenza dal grigio aspirante poliziotto che ancora esercita presso laSegreteria di Educazione Pubblica (SEP la sigla in spagnolo, oh, di niente,prego). Dopo mobilitazioni e la risposta governativa a quelle mobilitazioni conminacce, licenziamenti, botte, prigione e morti, il m

Jihadisti e narcos: due facce della stessa medaglia

Jihadisti e narcos: due facce della stessa medaglia
di Marcello Ravveduto
Jihadisti e narcos sono le due facce della globalizzazione criminogena, il risultato di un'errata distribuzione della ricchezza e dell'uso della povertà come mezzo di colonizzazione economica



venerdì 22 luglio 2016

Chiapas: sgombero e rioccupazione del blocco a SanCristobal

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: nodosolidale@autistici.org
Data: 22/lug/2016 03:41
Oggetto: [Ezln-it] Chiapas: sgombero e rioccupazione del blocco a SanCristobal
A: Ezln it <ezln-it@lists.ecn.org>
Cc:

> Diffondiamo l'ultima corrispondenza di un compagno del Nodo Solidale per
> Radio Onda Rossa:
>
> http://www.ondarossa.info/newsredazione/chiapas-maestri-sgombero-e-rioccupazione-del-blocco-san-crist-ba
>
> In poche ore ieri a San Cristobal, in Chiapas, si è passati dalla calma
> apparente allo sgombero da parte di paramilitari del  blocco della
> strada federale di San Cristobal. Solo poche ore dopo i maestri e la
> società civile in loro appoggio si sono riuniti per occupare di nuovo e
> creare una assemblea permanente ancora in corso in cui si deciderà il da
> farsi in queste prossime ore che saranno decisive nello scontro tra
> forze federali e resisitenti.
>
> ---
>
> Per il momento prosegue a oltranza l'occupazione dell'autostrada.
>
> Saluti ribelli.
>
> Nodo Solidale
>
> _______________________________________________
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> Ezln-it@lists.ecn.org
> http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/ezln-it

sabato 9 luglio 2016

Re: [Ezln-it] Il CIDECI-UNITIERRA comunica che il Festival CompArte si farà.

Il 09/lug/2016 09:30 Annamaria <maribel_1994@yahoo.it> ha scritto:
Il CIDECI-UNITIERRA comunica che il Festival CompArte si farà.
A breve seguirà traduzione in italiano del comunicato:
San Cristóbal de las Casas, Chiapas, México, 8 de julio 2016.

A tod@s l@s artistas participantes y asistentes al CompARTE:
A la Sexta nacional e internacional:

martedì 5 luglio 2016

EZLN: Le lezoni di giugno - Sospeso Festival CompArte

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Luglio 2016

Compagne, compagni e compagnei della Sexta in Messico e nel mondo:
Artisti dei cinque continenti:
Insegnanti in resistenza:

Riceviate tutti, tutte, tuttei, il saluto che vi mandiamo insieme alle comunità indigene zapatiste. Vi scriviamo questa lettera per parlarvi di ciò che abbiamo visto e ascoltato nel passato mese di giugno e per comunicarvi una decisione che abbiamo preso come zapatisti che siamo. Ecco.

Le lezioni di sopra
Nel mese di giugno, in una manciata di settimane, è stata impartita una vera lezione cattedratica che ci insegna e ci educa.
Si è messo a nudo, una volta di più, il carattere dello Stato in Messico: per ciò che si riferisce alla cosiddetta “Legge 3 di 3”, non appena i capitalisti hanno schioccato le dita, tutti i poteri istituzionali sono corsi a correggere ciò che non era gradito al loro padrone. Non soddisfatti di sapere che comandano, i grandi signori del denaro hanno mostrato, a chi volesse vederlo, chi decide realmente. Dalla Colonna dell’Indipendenza (per prendersi meglio gioco di ciò che rappresenta), con giacche e cravatte di marche esclusive, un pugno di padroni ha manifestato per dare una lezione di politica moderna. “Noi comandiamo” hanno detto senza parole, “non ci piace quella legge. Non abbiamo bisogno di morti, né di fare cortei, né di subire botte, umiliazioni, carcere. Non abbiamo nemmeno bisogno di manifestare. Se ora ci mostriamo è solo per ricordare a tutti i politici qual è il loro posto, a quelli che sono al governo e a quelli che aspirano a esso. E al proletariato, be’, solo perché si renda conto di quanto disprezzo ci causa”. Poi è successo quel che è successo: la legalità del sistema (chi la fabbrica, chi la pone in atto e chi la sanziona) ha mostrato la sua ragion d’essere: in una manciata di ore, le “istituzioni” governative hanno fatto a gara per chiedere scusa e cercare di rimediare al fastidio dei grandi signori. Come capoccia lesti nel servire i padroni, i governi si sono prostrati e hanno macchinato perché la legge si adeguasse ai disegni del sistema. “Nemmeno l’abbiamo letta”, balbettavano i legislatori mentre facevano la riverenza e si discolpavano servilmente.

Ma quando invece gli insegnanti in resistenza, e le comunità, movimenti, organizzazioni e persone che li appoggiano, hanno chiesto l’abrogazione della riforma educativa (in realtà è soltanto la piattaforma per la precampagna presidenziale dell’aspirante al ruolo di informatore di polizia, Aurelio Nuño), il, governo e i suoi padroni si sono detti disposti a tutto (cioè a usare la forza) per difendere “la legalità”. Con un’aura più isterica che storica, hanno rimarcato che la legge non si negozia. E lo hanno dichiarato poche ore dopo essersi umiliati dinanzi al potere del denaro… per negoziare la modifica di una legge.
Non si sono fatti scrupolo d’insistere nell’arbitraria imposizione di una riforma educativa che nemmeno hanno letto. Sarebbe bastato che avessero dato una lettura attenta perché si rendessero conto che di educativo non ha nulla. Non cessa di essere patetico che la classe politica, e i media che la accompagnano, dicano che difendono l’istituzionalità, le leggi e la giustizia, mentre si esibiscono impudicamente.
A giugno la lezione di sopra è stata chiara e cinica: in Messico il capitale comanda, e il governo obbedisce...... comunicato completo



Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano
 





Mail priva di virus. www.avast.com

sabato 2 luglio 2016

Fwd: [Ezln-it] Ondarossa: aggiornamenti dal Messico

2 luglio, 2016 - 00:50
Messico, la situazione a Oaxaca e Chiapas

http://www.ondarossa.info/newsredazione/messico-situazione-oaxaca-e-chiapas

La nostra voce dal Messico di racconta cosa sta accandendo dopo
l'attacco e il massacro di Nochixtlan. Il governo ha effettivamente
fatto un passo indietro a livello di forza e mentre si aspetta la
proposta di una forma di dilaogo, al quale il movimento chiederà la
liberazione dei prigionieri politici arrestati in questi giorni,
aumentano le forme sociali di lotta e resistenza. Oaxaca è stata chiusa
con il blocco, deciso dal movimento, delle principali arterie che
permettono l'ingresso alla città. Sebbene sembri una situaizone di
stallo succedono invece molte cose.


Ascolta qui la corrispondenza del compagno del Nodo Solidale:
https://archive.org/download/FazioUltima/fazio%20ultima.ogg


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